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Tempo da lupi
Tutela di animali e cittadini dalle aggressioni di lupi e orsi. Cinque deputati leghisti, tra cui Germano Racchella e Silvia Covolo, presentano una proposta di legge per conferire alle Regioni l'autonomia anche nella gestione della fauna carnivora
Pubblicato il 02-02-2019
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Cari lupi e orsi, prima di entrare nel Veneto a compiere le vostre scorribande tenetevi bene informati sugli sviluppi del processo di autonomia richiesto al governo dalla nostra Regione. Perché le competenze trasferite dallo Stato agli enti regionali potrebbero riguardare anche voi. I deputati della Lega Diego Binelli, Vanessa Cattoi, Germano Racchella, Dimitri Coin e Silvia Covolo - due dei quali (Racchella e Covolo) eletti nel collegio di Bassano del Grappa - hanno depositato una proposta di legge per richiedere le misure di deroga per la fauna carnivora, da concedere alle Regioni autonome e alle Province autonome di Trento e di Bolzano, previste dalla direttiva europea 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali della flora e della fauna selvatiche. “Non ci sono dubbi e non c'è più tempo da perdere - dichiarano i firmatari della Pdl (proposta di legge) -. I lupi e gli orsi rappresentano un serio problema per l'agricoltura, l'allevamento e anche la sicurezza della popolazione. Per questo motivo abbiamo depositato una proposta di legge per rispondere alle esigenze di diverse zone d'Italia.”
“Questa Pdl - proseguono Racchella, Covolo & C. - ci riporta inevitabilmente ad episodi, purtroppo frequenti anche nelle zone del Vicentino, di aggressioni da parte di lupi e orsi non solo ad animali di allevamento o domestici, ma persino a cittadini o turisti.”
“Per tutelare quindi non solo gli allevatori e gli agricoltori ma anche la nostra gente - aggiungono i cinque deputati leghisti -, è necessario porre fine a questa “confusa gestione” e conferire autonomia alle Regioni. Un atto quindi necessario e dovuto: attraverso questa Pdl, finalmente, alla Regione Veneto verrà garantita la gestione, la salvaguardia e il monitoraggio dello stato di conservazione dei grandi carnivori e dei relativi habitat di interesse comunitario.”

Da sin.: i deputati della Lega Germano Racchella, Vanessa Cattoi, Silvia Covolo e Diego Binelli
“Alla Regione - spiegano ancora i firmatari - verrà, inoltre, conferita la possibilità di regolare anche eventuali “prelievi” qualora siano a rischio l'incolumità della popolazione locale e la pacifica convivenza con animali predatori, quali ad esempio il lupo.”
“È assolutamente prioritario - sottolineano - per evitare la proliferazione incontrollata dei grandi carnivori e la presenza di branchi vaganti sul territorio.”
Secondo i cinque onorevoli della Lega, branchi di questo genere “rendono di fatto impossibile il sereno svolgimento delle attività giornaliere e tradizionali della popolazione locale, minacciano la sopravvivenza degli allevamenti e la sicurezza delle persone e vanificano tutti gli sforzi e le azioni di contrasto dello spopolamento delle valli e di tutela delle attività montane”.
Dal canto suo, l'on. Germano Racchella ha presentato anche un'interrogazione al ministro dell'Ambiente richiedendo “interventi urgenti per difendere gli allevatori del Veneto, la sicurezza dei cittadini e le esigenze economiche e agricole locali dalle aggressioni dei lupi”. “La situazione in Veneto è grave - rimarca Racchella -. I numeri parlano chiaro: 163 eventi predatori nel 2017 con 357 capi di bestiame uccisi, già 43 i casi registrati quest'anno. La necessità di arrivare quanto prima a soluzioni urgenti e concrete è sotto gli occhi di tutti.” “Le misure di contenimento e di prevenzione adottate fino ad oggi non hanno risolto il problema - conclude il deputato leghista -. Servono azioni dirette, decise e determinate.”
Azioni che la proposta di legge, se venisse approvata, diventerebbero attuabili in autonomia dalle Regioni. Il lupo cattivo è avvertito.
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