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La mascareta
Coronavirus: arriva finalmente la mascherina “made in Veneto”, presentata da Zaia. Sarà distribuita gratis ed è prodotta da Grafica Veneta che ha riconvertito allo scopo una linea di produzione
Pubblicato il 18-03-2020
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Nella generale corsa all’autarchia veneta (termine nobile per esprimere il concetto del “faso tuto mi”), generata dal coronavirus, ecco che arrivano finalmente le tanto annunciate mascherine della Regione Veneto. “Tra pochissimo - conferma infatti un comunicato stampa della giunta regionale -, le finora introvabili mascherine per la protezione della gente comune dal coronavirus, potrebbero non essere più così inarrivabili.”
Parola del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e di Fabio Franceschi, titolare di Grafica Veneta Spa, azienda leader mondiale nelle soluzioni avanzate per la stampa che, in costante contatto con la Regione e i suoi esperti, ha sperimentato la realizzazione di una mascherina che ha tutte le caratteristiche per fornire un’ottima protezione per circa l’80% della popolazione, ad esclusione dell’uso prettamente sanitario e chirurgico.
Quella che Zaia ha definito “la soluzione alla veneta per un problema cruciale in tutta Italia” è stata presentata oggi, nel corso del consueto appuntamento dall’Unità di Crisi della Regione Veneto a Marghera per fare il punto della situazione, dallo stesso governatore e dall’imprenditore padovano, che ha deciso di riconvertire una delle sue linee di produzione alla realizzazione di un innovativo dispositivo di protezione individuale (DPI). Zaia, come in ogni occasione in questa emergenza, era affiancato dagli assessori Manuela Lanzarin (Sanità) e Giampaolo Bottacin (Protezione Civile)

Gli assessori regionali Bottacin e Lanzarin, il governatore Zaia e l’imprenditore Franceschi
“Si tratta - prosegue la nota stampa della Regione - di una mascherina dall’aspetto inedito, realizzata con un “tessuto non tessuto”, consistente, morbida, resistente all’umidità, a elevata capacità di barriera, facile da indossare anche per gli anziani, utilissima per la protezione delle persone (circa l’80% del totale) nell’ambito della vita quotidiana che ora, ha annunciato Zaia, sarà distribuita da Protezione Civile e Volontari in confezioni da 10 a 20 pezzi in punti particolarmente adatti a creare un’osmosi di diffusione su tutto il territorio, per esempio fuori dagli ospedali ai visitatori che vi arrivano privi di protezione, nei supermercati e nella rete commerciale ancora aperta.”
La potenzialità produttiva della mascherina presentata oggi è di 500-700 mila pezzi al giorno (800 mila ne sono già state prodotte) ma, “in circa dieci giorni - ha detto Franceschi - siamo in grado di arrivare a 1,5 milioni al giorno”. Franceschi ha anche annunciato che due milioni di pezzi saranno regalati alla Regione Veneto per gli usi più opportuni.
“Con questa sua straordinaria generosità, e altrettanta capacità di innovazione di processo e di prodotto - ha affermato Zaia ringraziando Franceschi -, Grafica Veneta entrerà nella storia. Anche di più che per essere la stampatrice dei romanzi di Harry Potter. Il suo dono di due milioni di mascherine è di vitale importanza ma, se necessario, ne prenderemo tutte quelle che serviranno, pagandole, com’è giusto che sia.”
Per giungere al risultato di oggi, Grafica Veneta, nel corso della sperimentazione, ha prodotto circa 500 mila mascherine che, essendo il risultato di un work in progress, sono poi state eliminate.
Curiosità conclusiva: sulla mascareta made in Veneto è stampato, inevitabilmente, il Leone di San Marco. L'autonomia, almeno da questo punto di vista, l'abbiamo raggiunta.
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