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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
La scossa elettrica del Comune di Bassano
La giunta comunale aderisce al progetto di Confartigianato Vicenza per lo sviluppo e la promozione della “mobilità sostenibile elettrica”. Un Protocollo d'Intesa per l'introduzione in città di vetture elettriche e di punti di ricarica
Pubblicato il 18-08-2011
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Il Comune di Bassano del Grappa dà la scossa e aderisce al progetto di Confartigianato Vicenza per lo sviluppo e la diffusione della “mobilità sostenibile elettrica”.
Lo ha deciso la giunta Cimatti, riunitasi subito dopo Ferragosto. L'assessore comunale alla Mobilità Andrea Zonta, per la verità, era assente ma la delibera è stata comunque approvata.
Il progetto dell'Associazione provinciale degli Artigiani - già sottoscritto da altri Comuni della provincia come Vicenza e Schio - prevede una serie di iniziative da attuare in accordo con gli enti locali nei contesti urbani a maggiore rischio di inquinamento per favorire “la promozione e l'introduzione delle auto elettriche”.
Tra Comune di Bassano e Confartigianato Vicenza un protocollo d'intesa per la sperimentazione sulle vetture elettriche
Tra le possibili azioni previste: la creazione di una rete di ricarica per le batterie, necessarie per l'alimentazione delle vetture elettriche; una campagna di informazione rivolta alle imprese e alla popolazione sui vantaggi dell'utilizzo dei “veicoli puliti” come alternativa ai veicoli tradizionali; il sostegno alla distribuzione locale di energia prodotta da fonti energetiche rinnovabili per la mobilità elettrica e lo studio di agevolazioni per le vetture ecologiche relativamente agli accessi e alle soste nelle aree urbane a traffico limitato.
L' “illuminazione” della giunta bassanese è giunta a seguito di una lettera di Confartigianato Vicenza rivolta al sindaco Cimatti - e arrivata in Municipio solo pochi giorni prima - in cui si chiedeva all'Amministrazione della città del Grappa di aderire a un Protocollo d'Intesa con l'associazione di categoria “per il coinvolgimento in un'azione di informazione, agevolazione e diffusione della mobilità elettrica e dei punti di ricarica”.
“Il Protocollo d'Intesa - afferma il documento - si propone di sostenere un progetto di dimostrazione sulla mobilità elettrica per sensibilizzare le imprese e la popolazione prevedendo iniziative specifiche per le zone urbane che presentano valori di inquinamento superiori alla norma.”
L'Amministrazione comunale ha quindi deliberato la propria “condivisione delle linee generali della proposta” e l'approvazione del “memorandum d'intesa sulla cooperazione nella mobilità sostenibile elettrica”.
Il Protocollo ufficiale, che dovrà essere sottoscritto dal sindaco Cimatti e dal presidente di Confartigianato Vicenza Agostino Bonomo, avrà una durata di due anni nel corso dei quali “potrà essere modificato e rinnovato per un ulteriore periodo sulla base di un reciproco consenso delle parti”.
L'accordo tra il Comune e l'Associazione Artigiani si inserisce nel grande tema di attualità dell'abbattimento dei consumi di CO2 nei contesti urbani: obiettivo prefissato dalle politiche energetiche dell'Unione Europea entro il 2020 e fortemente ostacolato - per ovvi motivi - dalle potentissime lobbies del petrolio.
Il progetto di Confartigianato ha il grande pregio di promuovere, sul piano locale, la sensibilizzazione sul problema anche se l'iniziativa mira comunque a tutelare gli interessi imprenditoriali dei propri iscritti.
Tra gli obiettivi dichiarati del Protocollo vi è infatti anche quello di “sostenere lo sviluppo della filiera e dell’indotto della mobilità elettrica legato all’elettronica di potenza, di cui la provincia di Vicenza rappresenta un’importante realtà economica”.
Con quello che costa oggi un litro di carburante, accise di Stato comprese, forse è proprio il caso di attaccare la spina.
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