Ultimora
13 Dec 2025 10:00
Dalle Dolomiti la carta regalo Made in Italy via e-commerce
13 Dec 2025 09:50
Cgia, nei primi 9 mesi l'export italiano è tornato a salire (+3,6%)
13 Dec 2025 07:18
In Veneto la polizia arresta quattro narcotrafficanti
13 Dec 2025 02:03
Apre la Koralmbahn, svolta storica per i collegamenti alpini
12 Dec 2025 18:35
Al via a Padova la Causa di beatificazione di don Giovanni Nervo
13 Dec 2025 10:13
Thailandia: 'Continueremo le operazioni militari contro la Cambogia'
13 Dec 2025 09:28
Tredicesime 2025 a 52,5 miliardi ma solo 1 su 2 ci comprerà regali
13 Dec 2025 09:14
Trovato morto in casa l'attore Peter Greene, lo Zed di Pulp Fiction
13 Dec 2025 08:07
Malore fatale per un bimbo di 22 mesi, morto nel Bresciano
13 Dec 2025 07:34
Debole
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Ultima edizione
Chiude oggi l'edicola di piazzale Cadorna in città. Un simbolo della crisi delle edicole che in Italia appare ormai irreversibile
Pubblicato il 31-12-2019
Visto 5.140 volte
In principio a Bassano fu l'edicola di piazza Garibaldi, che ancora oggi dopo tanto tempo rimane ancora lì, chiusa e sprangata, a rappresentare un monumento al nulla. Poi è toccato all'edicola (questa sì, un monumento vero) di Erio in piazzotto Montevecchio.
Adesso è il turno dell'edicola di piazzale Cadorna, davanti al Bar Cadorna, all'uscita delle scale mobili dell'omonimo parcheggio interrato. Oggi infatti è il suo ultimo giorno di apertura. Dopodiché, da domani 1 gennaio, i suoi battenti saranno definitivamente chiusi. Eppure ci troviamo in uno dei punti di maggiore traffico e passaggio pedonale della città, corredato di pubblici esercizi in abbondanza, all'imbocco di via Verci e quindi del centro storico. Ma sulla vetrina del chiosco di giornali, dove ormai alcuni scaffali sono già sguarniti, è affisso un cartello con la seguente scritta: “Si avvisa la gentile clientela che l'edicola chiuderà alla fine dell'anno corrente. Vania e Nadir ringraziano tutti coloro che con amicizia e simpatia ci hanno accompagnato in questi anni.”
Vania e Nadir sono madre e figlio e insieme gestiscono anche l'edicola davanti alla stazione ferroviaria. Quella lì, per fortuna, rimane ancora aperta mentre questa di piazzale Cadorna sta proiettando oggi i titoli di coda. Non è dato sapere fino a quando il chiosco rimarrà chiuso e soprattutto se mai riaprirà. I conduttori dell'attività non hanno trovato infatti altre persone interessate a rilevarne la gestione.
Nadir Ferrazzi nell'ultimo giorno di apertura della sua edicola (foto Alessandro Tich)
“Eravamo rimasti qui io e mia mamma, era diventata dura - mi dice il contitolare Nadir Ferrazzi -. Continueremo la nostra attività all'edicola della stazione.”
Vi do questa notizia perché, oltre a segnalare la perdita di un altro noto esercizio commerciale di Bassano, rappresenta il simbolo di un fenomeno dell'Italia di oggi.
La crisi delle edicole, nel nostro Paese, appare infatti irreversibile. Secondo un'inchiesta condotta da “La Repubblica” nel maggio di quest'anno, attualmente in Italia chiudono due chioschi di giornali al giorno. Un numero che si impenna in alcune parti del Bel Paese, dove ne scompaiono dai quattro ai cinque al giorno. È la conseguenza di due dati di fatto che impoveriscono sempre di più i margini di redditività per gli edicolanti: la liberalizzazione del settore (che consente di vendere giornali anche ai bar, supermercati, stazioni di servizio, autogrill eccetera) e, negli ultimi tempi, il tracollo delle vendite dei quotidiani, dovuto a varie cause che da sole meriterebbero un convegno di approfondimento. E il fatto che un'edicola si trovi un punto di grande passaggio, come nel caso di piazzale Cadorna, a quanto pare non incide sugli incassi. Me ne sono reso conto proprio in queste settimane, quando mi sono recato in treno a Genova e a Venezia.
E la cosa che mi ha colpito è che alle stazioni ferroviarie di due città così importanti, Genova Piazza Principe e Venezia Santa Lucia, le edicole dei giornali non ci sono più. C'erano una volta, come nelle fiabe, ma oggi non fanno più parte del paesaggio. Desaparecidos. Cambiano i tempi, cambiano le abitudini, cambia l'economia e, di conseguenza, cambia anche la città.
Il 13 dicembre
- 13-12-2024Autono mia
- 13-12-2024Io, Canova
- 13-12-2024Manovra in superstrada
- 13-12-2024Futuro Anteriore
- 13-12-2023Ricomincio da tre
- 13-12-2023Bisogna saper perdere
- 13-12-2023Peste di Natale
- 13-12-2022Che Ponte che fa
- 13-12-2021Date a Felics quel che è di Felics
- 13-12-2020Sconcerto di Natale
- 13-12-2018Cento di questi muri
- 13-12-2017La politica del Parampàmpoli
- 13-12-2017All'Ovest qualcosa di nuovo
- 13-12-2016INCOntriamoci
- 13-12-2013Quotazioni in rialzo
- 13-12-2013Banca Popolare di Marostica in assemblea
- 13-12-2013Mobilità ciclabile e pedonale, raccolta firme dei genitori a Cassola
- 13-12-2013Cassola, “rinasce” l'ex caserma San Zeno
- 13-12-2011“Pubblica utilità” per la Nuova Valsugana
- 13-12-2011Scuola scarpona
- 13-12-2011E' qui la festa
- 13-12-2010“Il PD e i Mass Media (il PD non predica bene e razzola male)”
- 13-12-2010La "città dei sogni" 2: ecco il Masterplan per Bassano
- 13-12-2010Mobilità garantita gratuitamente
- 13-12-2008Frana a San Michele
Più visti
Politica
14-11-2025
Andrea Nardin: “Mi propongo non per quello che prometto ma per quello che ho fatto”
Visto 20.654 volte
Politica
19-11-2025
Roberto Ciambetti: “La mia esperienza per il Veneto di domani”
Visto 19.709 volte



