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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Il welfare danzante

“Dance (ex)Inclusive”: il 31 marzo e il 1 aprile a Bassano due giornate dedicate al benessere e all'inclusione sociale attraverso la danza. Evoluzione del progetto “Dance Well”, il programma coinvolgerà anche gli studenti delle Superiori

Pubblicato il 16-03-2017
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Una cosa veramente tipica di Bassano, oltre agli asparagi e alla grappa?
È il welfare danzante. Solo qui infatti si sta praticando già da anni un'attività di animazione e socializzazione culturale che mira al benessere fisico, e non solo, dei cittadini.
Un'esperienza diffusasi oggi anche in altri luoghi della provincia, ma il cui nucleo originario è nato e continua a fare proseliti in riva al Brenta.

Una classe dell'edizione 2016 di "Dance Inclusive" al Museo Civico di Bassano

Stiamo parlando di “Dance Well”, il progetto di Operaestate Festival che grazie alle classi di danza ospitate settimanalmente al Museo Civico permette alle persone malate di Parkinson di “riappropriarsi” del proprio corpo e della capacità di coordinare i movimenti nello spazio.
Nato come iniziativa rivolta ai pazienti che soffrono di questa particolare patologia, col tempo “Dance Well” ha aperto liberamente e gratuitamente le porte anche a tanti altri partecipanti di tutte le età, anche con problemi di “elasticità” motoria, desiderosi di svolgere un'attività fisica continuativa e sostenibile assieme a tanti altri compagni di danza.
Ma il progetto non si rivolge solo a chi necessita di fare movimento per allenare le articolazioni, magari un po' arrugginite per l'età: alle classi di danza partecipano anche i giovani, tra i quali gli studenti delle scuole superiori bassanesi, che si mescolano al gruppo condividendone ritmi, movenze e finalità. Ecco che in questo modo un'esperienza artistica si trasforma in una speciale occasione di incontro sociale tra le diverse generazioni.
Sono gli stessi elementi che caratterizzano “Dance (ex)Inclusive”: una intensa due-giorni - in programma il 31 marzo e il 1 aprile prossimi - che dopo l'esperimento dello scorso anno ritorna a proporsi in città e che oggi è stata presentata in conferenza stampa dagli assessori comunali Oscar Mazzocchin e Giovanni Cunico, dal direttore di Operaestate Festival Rosa Scapin e da Alessia Zanchetta, sempre dello staff di Operaestate, referente operativa dell'iniziativa.
La formula della kermesse, che rappresenta un'evoluzione del progetto “Dance Well”, prevede due giornate aperte a tutti con classi, workshop, performance e una tavola rotonda, dedicati alle arti performative, e la danza in particolare, come leva per l’inclusione sociale.
Il progetto è ideato e promosso dal CSC Centro per la scena Contemporanea/Operaestate della Città di Bassano del Grappa in collaborazione con l’Assessorato alla Promozione del Territorio e della Cultura e l’Assessorato alle Politiche dell'infanzia e Giovani generazioni, con il sostegno di OTB Only The Brave Foundation della famiglia Rosso.

Le attività prenderanno il via venerdì 31 marzo alle 9.30 presso il Museo Civico, con due classi aperte di “Dance Well - movimento e ricerca per il Parkinson”, pratica artistica - che come già detto - promuove la danza in contesti artistici e musei, per persone che vivono con il morbo di Parkinson e ogni potenziale danzatore.
L'attività si basa sull’impatto salutare che la pratica, esercitata regolarmente, può avere sul sistema neurologico, sulle prestazioni fisiche e sulla qualità della vita delle persone con Parkinson. Ad oggi sono circa un centinaio le persone che frequentano regolarmente il progetto, e venerdì 31 l'esperienza sarà aperta a tutti coloro che vorranno provare la pratica fisica, in particolare anche ad alcune classi del Liceo Brocchi.
Seguirà (ore 11.15 sala Bellavitis) una tavola rotonda dal titolo “Oltre i confini del corpo” a cui parteciperanno, oltre agli assessori Mazzocchin e Cunico, artisti e operatori attivi nell’ambito di realtà che operano tra Veneto e Trentino Alto Adige, per condividere Buone pratiche ed esperienze che generano delle vere e proprie “comunità aperte”, dove il singolo è invitato ad esprimere creativamente, attraverso il corpo, sé stesso. Ma la tavola rotonda sarà anche l’occasione per riflettere sulle differenze tra quelli che sono i limiti e i confini, e sul concetto di “diversità”. A moderare il dialogo sarà la coreografa e danzatrice Giorgia Nardini.
Tra i relatori Silvia Gribaudi, coreografa e performer da anni impegnata in attività con gli over 60 e Matteo Maffesanti, filmaker e regista del collettivo Elevator Bunker, che porta avanti numerose esperienze video e teatrali in ambito sociale. Direttamente dal Sud Tirolo arriverà Sonia Ellmunt, per il Laboratorio Artistico “Akzent“, dove persone con handicap vengono accompagnate in un percorso artistico attivo, in grado di contribuire allo sviluppo della personalità.
Interverranno anche Eva Boaretto, dancer e testimonial del progetto “Dance Well” e Noemi Meneguzzo, cancer survivor, che ha da poco avviato il progetto “I Dance the Way I Feel”, dedicato alle donne con tumore al seno, pazienti oncologici e a tutti coloro che vogliono esplorare delle esperienze creative con il proprio corpo.

Nel pomeriggio di venerdì 31 le attività continueranno al Garage Nardini dove, dalle 14.30 alle 16.30 Matteo Maffesanti terrà un workshop accessibile a tutti.
La giornata si concluderà alle 19.00 quando, sul palco del Garage Nardini, andranno in scena estratti dai lavori di Sonia Ellmunt, del gruppo “Dance Well” e la performance “A Corpo Libero” di Silvia Gribaudi, vincitrice del Premio Giovane Danza D’Autore Veneto - edizione 2009, di Aerowaves - Dance Across Europe 2010 e dell'Edinburgh Fringe Festival 2012. In scena un corpo che danza, che si relaziona con le sue curve e le sue “parti molli”, mostrando sempre più forme comiche ma anche “drammatiche”.
Il programma proseguirà sabato 1 aprile con una nuova classe di “Dance Well” in Museo dalle 9.30 alle 10.30: anche questa sarà aperta a tutti coloro che vorranno sperimentare il piacere di muoversi e danzare insieme.
Nella seconda parte della mattinata, dalle 11.30, ci si sposterà in Garage Nardini per il workshop condotto da Sonia Ellmunt, anche questo aperto a tutti. Infine dalle ore 16.00 performance del collettivo Bunker Elevator, del laboratorio artistico Akzent e uno “score” (improvvisazioni guidate) per il gruppo “Dance Well”.
Tutte le attività della manifestazione, ad ingresso libero, compongono i tasselli di un mosaico che l'assessore Oscar Mazzocchin ha definito un “progetto di welfare di comunità”.
“È una comunità del fare artistico - ha ribadito Rosa Scapin di Operaestate - che crea spettatori consapevoli e che produce a cascata altri progetti.” Nel segno del “welfare culturale”, come ha rilevato Alessia Zanchetta, sottolineando come l'incontro artistico di una comunità tra persone di tutte le età accomunate dalla ricerca del benessere fisico sia “un'esperienza da provare di persona”. “Il mondo culturale si sta interrogando su come dare un senso alle risorse da investire in cultura nel momento in cui gli interventi sono sempre più rivolti al sociale - ha affermato l'assessore Giovanni Cunico -. Una questione che trova la sintesi in questo progetto, dove l'arte e la cultura sono rivolte al benessere dei cittadini e alla prevenzione.”

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