Ultimora
9 Dec 2025 19:18
Stefani si dimette da deputato, "evviva il Veneto"
9 Dec 2025 18:10
Inaugurato l'ampliamento del Parco San Giuliano a Mestre
9 Dec 2025 17:48
Il Natale di Emergency, a Venezia regali solidali alla Giudecca
9 Dec 2025 17:17
Federica Pellegrini in ospedale con la figlia 'convulsioni febbrili'
9 Dec 2025 16:55
Fieragricola 2026 punta sull'innovazione e sul ritorno dei top brand
9 Dec 2025 23:41
Trump gela Zelensky e gli europei: 'Sono deboli, non sanno che fare'
9 Dec 2025 23:11
L'Australia vieta i social agli under 16, è il primo Paese al mondo
9 Dec 2025 22:56
Champions League, Inter-Liverpool 0-1
9 Dec 2025 22:52
Champions League, Atalanta-Chelsea 2-1
9 Dec 2025 21:47
Il Papa: 'Trump? Non è realista fare un accordo di pace sull'Ucraina senza l'Europa'
9 Dec 2025 20:47
Niente nuove risorse per la sicurezza in manovra, ira dei sindacati
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Referendum sul taglio dei tribunali: la Cassazione dice “sì”
Zaia canta già vittoria: “Così la gente potrà dire un solenne ‘NO’ alla chiusura della sede di Bassano”. Ma il quesito referendario, promosso da 9 Consigli regionali, deve ancora passare l'esame definitivo della Corte Costituzionale
Pubblicato il 12-11-2013
Visto 3.535 volte
L'Ufficio Centrale per il Referendum della Corte di Cassazione - riunitosi oggi sotto la presidenza del giudice Corrado Carnevale - ha dichiarato “l'ammissibilità” del referendum richiesto da nove Consigli regionali per abrogare la legge di riforma della geografia giudiziaria: il decreto legislativo 7/9/2012 che ha stabilito la soppressione di 37 Tribunali di primo grado con relative Procure - tra cui il Tribunale di Bassano del Grappa -, di 220 sezioni distaccate e di 667 uffici del Giudice di Pace.
Ora la parola passa alla Corte Costituzionale, per l'ulteriore vaglio del quesito referendario: prima di “cantare vittoria” è opportuno quindi attendere il giudizio di ammissibilità definitivo della Consulta.
Come già spiegato in un nostro precedente articolo, l'iniziativa referendaria è stata promossa ai sensi dell'art. 75 della Costituzione: “E' indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.” I Consigli regionali proponenti, in questo caso, sono stati addirittura nove: in prima fila l'Abruzzo, primo promotore della richiesta abrogativa, a cui si sono aggiunti Puglia, Piemonte, Marche, Calabria, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Campania.
Il governatore Zaia alla manifestazione dello scorso 22 luglio sul Ponte di Bassano a favore del Tribunale (foto: archivio Bassanonet)
Tra i “fantastici 9” manca il Veneto. Non manca tuttavia la puntuale dichiarazione a mezzo comunicato stampa del governatore della Regione Veneto Luca Zaia: “Tutte le scelte delle giurisdizioni, di diverso ordine e grado - afferma Zaia in una nota trasmessa nel tardo pomeriggio in redazione ,- ci avvicinano a una conclusione verso la quale la nostra Regione si è sempre indirizzata: il Tribunale di Bassano non deve essere chiuso.”
“Dopo la prima battaglia vinta il mese scorso con la sospensiva del Tar allo spostamento dei fascicoli dal tribunale di Bassano a quello Vicenza - prosegue Zaia -, oggi salutiamo come un incoraggiamento a proseguire nella strada da noi intrapresa la possibilità che i cittadini si esprimano sulla validità o meno della riforma dell’amministrazione della giustizia. Ma sono sicuro che sull’ipotizzata chiusura del Tribunale di Bassano il ‘NO’ della popolazione sarà plebiscitario.”
“Mi auguro che la Corte Costituzionale confermi il provvedimento della Cassazione - evidenzia il governatore - e che sia consentito ai cittadini di ribadire con forza attraverso un referendum quello che noi abbiamo più volte sostenuto nei confronti del Governo e del Parlamento: quello di Bassano non è un “tribunalino” di poco conto, come lo dipinge iniquamente una legge assurda, ma un tribunale vero e proprio, una struttura che si è sempre dimostrata indispensabile per un territorio tra i più produttivi del nostro Paese, dove sono presenti migliaia di imprese che hanno bisogno di risposte in tempi certi da parte della giustizia.”
“Ricordo per l’ennesima volta - continua Zaia - che, in base ai dati forniti dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati, il Tribunale di Bassano restituisce una sentenza civile in circa due anni e mezzo. Questo conferma che la decisione di chiudere una struttura indiscutibilmente efficiente risponde esclusivamente a una visione centralista dello Stato, che colpisce una comunità e un sistema produttivo come quelli veneti, che sono sempre stati costretti a farsi carico anche degli sprechi di altre regioni, ma che ora non ne possono proprio più di questo ingiusto modo di governare il Paese.”
“Come ho già detto, il Tribunale di Bassano è la nostra linea del Piave - conclude Zaia -, è il simbolo di quello che la Regione deve fare per il territorio, ed è quello che stiamo facendo”.
Il 10 dicembre
- 10-12-2024Obstinate Contra
- 10-12-2023ChatGPTich
- 10-12-2022La sostenibile leggerezza dell’essere
- 10-12-2022Se ne va il Pater familias
- 10-12-2021Testa e Croce
- 10-12-2021Violenza fuori servizio
- 10-12-2020La scomMesa
- 10-12-2020Impegno per Zonta
- 10-12-2020La meglio gioventù
- 10-12-2019Andiamo a rotoli
- 10-12-2015Cosa non c'è in cartellone
- 10-12-2014Cassola Police
- 10-12-2013Pedemontana a tutti i costi
- 10-12-2013Data di scadenza
- 10-12-2013Tarallucci al veleno
- 10-12-2012M5S, candidati sotto l'albero
- 10-12-2010Vin brulè con l'alcoltest
- 10-12-2010Perché il PD predica bene e razzola male
Più visti
Politica
14-11-2025
Andrea Nardin: “Mi propongo non per quello che prometto ma per quello che ho fatto”
Visto 20.545 volte
Politica
19-11-2025
Roberto Ciambetti: “La mia esperienza per il Veneto di domani”
Visto 19.632 volte



