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Non ha ancora compiuto un anno e già ha permesso all’economia ezzelina di ritornare a puntare sugli investimenti. E’ il Bonus Eco Casa Sicura, promosso dall’assessore alle Politiche per il lavoro di Romano d'Ezzelino Massimo Ronchi e inaugurato a novembre dell’anno scorso.
Questi i numeri del progetto fino ad oggi: 220.493 gli euro stanziati dall’Amministrazione, 110 le domande pervenute, 418.171 euro le spese totali dei cittadini, delle quali 245.322 euro sostenute a Romano e 172.848 euro fuori Comune.
L’iniziativa fa incontrare le esigenze dei cittadini che devono realizzare interventi in casa e le aziende che nel reparto casa ci operano. Si tratta di un fondo pensato e destinato per chi deve sostituire serramenti, infissi, caldaie, realizzare inferriate o mettere a norma l’impianto elettrico. Se l’impresa esecutrice dei lavori viene scelta nel territorio comunale l’incentivo a fondo perduto rimborsa il 60 per cento della spesa, 50 per cento invece se l’azienda è del circondario.
Possono presentare domanda, scaricabile dal sito del Comune, tutti quei cittadini che vogliono sostenere spese per la realizzazione di interventi finalizzati al miglioramento delle prestazioni energetiche, della sicurezza e della qualità abitativa. Il reddito famigliare complessivo non deve superare i 50mila euro annui e il Bonus non può essere accumulato con altri contributi pubblici o agevolazioni fiscali. L’incentivo finanziabile è commisurato su un intervento massimo di 5mila euro della spesa sostenuta.
Il progetto, partito a novembre dell’anno scorso, in soli due mesi ha permesso di eseguire 52 lavori per un totale liquidato di 105mila 619 euro. Quest’anno invece il bando si è aperto il 27 marzo con un impegno di 165mila euro.
“Con questo Bonus - commenta l'assessore Ronchi - sono tre gli obiettivi che ci siamo posti: ridurre il consumo di gas dannosi per l’ambiente, rendere più sicure le case dei nostri cittadini e allo stesso tempo stimolare l’economia locale. Tutto questo per promuovere sì il rispetto, il risparmio e la tutela delle risorse ambientali, ma anche per dare uno scossone alle nostre imprese, dando loro la possibilità di mantenere l’occupazione.”
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