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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Non è mai troppo tardi

Questa sera in consiglio comunale a Bassano in discussione la delibera di indirizzo sul Polo Museale Santa Chiara presentata dalle minoranze. Ecco, in anteprima, che cosa chiede l'atto consiliare

Pubblicato il 30-11-2015
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Non è mai troppo tardi. Considerata anche l'ora in cui presumibilmente l'argomento sarà discusso e votato questa sera in consiglio comunale a Bassano del Grappa (inizio lavori alle ore 18), collocato com'è al dodicesimo e ultimo punto all'ordine del giorno.
Ma per tenere desta l'attenzione non sarà necessario bere qualche caffè fuori orario, visto che l'argomento di cui all'oggetto è il seguente: “Progetto del Polo Museale Santa Chiara, delibera di indirizzo” presentata dai consiglieri di minoranza Roberto Marin (primo firmatario), Stefano Monegato, Federica Finco, Alessio Savona, Mariano Scotton, Tamara Bizzotto, Andrea Zonta e Dario Bernardi.
Sulla vicenda del Polo Museale, la posizione dell'Amministrazione Poletto è nota e non è questa la sede per riassumerne l'articolata cronistoria.

Un rendering del progetto del Polo Museale Santa Chiara (fonte immagine: lageardarchitettura.it)

La novità sta nel fatto che il documento delle opposizioni, se approvato, impegna il Comune di Bassano a proseguire i lavori di realizzazione del Santa Chiara, corredandoli di un business plan aggiornato per l'allestimento e la gestione della struttura e inserendoli nel più ampio contesto del rinnovamento dell'offerta culturale e museale della città. Tenuto anche e soprattutto conto delle conseguenze, dal punto di vista del danno erariale, che un eventuale definitivo blocco del tuttora ufficialmente costruendo Polo Museale comporterebbe per le casse comunali.
La proposta di delibera in questione, tra le sue numerose premesse, prende infatti atto che “nel mese di ottobre 2014 i lavori di realizzazione del Polo Culturale Museale Santa Chiara hanno trovato blocco completo a seguito dichiarazione di fallimento e subentro della procedura concorsuale nel contratto di appalto in essere con la ditta Adico s.r.l. di Maser (Tv), società che, in ATI con impresa Termoidraulica Sbrissa s.r.l. di Loria (TV), era mandataria del contratto d'appalto per la realizzazione dei lavori”.
Si constatano inoltre “le difficoltà insorte nella temporanea continuazione dei lavori a causa contenzioso legale insorto con le parti interessate all'esecuzione dell'opera e connessa complicazione dell'iter procedurale”.
Si rileva, tuttavia, che “è stata eseguita la progettazione esecutiva dell'opera, comprensiva di studi specialistici, per un ammontare di 1.574.688,00 euro di spesa complessiva di cui 1.256.949,15 euro già pagati dall'amministrazione comunale”.
Il documento sottolinea ancora che “sono state realizzate opere di interventi sull'area per un ammontare complessivo di circa 950.000 euro, somme quindi (quota di contributo da parte della Fondazione Cariverona) che in caso di rinuncia alla prosecuzione dell'opera risulterebbero inutilmente spese”.
La stessa proposta di delibera rimarca che “in caso di destinazione diversa (a nuovo progetto) della parte residua del contributo della Fondazione Cariverona, inizialmente di euro 10 milioni ed ora di euro 7.554.505, 62, lo stesso sarebbe oggetto comunque di naturale riduzione per il ribasso d'asta e per l'obbligatorio cofinanziamento da parte del Comune di Bassano del Grappa”.
Questioni economiche a parte, il documento di indirizzo afferma che “la città con il suo comprensorio sta vivendo una fase importante - forse decisiva - della sua evoluzione urbana e urbanistica, economica e sociale volta a ridisegnare il ruolo strategico della città in tutti gli ambiti, anche nelle valenze si leadership territoriale”.
In questo senso “in luogo del degradato complesso dell'ex Caserma Cimberle-Ferrari, l'ambizioso progetto di notevole qualità architettonica del Polo Museale Santa Chiara, che porta la prestigiosa firma dell'architetto Carlo Aymonino, offrirà sede adeguata al Museo di Storia Naturale e al Museo dell'Automobile ma anche ulteriori possibili potenziali e strategiche attività ed iniziative culturali di promozione”. La qual cosa, secondo i firmatari dell'atto, farà emergere “un sistema museale di straordinaria qualità e varietà di temi e di percorsi”, unitamente alle altre “nuove progettualità” per la città di Bassano (area del Vecchio Ospedale, ristrutturazione dell'ex Macello con destinazione a museo e centro di promozione dell'arte contemporanea, connessione “con il prezioso patrimonio museale-culturale esistente”).
Il provvedimento in discussione sottolinea ancora “che nella commissione consiliare congiunta del 13/11/15 la dottoressa Biasiolo, conservatrice della Sezione Naturalistica del Museo Civico di Bassano, ha per la prima volta relazionato ai commissari, in modo chiaro ed esauriente, sulle enormi potenzialità e sull'attrattività del patrimonio di collezioni naturalistiche di proprietà comunale”.
Si rammenta, in più, “che sono in atto lavori di recupero per far tornare all'originale splendore il Giardino Parolini” che “una volta terminati tutti gli interventi potrà diventare un importante anello di congiungimento e valorizzazione reciproca in un'ottica di sinergia con il futuro Polo Museale, all'interno del quale troverà posto la preziosa collezione di A. Parolini, con i suoi 40.000 fogli di erbario”.
Tutto ciò considerato, secondo la proposta di delibera, “si ritiene opportuno confermare il recupero e riuso di un'area degradata del centro storico, a ridosso delle trecentesche mura viscontee, con la realizzazione del Polo Culturale Museale Santa Chiara, iniziativa di eccellenza e visibilità, articolato nei suoi contenuti, punto focale di una strategia complessiva di valorizzazione dell'intero territorio anche nell'ambito del più ampio comparto del turismo culturale, sfruttando le sinergie di tutti gli stakeholder e dei portatori di interessi di tale importante e complesso progetto”.

Fondazione, sinergie e business plan

La proposta di delibera, le cui sopra indicate premesse “sono parte integrante e sostanziale”, chiede pertanto di approvare un atto di indirizzo “rispetto al progetto di realizzazione del Polo Culturale Museale Santa Chiara”.
Il documento, nella fattispecie, prescrive “di attivare, senza indugio, tutte le iniziative che si renderanno necessarie per la ripresa dei lavori di realizzazione del primo stralcio funzionale del Polo Museale”, nonché “di attivare, senza indugio, un tavolo di confronto con Fondazione Cariverona con cui definire un possibile calendario degli impegni, delle attività e delle iniziative necessarie volte a garantire la permanenza e l'entità del contributo in origine deliberato a favore della realizzazione del Polo Museale”.
Contestualmente, la delibera di indirizzo impegna l'Amministrazione comunale allo “studio, analisi e definizione di un nuovo business plan economico-finanziario con ipotesi variabili che permettano di sviluppare range di modello di risultato tra il best case (miglior ipotesi) ed il worst case (peggior ipotesi) in relazione alla definizione dell'intero progetto Polo Museale Santa Chiara (realizzazione, allestimento e gestione)”. Il tutto “attraverso particolari approfondimenti, studi e modelli di comparazione per entrate e risorse dirette e indirette ed uscite e spese in ottica di razionalizzazione e sfruttamento delle possibili economie di scala derivanti dall'inserimento del nuovo Polo Museale nella struttura dell'ente”.
Il medesimo atto di indirizzo prevede lo “studio, analisi e definizione di un nuovo business plan strategico rivolto allo sviluppo e all'inserimento del nuovo Polo Museale Culturale nell'asse dei musei cittadini per la concretizzazione del progetto 'La città dei musei'”. Approfondendo, in particolare, “ipotesi di collaborazione e partnership di gestione con Fondazione Luca e Fondazione Bonfanti-Vimar ed eventuali altre realtà del terzo settore in area culturale, turistica e ricettiva per la gestione delle aree previste nella nuova realtà museale”.
Da approfondire, anche, “ipotesi di collaborazione e partnership con altri enti museali culturali ed iniziative analoghe locali, regionali, nazionali ed internazionali rivolte ad inserire il progetto in un circuito che possa dare, fin da subito, massima evidenza e conoscenza del Polo Museale Culturale e della città che lo accoglie”.
Si impegna inoltre ad uno studio del progetto Polo Museale “per attivare rinnovata attività di fund raising in ambito regionale, nazionale ed europeo al fine di poter trovare le risorse per il completamento del progetto e degli investimenti di allestimento necessari”.
Infine - aspetto, questo, non secondario - l'atto consiliare prescrive “lo sviluppo della partecipazione attiva dei cittadini bassanesi (come richiamato dallo statuto) quale valore intrinseco della nostra comunità, con l'attivazione di tutte le possibili iniziative volte a presentare, informare e condividere la progettualità complessiva del Polo Museale Culturale e del progetto complessivo di rinnovamento culturale necessario per la nostra città”.
Superato lo scoglio della prima scadenza di Fondazione Cariverona - originariamente prevista per oggi, 30 novembre - per l'indicazione da parte del Comune circa la volontà o meno di proseguire col progetto del Polo Museale, con l'attribuzione del relativo contributo, e a fronte della reiteratamente espressa volontà dell'Amministrazione di dirottare il contributo residuo della Fondazione alla realizzazione di un Teatro Civico, le opposizioni hanno comunque deciso di porre la questione, in questa data, all'ordine del giorno.
Un documento che - se approvato - ridisegnerebbe l'intero scenario sul Santa Chiara, evitando al Comune di dover giustificare, nel prossimo futuro, spese già effettuate e gettate al vento e affidando la questione Teatro ad altre decisioni e ad altre e separate strategie di progettualità e di finanziamento.
Basterà per far cambiare idea al sindaco e alla sua maggioranza?
Per quanto la prospettiva sembri già chiusa in partenza, ai posteri - nella tarda serata di oggi in sala consiliare - l'ardua sentenza.

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