Alessandro TichAlessandro Tich
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Attualità

Commital-Sami, scende in campo il commissario

Il commissario prefettizio del Comune di Marostica Renata Carletti incontra i lavoratori dell'azienda in crisi, da quattro mesi senza stipendio. Si attiverà con la Provincia per accelerare l'iter della Cassa Integrazione Straordinaria

Pubblicato il 08-05-2013
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Quattro mesi senza stipendio e nessuna concreta certezza per il futuro.
La rabbia e la frustrazione dei 70 lavoratori della Commital-Sami di Marostica, in presidio permanente davanti allo stabilimento di via Fosse, scende in strada in un civile corteo di protesta in direzione del municipio, dove è fissato un incontro col commissario prefettizio del Comune di Marostica Renata Carletti.
Una mobilitazione che è stata indetta, come si legge nel volantino distribuito nell'occasione, per “salvare il patrimonio umano e di competenze assieme alle produzioni che sono sicuramente di alto livello e qualificano l'area marosticense”.

Il commissario prefettizio di Marostica Renata Carletti durante l'incontro col corteo dei lavoratori della Commital-Sami (foto Alessandro Tich)

La Commital-Sami è definita “un'azienda leader nel settore della raccorderia per riscaldamento” e la proprietà ha stabilimenti anche all'estero e partecipazioni in altre aziende locali. Eppure, da più di un anno, si è verificata una situazione di scarsa liquidità che ha portato il mese scorso a chiudere i rubinetti della materia prima per la produzione e a richiedere alla Provincia di Vicenza l'avvio della procedura della Cassa integrazione straordinaria per i dipendenti.
“La situazione si trascina da lungo tempo ed è molto complicata - si legge ancora nel volantino -. Per questo i lavoratori intendono rivolgersi al commissario prefettizio del Comune di Marostica, per informarla dello stato delle cose e del grave disagio che operai e impiegati, insieme alle loro famiglie stanno sopportando.”
Il resto dei messaggi è espresso a chiare lettere sui cartelli e sugli striscioni della manifestazione: “4 stipendi dove sono”; “70 famiglie senza futuro”; “Commital-Sami mancano Tfr dal 2007 e 4 stipendi. Vogliamo i nostri soldi e non di più”. C'è anche un cartello rivolto a Flavio Passuello, titolare dell'azienda: “Sig. Passuello guardaci abbiamo bambini da sfamare”. L'immagine più esplicita (si vedano le foto della nostra photogallery) è però quella delle due tute blu aziendali crocifisse, portate in corteo dai lavoratori in mezzo agli striscioni e alle bandiere. Per spiegare senza troppi giri di parole com'è realmente oggi la situazione: una Via Crucis.
Poco dopo le 15, la dottoressa Carletti riceve a porte chiuse nel suo ufficio al secondo piano del palazzo comunale una delegazione composta dal segretario Fim Cisl di Bassano Massimo Pantano, dal segretario Fiom Cgil di Bassano Emerico Calgarotto e dai tre rappresentanti delle Rsu aziendali.
Al termine del confronto, il commissario del Comune - che terrà le redini dell'Amministrazione comunale ancora per una ventina di giorni - scende in strada per salutare i lavoratori e per comunicare quello che farà a seguito dell'incontro: si attiverà immediatamente con la Provincia per accelerare le pratiche per la Cassa integrazione straordinaria, già richiesta dall'azienda, oltre a convocare un incontro urgente con la proprietà. Difficile, se non impossibile, che la situazione si sblocchi prima che Marostica torni ad elezioni alla fine di questo mese: ma la franchezza e la disponibilità del commissario prefettizio vengono apprezzate dai presenti, da cui parte persino un applauso.
I sindacalisti Pantano e Calgarotto riferiscono ulteriormente ai dipendenti - affiancati dalla presenza solidale delle Rsu della Baxi di Bassano - gli esiti dell'incontro, che è stato principalmente dedicato al problema dell'attivazione della procedura per gli ammortizzatori sociali. Le altre carte della partita restano ancora da giocare: prima fra tutte l'auspicata ma non garantita prospettiva che la Commital-Sami venga rilevata dal denaro fresco di nuovi soci.
Ma questa è solo una delle prossime puntate della lunga e problematica vicenda. Dal 27 maggio Marostica avrà un nuovo sindaco e i lavoratori avvertono: “Ritorneremo qui”.

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