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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Opere di bene
Si facevano dare soldi dai parroci del Nordest millantando una condizione di disagio. Poi, col denaro ricevuto, si davano alla bella vita. La maxi-truffa di tre marocchini, che hanno colpito anche a Bassano
Pubblicato il 17-06-2015
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Facevano impietosire i parroci raccontando di avere grossi problemi e di non avere i soldi per i risolverli: come pagare le spese per i funerali di un familiare, per iscriversi a un corso di inserimento al lavoro, per l’assistenza sanitaria privata o più semplicemente per tirare avanti, perché in condizioni di disagio.
E i sacerdoti - per venire incontro a quelle richieste di solidarietà e pensando di fare opere di bene - hanno consegnato loro ingenti somme di denaro. Alcuni preti hanno persino prelevato le somme dal fondo di solidarietà parrocchiale, elargendo anche 5mila euro alla volta.
Peccato che i tre marocchini (due residenti nel Trevigiano e uno nel Bellunese) che andavano nelle chiese a piangere il morto, una volta ricevuti i soldi, li spendessero per fare la bella vita.
Fonte immagine: retenews24.it
Una truffa continuata che è finita nella lente dei Carabinieri di Castelfranco Veneto, che alla fine hanno individuato e denunciato i tre nordafricani che hanno illecitamente approfittato della fiducia dei numerosi prelati caduti nel tranello.
Il terzetto, secondo quanto emerso dalle indagini, ha colpito nelle sacrestie di tutto il Nordest: in Trentino Alto Adige, in Friuli Venezia Giulia e soprattutto in quasi tutte le province del Veneto, con almeno un caso in provincia di Vicenza, e cioè a Bassano del Grappa.
E’ quanto hanno riscontrato i Carabinieri di Castelfranco, che tuttavia non sanno ancora quale parroco bassanese sia stato vittima della truffa e lo invitano a farsi avanti. In molti casi infatti, dopo essere stati raggirati, i sacerdoti non hanno sporto denuncia e lo hanno fatto solo dietro convincimento dei militari. Il fenomeno sarebbe quindi più esteso di quanto finora accertato.
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