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Condannato per bancarotta fraudolenta, bassanese arrestato
Aveva frodato lo Stato a seguito del fallimento della società “Tecnoracing Srl”. Tradotto in carcere a Vicenza, deve scontare una pena di 4 anni e 8 mesi
Pubblicato il 28-06-2017
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I Carabinieri della Stazione di Bassano del Grappa hanno tratto in arresto Massimo Mantoan, bassanese 62enne, su ordine di carcerazione del Tribunale di Vicenza.
Il Mantoan è stato riconosciuto difatti responsabile del reato di bancarotta fraudolenta, con riferimento al fallimento della società “Tecnoracing Srl” di cui era amministratore.
Dalle ricostruzioni investigative si è potuto appurare come il Mantoan tenesse i libri e le scritture contabili in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio societario e del movimento degli affari a seguito del fallimento dell’azienda dichiarato nel 2011 dal Tribunale di Bassano del Grappa.

La ditta difatti, che aveva ad oggetto la preparazione di autovetture stradali e da competizione, non aveva più aggiornato le scritture contabili dal 2003, oltre a non aver più depositato i relativi bilanci dal 2002.
Ne risultava quindi, da approfonditi accertamenti, un carosello di vendite non registrate per evadere l’Iva su autovetture comprate e rivendute in ambito intracomunitario: la ditta acquistava all’estero senza versare Iva di importazione per poi rivendere a terzi che dichiaravano invece l’imposta come acquirenti finali, in sostanza colpendo due volte lo Stato per la medesima transazione.
Per tali condotte - bancarotta fraudolenta con frode al fisco per il commercio di auto di importazione - il Mantoan è stato tradotto presso il carcere di Vicenza con pena di 4 anni e 8 mesi, oltre a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici e 10 dall’esercizio di impresa.
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