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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Il San Bassiano? E' uno “Spoke”

Così sono definiti dalle nuove schede della Sanità regionale gli “ospedali di rete” per un bacino di utenza di 200mila abitanti. E intanto il direttore generale dell'Ulss 3 Compostella parla con la stampa dei risultati delle schede

Pubblicato il 20-06-2013
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Non era una bufala la notizia che l'Ospedale di Bassano rischiava di perdere la Struttura Complessa, con relativa “apicalità”, di Chirurgia Vascolare.
La conferma arriva dalla voce di Fernando Antonio Compostella, direttore generale dell'Ulss n.3, nel corso della conferenza stampa che viene convocata al San Bassiano per illustrare in dettaglio le novità, riferite all'Azienda Socio Sanitaria di Bassano e Asiago, contenute nelle schede di dotazione ospedaliera e territoriale approvate dalla Regione Veneto.
Il “salvataggio” della struttura di Chirurgia Vascolare, diretta dal primario dr. Diego Cognolato, non è avvenuto tuttavia in extremis - come qualcuno ha ritenuto di far intendere - “ma nell'ultimo mese, in fase di redazione della bozza finale delle schede”.

Il DG dell'Azienda Ulss 3 Fernando Antonio Compostella in conferenza stampa (foto Alessandro Tich)

Niente da fare, invece, per Anatomia e Istologia Patologica: la Struttura Complessa diretta al San Bassiano dal dr. Alessandro Poletti, il cui declassamento era previsto già nelle bozze precedenti della Programmazione sanitaria regionale ed è stato confermato nella versione definitiva.
“Anatomia Patologica - spiega il DG - diventa Unità Operativa Semplice Dipartimentale. Mantiene la sua attività, che viene coordinata dall'Ospedale di Vicenza. Questo rientra nell'organizzazione di “Area Vasta” resa possibile dalle nuove tecnologie informatiche, come il servizio di telepatologia, che permettono di far esaminare i referti da più patologi in contemporanea nei due ospedali di Vicenza e Bassano. Per Anatomia Patologica sono state previste due aree collegate: una è Vicenza-Bassano e l'altra è Santorso-Arzignano. L'Anatomia Patologica di Santorso svolgerà funzioni di coordinamento anche per l'Azienda Ulss 5 di Arzignano-Montecchio.”
Il tutto nel riassetto generale del servizio ospedaliero regionale, ristrutturato secondo una nuova gerarchia basata su due paroline inglesi che dovremo imparare bene: Hub (“Fulcro”) e Spoke (“Raggio”). Ci sono cioè gli ospedali Hub, ubicati nei capoluoghi di provincia e centri di riferimento provinciale per varie funzioni ospedaliere, e quelli Spoke, come il San Bassiano, che servono invece un bacino di utenza di 200mila abitanti.
In quanto ospedale di rete “di seconda fascia”, quello di Bassano è uscito comunque abbastanza bene dalla ristrutturazione messa in atto dai programmatori regionali: guadagna infatti “ben” 3 posti letto (dagli attuali effettivi 399 a 402). Asiago ne guadagna 7: da 106 a 113.
Sommando i numeri, la nostra Ulss (da 505 a 515) si trova 10 posti letto in più.
Se invece consideriamo i posti letto - effettivi e non - in dotazione teorica all'Ulss 3 secondo la vecchia programmazione ospedaliera (531) ne perdiamo 16: questione di punti di vista. A questi si aggiungono 42 nuovi posti letto di “strutture intermedie da attivare”, ovvero “dell'Ospedale di Comunità, per migliorare la risposta alla post-acuzie”.
Sempre riguardo all'Ulss 3, come sottolineano i vertici aziendali, “si conferma anche per il nostro territorio lo sviluppo di alcuni elementi di indirizzo contenuti nel Piano Socio Sanitario Regionale: il potenziamento dell'attività di Day Surgery (chirurgia di giornata), di Riabilitazione, della rete dell'Urgenza-Emergenza, delle Cure Territoriali.”
“L'attività chirurgica - aggiunge Compostella - già oggi si svolge per il 70% in Day Surgery, ovvero in regime diurno ambulatoriale.” Per Bassano è stata inoltre “bloccata la riduzione dei letti in Terapia Intensiva e Cardiologia” e all'Ospedale di via dei Lotti è stato confermato “il laboratorio di emodinamica interventistica, che fa riferimento a Cardiologia, come Centro Hub di riferimento H24.”
Nel campo della sanità territoriale, invece, è prevista la presenza di un solo Distretto e di una sola “apicalità” di Cure Primarie. E' in questo ambito che sarà svolta “la progressiva riorganizzazione della Medicina Generale”, attraverso l'attivazione delle nuove forme aggregative tra i medici di base come le Medicine di Gruppo Integrate, che dovranno dare risposta agli utenti 7 giorni su 7 e 24 ore su 24, entrando a regime entro il 2015.

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