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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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Bonus Natale
Consegnati a Romano d'Ezzelino i “Bonus Bebè” destinati dal Comune alle famiglie con un figlio non primogenito nato nell'anno in corso. Erogati quasi 20mila euro “a sostegno della famiglia e della genitorialità”
Pubblicato il 23-12-2011
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Nel 2005, quand'era stato istituito, aveva sollevato un vero e proprio polverone mediatico nazionale per il fatto che si trattava di un contributo economico destinato esclusivamente ai genitori di cittadinanza italiana, residenti in Comune da almeno cinque anni.
C'erano i titoloni sui giornali e le opposizioni dell'epoca avevano persino richiesto l'intervento del Governo e del Dipartimento dei Diritti e delle Pari Opportunità per bloccare un provvedimento ritenuto “in contrasto con il testo unico sull'immigrazione” e “in violazione della direttiva UE sulla parità di trattamento tra le persone, indipendentemente dalla razza o dall'etnia”.
Ma il “Bonus Bebè” di Romano d'Ezzelino - il contributo del Comune alle famiglie con un figlio, oltre al primogenito, nato nell'anno in corso - è andato avanti per la sua strada, negli anni le polemiche si sono smorzate e fino ad oggi ha rappresentato uno dei punti fermi del calendario amministrativo della giunta Olivo.
Il sindaco Olivo consegna il "Bonus Bebè" a una delle famiglie destinatarie per il 2011
La cerimonia di consegna dei contributi, riferiti all'anno corrente, si è tenuta domenica scorsa nella palestra comunale di Fellette: a beneficiare del contributo, per il 2011, sono state 44 famiglie per un totale di 19mila 800euro erogati. La cifra tuttavia non comprende i bambini nati in dicembre e sarà quindi rimpinguata nei prossimi mesi.
“Il Bonus Bebè - commenta il sindaco Rossella Olivo - è uno strumento unico nell’intera Provincia di Vicenza. E’ una scelta che valorizza con un aiuto concreto la famiglia e premia i genitori che decidono di avere più di un figlio, ma è anche un gesto di attenzione verso chi generosamente decide di adottare un bambino”.
Ancora il sindaco puntualizza come la consegna del Bonus sia sono una delle iniziative con le quali “l'Amministrazione non solo sostiene e promuove la genitorialità, ma vuole essere vicino alla famiglia fin dalla nascita del bambino e nelle diverse tappe di vita” con “un'opera di vicinanza che prosegue con l'asilo nido comunale “Girotondo”, con i vari camposcuola e offerte sportive che permettono ai più piccoli di formarsi appieno, da Birbalandia al Romano Campus, col progetto adolescenti al Cer fino ai contributi erogati alle varie scuole e alle borse di studio del bonus istruzione”.
Con il Bonus Bebè dal 2005 al 2010 l’Amministrazione ha erogato ben 116.550 euro a più di 250 diverse famiglie di Romano, con un contributo di 450 euro ciascuna. “Più che di un semplice contributo - sostiene l'Amministrazione - si tratta di un vero e proprio premio per chi vuole essere genitore.” Il beneficio viene inoltre esteso ai figli adottati - in questo caso anche se primogeniti - sempre da genitori italiani e residenti nel territorio comunale da almeno cinque anni.
L'iniziativa, ideata dall'assessore alla Programmazione Massimo Ronchi, viene portata avanti dall'assessore ai Servizi Sociali David Cei.
“Non è necessario che i genitori si preoccupino di fare richiesta all’ente municipale - spiega Cei -. Siamo noi a ricavare i dati utili dall’ufficio anagrafe, provvedendo ad informare direttamente le famiglie interessate.”
Nonostante i Comuni siano sempre più costretti a tagli e restrizioni, l'impegno economico dell'iniziativa ha visto erogare per il Bonus Bebè 26.100 euro a 58 famiglie nel 2005. Dopo una pausa nel 2006 dovuta al commissariamento del Comune, nel 2007 sono stati erogati 20.250 euro a 45 famiglie e quindi 21.600 euro a 48 famiglie nel 2008, 20.700 euro a 46 famiglie nel 2009 e 27.900 euro a 62 famiglie nel 2010.
“Abbiamo volutamente deciso di collocare l’iniziativa durante il periodo natalizio - conclude il sindaco Olivo -. Il Bonus Bebè è un momento piacevole, di festa, per ritrovarsi tra l'Amministrazione ezzelina e le famiglie dei nuovi arrivati, per premiare la vocazione, sempre più importante e sempre più difficile, dell’essere genitori.”
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