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Il Ponte siamo noi
Sos Ponte di Bassano: il parrucchiere Ilario Baggio chiama a raccolta i bassanesi per contribuire al salvataggio del simbolo della città. E promuove una cena per raccogliere idee sulle cose da fare: “Siamo bassanesi per cosa?”
Pubblicato il 08-02-2014
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Le condizioni del Ponte di Bassano? C'è da mettersi le mani nei capelli.
E siccome lui di capelli se ne intende, ha ben pensato di darsi da fare per invitare i bassanesi al capezzale del loro monumento.
Ilario Baggio, alias IB, hair stylist e artista del make up, il Ponte lo vede tutti i giorni, dalle panoramiche finestre del suo salone a fianco della grapperia Nardini. Ma il manufatto palladiano lui lo conosce meglio di tanti altri, visto che spesso e volentieri - con la sua canoa - ci passa sotto a colpi di pagaia.

Le critiche condizioni della base di uno dei piloni del Ponte di Bassano, nella foto di Ilario Baggio
Un punto di osservazione ravvicinato dal quale un paio di mesi fa ha potuto scattare alcune foto a pelo d'acqua, che vi mostriamo nella nostra photogallery, che documentano lo stato impietoso in cui versano le basi dei piloni sopra le quali il fasciame del legno mostra a sua volta un'ondulatura a linee alquanto deformate.
Non è certamente da oggi che Ponte Vecchio è il grande malato della città, nonostante i periodici interventi di manutenzione e di restauro.
La questione è ora ritornata di attualità, dopo i monitoraggi dello scorso anno che hanno evidenziato un cedimento di ben 5 centimetri tra la seconda e la terza campata sul lato a nord, con conseguente effetto “saliscendi” della balaustra che si affaccia verso la Valle.
Il Comune di Bassano del Grappa, dal canto suo, ha annunciato la messa a bilancio di mezzo milione di euro per il nuovo intervento di manutenzione straordinaria resosi necessario per consolidare il punto debole della struttura: con 300mila euro di risorse comunali e altri 200mila da reperire andando alla ricerca di contributi.
Ilario Baggio, però, non vuole stare con le mani in mano in attesa che l'intervento dell'ente pubblico svolga il suo iter amministrativo.
E ha promosso una cena, in programma venerdì 28 febbraio al ristorante “Al Pioppeto” di Romano d'Ezzelino, con cui chiamare a raccolta tutti i concittadini interessati, ciascuno nel suo piccolo, a contribuire alla causa del salvataggio del monumento di legno.
“Passando in canoa ho visto da vicino come il Ponte è messo male - ci spiega Baggio -. L'Amministrazione comunale dovrebbe iniziare i lavori in aprile, ma intanto io mi sono detto: “diamoci da fare, se si può fare qualcosa”. Siamo bassanesi per cosa?”.
“Il costo della cena è di 30 euro a persona, ma la metà li mette Sergio Dussin che si è reso disponibile a sostenere la causa - prosegue il parrucchiere -. Nel corso della serata mostreremo le foto della Bassano di una volta e raccoglieremo le idee su come agire per aiutare il Ponte Vecchio. Lo scopo è quello di trovarci e di unirci per fare qualcosa di serio, senza la politica.”
Non sarà quindi una cena finalizzata al fund raising per raccogliere anche una piccola somma a sostegno della spesa finale: eventuali raccolte fondi, semmai, saranno conseguenti alle iniziative che i cittadini decideranno di intraprendere. Si tratta piuttosto di una serata di confronto per una “presa di coscienza” del problema che per IB può e deve essere affrontato anche col supporto e con l'impegno - morale prima ancora che operativo - del privato, creando un gruppo di persone interessate a tutelare il bene pubblico rappresentato dal simbolo universale della nostra città.
Baggio ne è fermamente convinto: “Non sarebbe bello per un bassanese poter dire un domani che ha dato anche lui un contributo al Ponte Vecchio?”
L'operazione “Salviamo il Ponte Vecchio” è stata lanciata ieri su facebook e sta già facendo il giro dei social network, suscitando interesse e discussione. Inevitabile, visto l'argomento. Da Ponte degli Alpini a Ponte dei Cittadini: chi l'avrebbe mai detto?
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