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Ricomincio da 38
Nuovo nome e nuovo look per lo storico ristorante Belvedere di Bassano: da oggi si chiama B38. Un rinnovamento nel segno della tradizione, voluto da Alberta e Caterina Bonotto per onorare le figure dei genitori

Le sorelle Caterina e Alberta Bonotto all'inaugurazione del ristorante rinnovato (foto Alessandro Tich)
C'è chi ricomincia da 3 e chi invece da 38.
È il caso dello storico ristorante Belvedere, ubicato nel complesso dell'omonimo hotel di Bassano del Grappa, gestito dalla famiglia Bonotto. Che si rinnova nel nome, nell'aspetto e nella filosofia dell'accoglienza gastronomica.
Da oggi il ristorante che si affaccia su viale delle Fosse, all'imbocco del panoramico piazzale Giardino, si chiama B38. Il “vecchio” Belvedere, dopo decenni di onorato servizio, è solo un affettuoso ricordo. L'ampia sala è più essenziale e luminosa, schiarita da tinte ed arredi in cui prevale la tonalità bianco avorio.
È il frutto di un restyling “natural chic” che non stravolge tuttavia il sapore di quella tradizione che negli anni ha elevato il locale tra i protagonisti della storia della ristorazione a Bassano.
Oltre ai classici tavoli del ristorante, un grande tavolo posto al centro del salone e composto da un blocco unico di legno di sequoia, lungo 6 metri e 40, rappresenta un'ulteriore testimonianza di novità. Qui i clienti possono sedersi per consumare pasti veloci, da soli o in gruppo, condividendo l'esperienza del mangiare su un unico desco comunitario. L'atmosfera generale è quella di un accogliente open space: dalla cucina a vista - che compare dalla finestra attorniata dal camino, dietro al nuovo bancone per la mescita degli aperitivi - si può gustare innanzitutto con gli occhi la preparazione delle pietanze a cura dello chef Matteo Guderzo e del suo staff.
Aria nuova anche sul plateatico, con i tavolini food&drink che propongono uno spazio socializzante all'esterno delle vetrine.
Insomma: cambia il look e cambia anche il nome, a conferma di un importante capitolo del grande libro della ristorazione bassanese che volta pagina.
Ma la passione di famiglia per il rispetto, pur nel rinnovamento, delle proprie radici imprenditoriali resta immutata.
“Abbiamo sentito la voglia e la necessità di adeguarci un po' ai tempi, tenerci al passo, fare dei cambiamenti - ci dice la titolare Alberta Bonotto, che è anche vicepresidente del Gruppo Ristoratori Bassanesi -. Da lì, visto che una ristrutturazione dell'ambiente andava comunque fatta e che ha riguardato anche alcune camere dell'hotel, abbiamo colto la palla al balzo modificando il nome e dando importanza alle figure dei nostri genitori.”
Il nome B38, uscito da una rosa di papabili denominazioni “dopo infiniti confronti e riflessioni”, racchiude infatti diversi significati: B come Bonotto, Belvedere e Bassano; 3 il numero perfetto e 8 l'unione di due 3 che si incontrano.
Un nome e un progetto che esprimono anche il profondo legame con la storia di famiglia. “Il 1938 e il 1933 - spiegano le sorelle Caterina e Alberta Bonotto - sono gli anni di nascita dei nostri genitori, che hanno saputo insegnarci l'amore per l'accoglienza.”
Un riconoscimento ai fondatori di un'impresa familiare che continua a portare avanti la lunga storia dell'hotel Belvedere e del gruppo Bonotto Hotels, unendo tradizione e modernità: il compianto cavalier Antonio Bonotto, figura carismatica e indimenticabile dell'ospitalità alberghiera bassanese, e la sempre solare, e ancora oggi sempre “sul pezzo”, moglie Giannina.
Lo stile del nuovo corso targato B38 si vede anche dall'inaugurazione del locale, che avviene nel tardo pomeriggio di sabato 30 settembre: nessun taglio del nastro, nessun discorso di rito. Anche perché le cosiddette “autorità locali”, solitamente onnipresenti in queste occasioni, non ci sono. Fatta eccezione per il sindaco di Pove del Grappa Orio Mocellin. “È il mio sindaco, io abito a Pove”, rivela Alberta Bonotto.
Ai cerimoniali si preferisce il tono spontaneo, con un momento conviviale a buffet caratterizzato da assaggi della cucina, degustazioni di vini e musica dal vivo.
A fare gli onori di casa sono ovviamente Alberta e Caterina Bonotto, quest'ultima nuovo presidente in pectore della categoria degli Albergatori di Bassano, assieme alla mamma Giannina.
Sono in tanti a rispondere all'invito inaugurale: alle otto di sera il locale è strapieno.
Tutti in piedi, all'americana: la situazione migliore per muoversi tra calici e manicaretti, senza la formalità dei posti assegnati a sedere, e conversare piacevolmente con più persone. Dagli assaggi del buffet inaugurale si capisce subito di che pasta è fatta la cucina dello chef. Sapori ottimamente amalgamati, soprattutto a base di carne ma anche di innovativi accostamenti tra verdure e creme vegetali, con grande cura per la presentazione sul piatto.
“La cucina è pensata per una clientela internazionale - spiega Alberta Bonotto -, ma con un occhio di riguardo per i prodotti del territorio. Prodotti del territorio e cucina tipica ci sono sempre in menù. Poi però proponiamo anche altre pietanze, con predilezione per le carni, sempre della massima qualità. L'idea è quella di far capire che non siamo un “ristorante d'albergo”, e cioè riservato ai soli clienti che qui pernottano, ma un ristorante con una linea alla carta frequentato da tantissime persone esterne. Ora il locale è molto più dinamico, c'è un'energia nuova.”
Un'energia che guarda al futuro rendendo omaggio al passato.
Il cavalier Antonio ne sarebbe orgoglioso.
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