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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

L'ingolfamento

Il Comune di Bassano: no alle tre nuove nuove buche del Brolo Bassano Golf Club. La proprietà: “Abbiamo l'autorizzazione paesaggistica”. E su Fb: “L'aspirante Città Europea dello Sport censura uno sport poco gradito ai no pasaran

Pubblicato il 18-05-2017
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Brassaï. L’occhio di Parigi

“Attenzione: buche”. Così intitolavamo un nostro articolo, pubblicato proprio un anno fa, in cui riferivamo dei nuovi sviluppi del progetto del Brolo Bassano Golf Club: l'area adibita alla pratica sportiva del golf sul Colle Boschetto in Destra Brenta a Bassano, dotata di campo con percorso a tre buche, campo pratica e altri due green dove allenarsi a fare tiri corti e buttare la pallina in buca.
Gli sviluppi in questione riguardavano l'intenzione della proprietà di ampliare il percorso del campo da golf con altre tre buche, facendole diventare sei.
Un ampliamento da realizzare attraverso la riconversione di un appezzamento di terreno di 14mila metri quadri, confinante ad ovest con l'area golfistica e attualmente ad uso agricolo, comprato dalla famiglia Simoncello - proprietaria del Brolo Bassano Golf Club, tramite la società Chimes Servizi Srl - e ceduto dalla parrocchia della Ss.Trinità.

Uno scorcio del Brolo Bassano Golf Club (foto Alessandro Tich - archivio Bassanonet)

Ebbene: a un anno esatto da quel nostro reportage, è arrivata la decisione del Comune di Bassano del Grappa. Che tramite un'ordinanza a firma del dirigente dell'Area Urbanistica intima: l'ampliamento da tre a sei buche non s'ha da fare.
È questo il sunto del documento a seguito della “Segnalazione certificata di Inizio attività” presentata lo scorso 13 aprile dalla Chimes Servizi Srl, avente per oggetto “Realizzazione di percorso golfistico a tre buche con riqualificazione paesaggistica dell'area, ad ovest del Cimitero di Angarano”.
Visto il progetto dell'intervento, curato dall'arch. Carlo Ziliotto, e conseguentemente all'istruttoria d'ufficio, il dirigente comunale “diffida Chimes Servizi Srl, in persona del legale rappresentante Carlo Simoncello, a non dar corso agli interventi di cui alla Segnalazione certificata di Inizio Attività”.
Per la seguente motivazione: “Non si ravvisano le condizioni per provvedere a conformare il progetto presentato alla normativa del P.I. vigente in quanto la realizzazione di impianti destinati ad attrezzature per il gioco e lo sport non è ammessa all'interno delle zone che il Piano degli Interventi destina alle funzioni agricole”. Da cui l'ordine di “rimozione di tutti gli eventuali effetti dannosi e lavori realizzati sulla base della SCIA (Segnalazione certificata di Inizio Attività, Ndr) suddetta”.
Il documento del Comune di Bassano è di dominio pubblico: è stato infatti pubblicato oggi nella pagina Facebook del Brolo Bassano Golf Club. In cui la proprietà dell'area sportiva commenta amaramente, ma anche con l'intenzione di “smuovere un po' gli animi”, l'esito dell'istruttoria dell'ente pubblico.
“Non ce ne voglia il grande autore per l’abuso (questo sì) di similitudine - inizia il post sulla pagina social -, ma quest’amministrazione ci ricorda un po’ il visconte dimezzato di calviniana memoria: da un lato fiera candidata a Città Europea dello Sport, pronta a sbandierare le iniziative e gli impegni per diffondere una cultura sportiva sul territorio e tra i giovani, dall’altro draconiano censore di uno sport evidentemente poco gradito ai no pasaran; da un lato impavido difensore del verde orridamente minacciato da tre (3!) buche di un percorso golfistico, dall’altro promotore indefesso di un nuovo centro commerciale, vera salute e mancato suicidio di Bassano.”
“Non ce ne voglia il lettore per lo sfogo - continua il testo - ma, ahimè, cambiano le amministrazioni e il grottesco rimane. Dinnanzi alla proposta della creazione di un allargamento del percorso golfistico ad altre tre buche ci siamo visti opporre - l’opinabile - obiezione di incompatibilità di un’attività sportiva con la destinazione agricola del fondo. Non diremo che sorge il dubbio della destinazione di molte attività sportive non solo sul territorio locale. Non diremo che in realtà non vi è una giurisprudenza espressamente orientata in tal senso. E che forse è la destinazione sportiva e non quella del fondo l’impedimento.”
“Rimane invece un po’ di amarezza - prosegue il Brolo Bassano Golf Club - di fronte al lavoro svolto e non riconosciuto, al nostro tentativo di dare un piccolo contributo alle offerte sportive e turistiche della nostra città, all’impegno profuso nel diffondere non solo uno sport ma l’ospitalità di uno splendido luogo che abbiamo scelto di aprire al pubblico.”
“Rimane comunque un fastidio, un’esperienza kafkiana - conclude il post -. Fiduciosi nella bontà della nostra proposta, non ci fermeremo come non ci siamo fermati la prima volta. Alla luce del sole??:)”
“L'amministrazione candidata come Città dello Sport per il 2018 - dichiara la rappresentante della proprietà Carlotta Simoncello in una comunicazione a Bassanonet - ha bocciato il nostro progetto relativo alla semina di erba per la realizzazione di tre buche (nonostante da Verona abbiamo ricevuto l'autorizzazione paesaggistica!!!).” “Le amministrazioni cambiano - commenta ancora Carlotta Simoncello - ma le difficoltà restano...forse il nostro errore rimane quello di voler aprire un'area privata ai bassanesi conferendogli una destinazione sportiva. (Peccato in Italia siano tutti calciatori).”
E così il progetto dell'area golfistica in Destra Brenta - al centro della più estenuante telenovela politico-amministrativa dell'Amministrazione Cimatti, e non ancora pienamente capito e “digerito” - si ritrova ad affrontare un nuovo intoppo.
Ma come annunciato su Facebook dalla proprietà, la storia non finisce qui.
“Stiamo valutando la prospettiva di un ravvedimento risolutivo del Comune, visto anche il parere positivo dell'autorizzazione paesaggistica - ci dice il proprietario Carlo Simoncello -. Altrimenti agiremo secondo quanto previsto dalla legge e dalla stessa ordinanza, con la possibilità di ricorrere al Tar e agli altri uffici competenti.”
“Il nostro intervento - precisa ancora Simoncello - riguarda semplicemente lo sfalcio di un'area. L'unico inserimento sintetico sono tre aste con tre bandierine. Non stiamo mica parlando del nuovo stadio di Bassano.”
Pensieri e parole dei conduttori di una macchina che continua a macinare golf e a diffondere questa pratica sportiva anche ai novizi e ai giovani delle scuole, ma che si trova nuovamente - nel sempre difficile rapporto con l'ente comunale - col motore ingolfato.

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