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PFAS la cosa giusta
In vista della sentenza al maxiprocesso PFAS, fiaccolata delle “Mamme No PFAS” davanti al Tribunale di Vicenza. Presente alla manifestazione anche Europa Verde Bassano: “Sia riconosciuta la verità e venga finalmente fatta giustizia”
Pubblicato il 22-06-2025
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Siamo arrivati al dunque.
Dopo quasi quattro anni di dibattimento e dopo 133 udienze, il maxiprocesso PFAS al Tribunale di Vicenza, noto anche come “processo Miteni”, sta giungendo alla conclusione.
Giovedì prossimo 26 giugno è previsto il pronunciamento della Corte d’Assise, presieduta dal giudice Antonella Crea. Sarà l’ultimo e decisivo atto del processo che vede sul banco degli imputati 15 dirigenti e manager di Miteni, Icig e Mitsubishi Corporation: le società che si sono succedute nella gestione dell’industria chimica cronisticamente indicata come “ex Miteni” di Trissino. Sono accusati a vario titolo di avvelenamento delle acque, disastro ambientale innominato, gestione di rifiuti non autorizzata, inquinamento ambientale e reati fallimentari.

La fiaccolata davanti al Tribunale di Vicenza
La storia è tristemente nota, non serve ripercorrerne le fasi salienti perché finirei con lo scrivere un libro.
Basterà ricordare che stiamo parlando di un prolungato e gigantesco inquinamento da PFAS (sostanze poli e perfluoro alchiliche) nell’ambiente che ha prodotto la seconda contaminazione della falda acquifera più grande d’Europa e le cui conseguenze hanno coinvolto circa 350mila cittadini tra le province di Vicenza, Verona e Padova.
In vista della attesa sentenza, nella serata di venerdì scorso 20 giugno ha avuto luogo una fiaccolata davanti al Tribunale di Vicenza, organizzata dallo storico gruppo “Mamme No PFAS” e aperta alla partecipazione di tutte le associazioni e di tutti i cittadini e cittadine “che in questi anni si sono impegnate con determinazione per la tutela dei territori, della salute e di diritti collettivi”.
È quanto afferma - in un comunicato trasmesso in redazione su carta intestata con i loghi di Europa Verde e Bassano per Tutti con Retinò - Europa Verde Bassano.
Alcuni rappresentanti di EV Bassano hanno infatti partecipato alla fiaccolata davanti al palazzo di giustizia di Borgo Berga che, come viene dichiarato nella nota stampa, è stata “segnata da parole misurate, da gesti semplici, da una presenza collettiva che ha parlato più forte di qualsiasi slogan”.
“Mamme, artisti, medici, cittadini e cittadine si sono alternati per ricordare una battaglia lunga e dolorosa, che affonda le sue radici nella scoperta dell’avvelenamento da PFAS prodotto dalla Miteni, ma che non si è mai fermata alla denuncia”, prosegue il comunicato.
“È stata, ed è tuttora, una lotta per la giustizia, per le persone, per la salute e per l’ambiente - continua il testo -. Una manifestazione silenziosa e potentissima, in attesa della sentenza del 26 giugno 2025: un momento decisivo, che le comunità colpite attendono da anni con la speranza che sia riconosciuta la verità e venga
finalmente fatta giustizia.”
“Una lotta che ha saputo unire storie diverse, professionisti e famiglie, giovani e persone di ogni età, in un cammino di consapevolezza collettiva. Ogni persona informata può diventare parte della soluzione, non solo della protesta”, aggiunge Europa Verde Bassano che alla manifestazione di Vicenza era presente con la co-portavoce Francine Reuter e col consigliere regionale Renzo Masolo.
“Siamo molto contenti di aver rappresentato il nostro territorio in un momento così significativo - dichiara Francine Reuter -. L’indagine pubblicata da Greenpeace nel gennaio 2025 ha evidenziato come tutto il territorio italiano sia contaminato
a PFAS. Serve più consapevolezza, più informazione, più mobilitazione.”
“Per questo - prosegue la co-portavoce di EV Bassano - rilancio l’invito a partecipare al convegno “PFAS: abbiamo altra scelta? Parliamone!”, che si terrà giovedì 27 giugno alle ore 20.30 alla Fondazione Pirani Cremona, in via Museo 23 a Bassano. L’incontro è organizzato da Acqua Bene Comune, Osservatorio PFAS Bassano, Mamme No PFAS Bassano, in collaborazione con ISDE, Medici per l’Ambiente, Italia Nostra, Comitato Voce ai Cittadini, GAS Camisano, Fridays for Future, Legambiente Vicenza, Fiab Bassano, Libera Bassano e Greenpeace.”
“Continuerò a battermi in consiglio regionale perché venga garantita la salute dei cittadini e perché la bonifica dell’area Miteni venga realizzata il prima possibile e nel migliore dei modi - interviene il consigliere regionale Renzo Masolo -. Mi auguro che questo processo possa finalmente fare giustizia. Chi inquina deve pagare.”
“Perché questa battaglia è anche la nostra battaglia - conclude il comunicato stampa di Europa Verde Bassano -. Che continui a nutrire una nuova cultura ambientale e politica, che non si piega alla rassegnazione, ma costruisce, ogni giorno, un’alternativa.”
Aspettando l’imminente sentenza del Tribunale di Vicenza, l’intervento di Europa Verde appare come un implicito invito alla Corte d’Assise a rendere giustizia sul disastro ambientale e sull’emergenza sanitaria che hanno sconvolto la vita quotidiana di una consistente parte del Veneto.
Ovvero, parafrasando il titolo del celebre film di Spike Lee:
“PFAS la cosa giusta”.
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