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Opere di bene
Si facevano dare soldi dai parroci del Nordest millantando una condizione di disagio. Poi, col denaro ricevuto, si davano alla bella vita. La maxi-truffa di tre marocchini, che hanno colpito anche a Bassano
Pubblicato il 17-06-2015
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Facevano impietosire i parroci raccontando di avere grossi problemi e di non avere i soldi per i risolverli: come pagare le spese per i funerali di un familiare, per iscriversi a un corso di inserimento al lavoro, per l’assistenza sanitaria privata o più semplicemente per tirare avanti, perché in condizioni di disagio.
E i sacerdoti - per venire incontro a quelle richieste di solidarietà e pensando di fare opere di bene - hanno consegnato loro ingenti somme di denaro. Alcuni preti hanno persino prelevato le somme dal fondo di solidarietà parrocchiale, elargendo anche 5mila euro alla volta.
Peccato che i tre marocchini (due residenti nel Trevigiano e uno nel Bellunese) che andavano nelle chiese a piangere il morto, una volta ricevuti i soldi, li spendessero per fare la bella vita.

Fonte immagine: retenews24.it
Una truffa continuata che è finita nella lente dei Carabinieri di Castelfranco Veneto, che alla fine hanno individuato e denunciato i tre nordafricani che hanno illecitamente approfittato della fiducia dei numerosi prelati caduti nel tranello.
Il terzetto, secondo quanto emerso dalle indagini, ha colpito nelle sacrestie di tutto il Nordest: in Trentino Alto Adige, in Friuli Venezia Giulia e soprattutto in quasi tutte le province del Veneto, con almeno un caso in provincia di Vicenza, e cioè a Bassano del Grappa.
E’ quanto hanno riscontrato i Carabinieri di Castelfranco, che tuttavia non sanno ancora quale parroco bassanese sia stato vittima della truffa e lo invitano a farsi avanti. In molti casi infatti, dopo essere stati raggirati, i sacerdoti non hanno sporto denuncia e lo hanno fatto solo dietro convincimento dei militari. Il fenomeno sarebbe quindi più esteso di quanto finora accertato.
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