Alessandro TichAlessandro Tich
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Politica

Una Moretti alla spina

Blitz a Bassano di Alessandra Moretti, candidata alle primarie PD per le regionali, dopo la sua discussa intervista sul suo essere “brava e bella”: “LadyLike sono le donne capaci di esprimere sé stesse, senza rinunciare alla femminilità”

Pubblicato il 23-11-2014
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Non c'è che dire: quando si ha a che fare con Alessandra Moretti, rampante europarlamentare del Partito Democratico e aspirante governatore della Regione Veneto, il rischio è che lo stereotipo so bea, so fotomodea prenda il sopravvento rispetto ai contenuti politici.
E anche se l'esponente del PD sembra respingere al mittente tutte le voci, le ironie e le malignità sulla sua indubbia bella presenza, un po' alla Jessica Rabbit (della serie: “è che mi disegnano così”), il riferimento alla tempesta mediatica che l'ha riguardata in questi giorni dopo la videointervista rilasciata al CorriereTv è inevitabile. Anche perché la Alessandra dagli occhi blu ci ha messo ampiamente del suo per alimentarla. Assurgendo a portabandiera delle politiche “brave, intelligenti e belle” e rimarcando di voler acquisire “uno stile femminile” nel fare politica, in quanto “la bellezza non è affatto incompatibile con l'intelligenza”: “La cura di me stessa - ipse dixit -, la voglia di essere sempre a posto, questo è un quid in più.” Da qui la rivelazione urbi et orbi: “Ho deciso di andare dall'estetista ogni settimana.” Tutt'altra cosa del look “Rosy Bindi”: “Rosy Bindi ha avuto il suo stile, il nostro per fortuna è diverso, è cambiato il mondo. No a uno stile austero, rigido, che mortificava la bellezza e la capacità di mostrare un volto piacente.” Con tanto di autoferenziale, e ormai citatissima, frase storica: “Il nostro stile di fare politica è uno stile LadyLike, cioè uno stile che deve piacere.”
E poco importa se le dichiarazioni di cui sopra sono solo una piccola parte di una più lunga intervista su avariati argomenti. E' quanto è bastato per proiettare la Moretti - e non proprio in senso positivo - come reginetta della settimana sui media online e sui social network.

Tutti insieme appassionatamente: Alessandra Moretti con la delegazione PD che l'ha accolta a Bassano (foto Alessandro Tich)

“LadyLike è un concetto anglosassone riferito alle donne capaci di esprimere sé stesse, liberamente, senza rinunciare alla femminilità” - precisa la Ale dal “volto piacente” all'ineluttabile domanda dei cronisti sul polverone sollevato da quella intervista, aggiungendo che “il modello di LadyLike è stata Nilde Iotti, che non rinunciava a mettersi il rossetto.” E a chi dal fronte politico le chiede “più sobrietà”, risponde che “certe critiche arrivano da uomini che con la sobrietà non hanno nulla a che fare” e che lei “è la stessa Alessandra di 10-15 anni fa, che ama stare tra la gente.”
Lo dichiara al gazebo del PD di Bassano del Grappa, allestito oggi in via Jacopo da Ponte a sostegno della sua candidatura alle primarie del PD medesimo che domenica 30 novembre chiederanno agli elettori di scegliere il candidato presidente del Veneto del Partito Democratico.
L'europarlamentare arriva a Bassano con quasi un'ora di ritardo sull'orario prestabilito (“Sarà andata dall'estetista”, scherza un esponente del partito di cui garantiamo l'anonimato) ma le viene tutto perdonato: al suo arrivo è tutto un festival di baci e abbracci.
Ad accoglierla, tra gli altri, ci sono il segretario cittadino del Partito Democratico Giovanni Reginato, il vicesindaco di Bassano in quota PD Roberto Campagnolo, il membro del direttivo provinciale del partito Denis Foffano e l'assessore comunale Giovanni Cunico, golden boy del PD locale (di cui si vocifera un'ipotetica candidatura alle regionali) che dopo essere stato il coordinatore del Comitato Bassano per Matteo Renzi ora è il referente del Comitato Bassano per Alessandra Moretti.
La candidata alle primarie arriva in città con un look casual, quasi dimesso, capelli raccolti, giubbotto e jeans, quasi in contrasto con l'immagine da fascinating lady che campeggia sul manifesto di propaganda elettorale per l'appuntamento di domenica prossima. Quella che interviene in via Da Ponte è comunque una Moretti alla spina: fresca e spumeggiante. Come suo solito, verrebbe da dire: una generosa dispensatrice di sorrisi, di strette di mano e di diamoci del tu.
La breve sosta al gazebo si esaurisce di fatto in un briefing coi giornalisti e viene seguita da un giro del centro - affollatissimo questa domenica grazie al mercatino di Natale - dell'ambiziosa ospite con tutto il seguito democratico. Presente in veste istituzionale, come rappresentante di categoria, anche il presidente mandamentale di Confartigianato Bassano Sandro Venzo.
Ma qual è il Moretti-pensiero sulla corsa alla conquista alla Regione Veneto che - primarie e malumori interni al partito permettendo - sarà chiamata ad affrontare, assumendo il ruolo di anti-Zaia?
“E' una sfida possibile solo se il PD avrà la consapevolezza che solo uniti si vince - dichiara la candidata -. Non saremmo il partito del 40% se non ci fossero più anime. Al centro del nostro programma poniamo la sicurezza delle nostre città, ma anche la sicurezza idrogeologica del territorio, e l'attenzione al sociale e ai servizi per le famiglie, gli anziani, i bambini.” “Il Veneto - prosegue - deve essere la regione leader tra le regioni del nord, dobbiamo ridare speranze alle imprese e a chi vive in regione e oggi va all'estero per trovare lavoro. Da parlamentare europea dico che gli investimenti europei sono un'opportunità per il Veneto, fino ad oggi i fondi strutturali sono stati usati molto poco. C'è inoltre la necessità di una riorganizzazione sanitaria e di maggiore attenzione alle famiglie.”
Così parlò Alessandra Moretti, volto (telegenico) ormai di punta di un partito che dopo aver rottamato il passato comunista, grazie a lei ha sdoganato il visagista.

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