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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Nine Eleven

“9/11/89 caduta Muro di Berlino, 9/11/18 riapertura Ponte degli Alpini”. La coincidenza tirata fuori da TeoChef, ristoratore di Borgo Angarano, spopola nei social. E le due sponde...si riabbracciano

Pubblicato il 09-11-2018
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Brassaï. L’occhio di Parigi

“9/11/89 caduta Muro di Berlino, 9/11/18 riapertura Ponte degli Alpini, le due sponde si riabbracciano!”. Il messaggino e la foto vengono inviati nel primo pomeriggio da TeoChef, all'anagrafe Matteo Zanus, ristoratore di Borgo Angarano, a vari telefonini compreso quello del vostro cronista. Poi la cosa finisce anche nei social e diventa virale.
La foto, collegata al messaggio, ritrae l'abbraccio “alla berlinese” tra TeoChef e Alessandro (Ale) Pacelli, titolare della birreria dall'altra parte del Ponte. Poi bicchierata assieme ad altre due bandiere della destra Brenta (Sandro Chiminello “Il Muto”, storico banconiere della Taverna al Ponte e Riccardo “Ricky” Torre, commerciante di dischi e souvenir e sindaco del Borgo) per commemorare il momento. Bassano Est e Bassano Ovest nuovamente - e finalmente - ri-unite a seguito della sospirata riapertura del Ponte Vecchio dopo tredici giorni di chiusura. Oggi infatti, come si legge in una breve nota trasmessa in redazione dall'Amministrazione comunale, il monumento è stato riaperto al transito pedonale “dopo i controlli effettuati questa mattina dai tecnici comunali e valutato il riscontro dei rilievi fatti in questi giorni”. Semaforo verde e vai con le danze. Comprese quelle dei lavori di somma urgenza sulle stilate 3 e 4 che, come informa ancora il comunicato stampa, riprenderanno “dalla prossima settimana”.
La notizia della riapertura rappresenta una “liberazione” soprattutto per Angarano, il quartiere che ha particolarmente sofferto, per quasi due settimane, il blocco della principale via di comunicazione pedonale e turistica. Una situazione protrattasi fintanto che il livello del Brenta in piena non è rientrato sotto la nuova soglia temporanea di sicurezza fissata dal Comune di 1 metro e 55 alla stazione idrometrica Arpav di Ca' Barzizza, con conseguenti ulteriori “controlli dei tecnici comunali” per dare il via libera definitivo. I commercianti e gli esercenti del Borgo, i più danneggiati dal semaforo rosso e dalle transenne di sbarramento ai due ingressi del Ponte, si sono comunque tirati su le maniche per fronteggiare insieme il momento negativo con uno spirito di community davvero encomiabile. Uno dei più attivi, in questo senso, è stato proprio TeoChef.

Di spalle Teo Zanus-TeoChef (sponda destra) abbraccia Alessandro Pacelli (sponda sinistra) sul Ponte riaperto

Il quale, domenica scorsa 4 novembre, vista “la settimana di malumore in via Angarano per via della chiusura del Ponte durante i giorni di festività” ha organizzato tra il plateatico del suo locale e quello del dirimpettaio BarBer un aperitivo completamente “free”, offerto dai suoi fornitori di bevande Poggiana, con la partecipazione musicale della “resident band” Qman & the Saints, che si è pure esibita gratis per la causa.
Un successone. “Ti aspetto - era il testo del suo invito trasmesso sempre via WhatsApp e nei social - per mandarla in vacca per un paio d'ore e brindare assieme in uno dei borghi più belli di Bassano.” Quando si dice parlare chiaro.
Ora Teo Zanus ha avuto l'intuizione di collegare l'odierna riapertura del Ponte con la caduta del Muro di Berlino, avvenuta esattamente 29 anni fa. Si tratta ovviamente di un'esagerazione, perché i due eventi non sono confrontabili: sarebbe come paragonare il sindaco Poletto a John Fitzgerald Kennedy (quello di “Ich bin ein Berliner”).
Ma la cosa ha fatto colpo, ha generato una messe di “like” e di faccine sorridenti e applausini sui social network e qualcuno, su Facebook, ha persino ribattezzato il simbolo della nostra città il “Ponte di Brandeburgo”.
Bassano Est e Bassano Ovest, da oggi, sono di nuovo un'unica città. Manca solo la Merkel a bere uno spritz dal “Muto”.

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