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Rinascimento in bianco e nero

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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Per chi suona la Campania

Il Capitano Adriano Fabio Castellari, per nuovo importante incarico a Salerno, lascia il comando della Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa. Oggi la festa di commiato al Comando di via Emiliani: "In meglio rispetto a Bassano è impossibile"

Pubblicato il 23-08-2019
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Per chi suona la Campania. Suona per il Capitano Adriano Fabio Castellari, comandante della Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa, che dal prossimo 20 settembre sarà il nuovo comandante della Compagnia Carabinieri di Salerno.
Il prossimo 28 agosto partirà con la famiglia per la città campana, lasciando il comando della caserma di via Emiliani che nei giorni a seguire sarà assunto dal Maggiore Filippo Alessandro, comandante uscente della Compagnia Carabinieri di Borgo Valsugana.
Un trasferimento, e al contempo anche una promozione, che per la vita di un Carabiniere è una cosa normale. Castellari, 34 anni, nato a Faenza ma romano de Roma per origini, accento e fede calcistica, arrivato a Bassano a fine settembre 2015, nella sua carriera nell'Arma iniziata nel 2004 di trasferimenti ne ha fatti già 11. Ma quello che lo porterà dalle rive del Brenta alle rive del Golfo non è un cambiamento di sede qualsiasi.

Il Cap. Adriano Fabio Castellari (foto Alessandro Tich)

Perché qui a Bassano, per dirlo alla romana, ci lascerà er core. Non è un modo di dire e non è una frase di convenienza: è la verità. Perché a Bassano il Capitano Castellari si è trovato benissimo, al punto da sentirsi letteralmente uno di noi. Noi giornalisti di cronaca ce ne siamo già accorti in tutti questi quattro anni del suo servizio in città.
E il suo attaccamento al territorio che sta per lasciare si conferma anche oggi nel corso di una sentita festicciola di commiato nella sala di rappresentanza del Comando di via Emiliani, alla presenza di tanti colleghi dell'Arma bassanese e di quel piccolo nugolo di cronisti che dei Carabinieri di Bassano raccontano solitamente le gesta.
“Questo è un momento che non è di festa - afferma Castellari nel suo ultimo discorso da comandante di Bassano -. Questo trasferimento è arrivato all'improvviso, come sempre accade. Fosse stato per me, sarei rimasto qui a vita.”
Mentre parla, davanti al tavolo con le bottiglie di prosecco, i panini e le pizzette che accompagneranno poi il brindisi di saluto, il comandante è amorevolmente scortato dalle due vispe figliolette Laura, 7 anni, e Flavia, quasi 4 anni. Più in disparte, a una porta della sala, la piccola cerimonia viene seguita dalla moglie Michela, insegnante, che durante la permanenza bassanese è stata docente al New Cambridge di Romano d'Ezzelino.
“Sia io che mia moglie - dichiara il Cap - non ci siamo mai sentiti così a casa in un posto di cui non siamo originari. Un insieme di persone, al lavoro ma anche all'esterno, ci hanno legato a questo luogo. Abbiamo fatto un bel lavoro in questi quattro anni, che sono incredibilmente volati.”
E in momenti come questi, anche i granitici militari della Benemerita devono adottare opportune misure contro la commozione. “Ho una lacrima che non vi esterno, ma che scorre veloce dentro di me”, dice il comandante. Che esprime particolare gratitudine nei confronti di tutti i suoi collaboratori: “Il direttore d'orchestra sarà anche bravo, ma se i violini non suonano bene si fa poca strada.”
Arriva quindi il momento del commiato ufficiale, con due omaggi consegnati al Capitano in segno di ringraziamento dal Luogotenente Vito Sitran, comandante della Stazione dei Carabinieri di Bassano, a nome di tutti gli uomini della Compagnia e dall'avvocato Rosario Tucci, presidente della sezione di Bassano dell'Associazione Nazionale Carabinieri.
Si sciolgono quindi le righe, per un bicchiere di vino e una fetta di pane e sopressa da condividere in Compagnia (con la C maiuscola) e per le interviste di rito.
Alle quali Castellari non si è mai sottratto. In questi quattro anni a Bassano del Grappa ha saputo infatti tessere uno speciale rapporto con i rappresentanti dei media locali, ben cosciente del ruolo che ha l'informazione non soltanto nel rendere note le indagini e le operazioni dei Carabinieri, ma soprattutto nel sottolineare la presenza dell'Arma sul territorio e la sua vicinanza ai cittadini.
Invitando i giornalisti nei giorni scorsi su WhatsApp alla bicchierata di commiato, Castellari aveva scritto: “In meglio rispetto a Bassano è impossibile”. E io lo so che lo ha scritto sinceramente. E sono certo che anche a Salerno, capoluogo di Provincia in una Regione difficile (“Ma non è Napoli”, precisa il comandante) saprà far valere la sua esperienza e dimostrare a tutti di che pasta è fatto. La pasta del Capitano.

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