Pubblicità

Test

Pubblicità

Natale 2025

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Battaglione Sammarco

Quando la cultura è fatta dai giovani: al cinema Valbrenta di Solagna, per la prima serata della rassegna Veneto Barbaro, riti e credenze del Veneto contadino in un film del regista padovano Michele Sammarco

Pubblicato il 28-06-2022
Visto 8.196 volte

Pubblicità

Natale 2025

Caspita: per essere dei barbari, sono molto civilizzati.
Mi riferisco al gruppo di giovani che portano avanti la pazza idea di promuovere la cultura in Valbrenta e che anche quest’anno organizzano a tale scopo la rassegna estiva Veneto Barbaro, come ha già puntualmente spiegato in un suo articolo nel canale Cultura di Bassanonet la nostra brava Laura Vicenzi (www.bassanonet.it/cultura/29938-al_centro_il_paese_al_veneto_barbaro.html).
In questo mini-festival strutturato su tre appuntamenti e incentrato nella corrente edizione sul tema dei paesi e dei piccoli centri abitati quali avamposti di resilienza e di sostenibilità, la serata di apertura è stata dedicata al cinema.

Foto di gruppo finale con gli organizzatori. Il regista Michele Sammarco è il primo a destra (foto: Antonio Smaniotto)

Dimenticatevi Hollywood: sto parlando di cinema giovane, di generazioni artistiche emergenti, di nuovi talenti della macchina da presa che grazie anche a iniziative come questa si fanno conoscere al pubblico.
L’ouverture di Veneto Barbaro 2022 ha avuto luogo venerdì 24 giugno alla Sala Cinema-Teatro Valbrenta a Solagna, luogo di cineforum e per cinefili, un piccolo gioiellino con grande schermo rimasto chiuso per troppo tempo per il blocco agli eventi di spettacolo della pandemia. Entrata libera, un’installazione all’ingresso realizzata coi rifiuti recuperati in riva al Brenta (e poi capirete il perché) e soprattutto tanti giovani seduti in platea.
Un pezzetto di futuro convenuto in sala che ha emanato un’aria fresca di vitalità, come il vento che spira nella Valle.
Giovane in gran parte il pubblico, giovani gli organizzatori e giovane anche il protagonista della serata: Michele Sammarco, regista padovano, laureatosi al triennale di Arti Visive e dello Spettacolo all’Università di Venezia e quindi all’indirizzo Regia della Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti” di Milano. Tutti insieme appassionatamente per assistere alla proiezione della sua opera prima: Il mondo interiore, un film cortometraggio di 40 minuti ambientato sui Colli Euganei che racconta l’atavica usanza, sospesa tra una radicata fede religiosa e una solida superstizione contadina, di affidare la guarigione degli animali a Sant’Antonio Abate.
Nell’introdurre il partecipato incontro, il sindaco di Solagna Stefano Bertoncello ha ringraziato i ragazzi di Veneto Barbaro per il loro impegno “a promuovere la cultura in Vallata e non solo” e riguardo ai piccoli paesi, come quello che ha ospitato la proiezione, ha sottolineato che “oggi rappresentano una boccata di ossigeno per la qualità della vita”.
Leonardo Scapin, uno dei frontmen del comitato organizzatore, prima di presentare il regista ha rivelato ai presenti il valore aggiunto dell’appuntamento: la presenza in sala dei componenti, giovanissimi anche loro, di Running Ecology.
Come spiegato da loro stessi al microfono, si tratta di un gruppo di ragazze e ragazzi con la passione per il plogging: un nuovo termine di origine svedese del vocabolario di questi nostri nuovi tempi affamati di sostenibilità ambientale, che indica la pratica di raccogliere i rifiuti che si incontrano sul proprio cammino mentre si fa jogging o un’altra attività sportiva all’aria aperta. Partiti con la loro avventura nel novembre 2020, i giovani di Running Ecology si sono messi già più volte all’opera per ripulire dalle immondizie le rive del Brenta a Bassano, a Cartigliano oppure a Fontaniva, ma anche le nostre spiagge adriatiche. Sacchi e sacchi di rifiuti raccolti dagli esponenti di una generazione che, come spiegato dai runners dell’ambiente, soffre di “eco ansia” per il futuro del pianeta. E con alcuni dei rifiuti strappati alla natura del fiume e bloccati nel loro percorso che sbocca al mare - lattine, scarpe, bottiglie e quant’altro - è stata appunto realizzata l’installazione all’ingresso del cinema: una sorta di Arco di Trionfo di quella che un tempo si chiamava educazione civica e che oggi dovrebbe invece chiamarsi presa di coscienza collettiva.

Il monte interiore, il corto di Michele Sammarco per vedere il quale è stato concepito l’evento di apertura di Veneto Barbaro, narra la profonda amicizia tra un anziano contadino che vive da solo nella sua fattoria nella campagna padovana e il suo asino malato di nome Giorgio.
Il pretesto narrativo che sviluppa la storia del film è il rifiuto del prete del paese alla richiesta di dare la sua benedizione al “musso”, bollandola come una “credenza di altri tempi”.
Ma l’anziana perpetua del parroco consegna di nascosto al contadino un involto di sale affinché lo porti al santuario di Sant’Antonio Abate per chiedere al santo protettore la sua intercessione e far poi bere all’asino l’acqua col sale benedetto per farlo guarire.
Ne scaturisce un racconto per immagini - con pochissimi dialoghi e zero musica, fatta eccezione per l’autoradio accesa mentre il fattore si sposta in macchina verso il monte del santuario - dai ritmi volutamente lenti, adatti a rappresentare la ritualità dei gesti, la forza dei simboli e la spiritualità primordiale di quest’uomo devoto a Dio e devoto al suo asino.
La vera colonna sonora de Il monte interiore è il suono in presa diretta: delle nuvole che portano la pioggia, del musso che scalcia nella stalla, del motore dell’auto che parte, di un gregge di pecore (incrociato per caso e inserito nel film) che blocca la macchina, dell’acqua di fonte raccolta in bottiglia per farvi sciogliere il sale benedetto.
Il suono, reso col sistema Dolby Surround 7.1, è anzi un elemento fondamentale dell’opera.
“È un film fatto di paesaggi sonori - ha poi confermato Sammarco parlando col pubblico -. Voglio dare al suono lo stesso spazio delle immagini, in un rapporto alla pari.”
L’ambiente prima rurale e poi montano in cui si svolge la vicenda viene rappresentato nel corto con estremo realismo, ma la vena poetica e alla fine anche onirica del racconto - che assume progressivamente contorni da fiaba, genera la sensazione di un finale aperto e stimola interessanti domande - lo differenzia nettamente dal docufilm.
Un omaggio a un piccolo mondo antico, lontano anni luce dalla generazione del regista eppure rievocato con sorprendente efficacia.
Girato nel 2019, agli ultimi respiri dell’era pre Covid, Il monte interiore è approdato nel 2020 al concorso internazionale “Visions du Réel” di Nyon in Svizzera e alla storica manifestazione di cinema del reale “Laceno d’oro” di Avellino, e tuttavia sottoposto alla poco esaltante modalità pandemica della partecipazione a distanza.
Ora che al cinema si può nuovamente andare Sammarco continua a portarlo in giro, accompagnato da alcuni componenti della troupe, tutti suoi compagni degli altri indirizzi di specializzazione (come fotografia, suono o montaggio) della Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti” di Milano, che hanno preso una settimana di ferie per partecipare alle riprese. E in un film di tanti suoni ma di poche parole il vero protagonista non può essere che muto, ragli a parte: l’asino Giorgio, normalmente utilizzato nelle attività di pet therapy e quindi abituato a interagire con gli umani, che non ha impiegato molto a entrare in empatia anche con la macchina da presa. “Si lavora - ha spiegato il regista - con una creatura che è sincera.”
Da questa frase potremmo allargare il tiro sul concetto della sincerità applicata invece agli esseri umani, ma - e sono sincero - è meglio lasciar stare.
Il gran finale della prima serata di Veneto Barbaro al mitico cinema Valbrenta di Solagna è stato dedicato alle immancabili foto-ricordo di gruppo - con tanto di maglietta ufficiale della rassegna - degli organizzatori prima con le ragazze del gruppo Running Ecology e poi col giovane regista padovano. Altro che barbari: è il battaglione Sammarco.

Pubblicità

Natale 2025

Più visti

1

Attualità

11-12-2025

Aperto a Bassano l’Emporio Solidale “Ulivo”

Visto 12.195 volte

2

Attualità

12-12-2025

Premio Architettura Bassano: proclamati i vincitori 2025

Visto 9.011 volte

3

Attualità

09-12-2025

Il Natale rilancia Bassano

Visto 8.735 volte

4

Attualità

10-12-2025

Domenica le elezioni del Consorzio di Bonifica Brenta

Visto 8.049 volte

5

Attualità

10-12-2025

Bilancio 2026: sostegno a famiglie e quartieri

Visto 7.787 volte

6

Attualità

10-12-2025

Cassola avvia il controllo di vicinato

Visto 7.776 volte

7

Spettacoli

11-12-2025

A Marostica, torna di Natale di Scrooge

Visto 3.533 volte

8

Scrittori

11-12-2025

Sui passi di Trevisan

Visto 3.449 volte

9

Hockey

11-12-2025

Bassano sogna una notte magica

Visto 2.578 volte

10
1
2

Politica

22-11-2025

Una poltrona per cinque

Visto 23.831 volte

3

Politica

19-11-2025

La profezia dell’asteroide

Visto 21.103 volte

4

Politica

17-11-2025

Sim Scalabrin

Visto 20.762 volte

5

Politica

18-11-2025

PD effe

Visto 20.164 volte

7

Politica

20-11-2025

Elezioni, per il Momento

Visto 19.432 volte

8

Politica

24-11-2025

Il principe Alberto

Visto 17.741 volte

9

Attualità

16-11-2025

Faggin: “La scienza deve andare verso la coscienza”

Visto 16.060 volte

10

Attualità

01-12-2025

Birreria Trenti chiude dopo 69 anni

Visto 14.286 volte