Ultimora
Geopolitica
22-12-2025
L’India beneficia della guerra in Ucraina acquistando petrolio russo a prezzi scontati
21 Dec 2025 14:00
Regata dei Babbi Natale, fanno gli auguri vogando sul Canal Grande
21 Dec 2025 12:05
Flash mob genitori ragazzi aggrediti a Treviso, si inaspriscano pene
21 Dec 2025 10:29
Auto contro un muro nel vicentino, morto un ragazzo di 19 anni
20 Dec 2025 17:26
'Natale Ucsi' 2025, i vincitori del Premio giornalistico dedicato alle buone notizie
20 Dec 2025 15:34
Snowboard: nuovi podi azzurri, Caffont vince lo slalom parallelo donne
22 Dec 2025 10:01
La manovra approda in Aula: le misure, le tappe e le novità
22 Dec 2025 10:01
I terroristi di Sydney lanciarono anche bombe artigianali, non esplosero
22 Dec 2025 08:53
L'uccello del paradiso ispira il tessuto più nero al mondo
21 Dec 2025 19:43
I castelli della Valle d'Aosta, centri di arte e cultura
21 Dec 2025 20:01
Burro, vino e pollo fritto: le strane diete dei campioni
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Sciopero della luce, un flop
In centro storico a Bassano sono pochissimi i negozi che aderiscono all'invito di Confcommercio di spegnere le luci per un'ora in occasione della giornata di mobilitazione nazionale di Rete Imprese. Il presidente Chenet: “Sono molto incazzato"
Pubblicato il 28-01-2013
Visto 3.393 volte
“Sono molto incazzato”. Sono le testuali parole di Luca Maria Chenet, presidente di Confcommercio Bassano, che incrociamo casualmente in via Museo.
Sono le 17.30 circa, e siamo nel bel mezzo dell'azione di protesta indetta dall'associazione commercianti del mandamento bassanese, che ha chiesto ai propri associati - in occasione della giornata nazionale di mobilitazione di Rete Imprese contro le politiche vessatorie dello Stato nei confronti delle aziende - di spegnere le luci delle vetrine dei negozi per un'ora, dalle 17 alle 18.
La rabbia del presidente è presto spiegata: perché in centro storico a Bassano, la zona più sensibile della città, i negozi che hanno oscurato la vetrina sono pochissimi.
La "vetrina di protesta" dell'Orologeria De Poli in piazzotto Montevecchio (foto Alessandro Tich)
Eppure i commercianti del centro avrebbero ampiamente motivo di far sentire la loro voce, minacciati come sono dal peso delle tasse e della burocrazia - che è il vero oggetto della protesta di oggi -, ma anche degli affitti, del calo di affari e della concorrenza dei centri commerciali.
E invece no: in ciascuna delle piazze e delle vie principali del centro, i negozi spenti si contano sulle dita di una mano. 4, per la precisione, in via Roma e altri 4 in via Jacopo Da Ponte, le due direttrici più rappresentative dello shopping bassanese. Uno solo in piazza Garibaldi, 3 in piazza Libertà e altri 4 in piazzotto Montevecchio.
Qualche altro esercizio commerciale spegne in parte le luci dei locali interni, tenendo tuttavia accesi i faretti delle vetrine. Per tutto il resto dell'offerta commerciale del centro è come tutti gli altri giorni: luci accese, e a palla, sia in vetrina che sopra i banconi di vendita. Ci sono poi diversi negozi che il lunedì sono già chiusi per conto loro: gioiellerie, ottici, librerie, casalinghi. E chi è già chiuso per turno settimanale, ha lasciato le vetrine accese.
Fa eccezione la protesta personalizzata dell'Orologeria De Poli in piazzotto Montevecchio che - come annunciato, e come vedete nella nostra foto - ha chiuso bottega per tutto il giorno tappezzando la vetrina con una doppia gigantografia del volantino della giornata di mobilitazione.
Ma è l'eccezione che conferma la regola: per la gran parte dei negozi del centro storico di Bassano del Grappa, è un lunedì pomeriggio come tanti altri.
E per di più con poca gente in giro, vuoi anche per le condizioni del tempo, e quindi col risultato che se manifestazione di protesta doveva essere, lo è per un pubblico di pochi intimi. Insomma, un flop: soprattutto rispetto alle attese dell'associazione commercianti, che dall'iniziativa di oggi si aspettava “una prova anche di coesione della categoria”.
“Se nessuno fa niente anche quando viene chiamato a esprimere un pensiero con il semplice gesto di un “clic”, allora vuol dire che non ha capito niente - sbotta Chenet, di fronte alle tante luci accese -. Vuol dire che questa situazione politica gli sta bene.”
C'è anche chi quel “clic” ha deciso di farlo, ma esprime qualche dubbio sull'utilità della cosa. “Non so quanto serva spegnere le luci - ci dice una commerciante di via Roma, con la vetrina regolarmente oscurata -. Bisogna chiudere otto giorni, pane e medicine! Allora tutto si muove.”
Il 22 dicembre
- 22-12-2023Di tutto un bob
- 22-12-2022Maga Pavan
- 22-12-2022bAstra così
- 22-12-2022L’Italia s’è desto
- 22-12-2022Felice Danno Nuovo
- 22-12-2022Siamo Messi bene
- 22-12-2022SPIDy Gonzales
- 22-12-2022Niente di personale
- 22-12-2021Marostica-19
- 22-12-2021CinquantaVetrine
- 22-12-2020I farfalloni
- 22-12-2020CulturaIdentità Security
- 22-12-2016Lunga vita a Renzo Rosso
- 22-12-2015La resa dei conti
- 22-12-2012Zaia: “La Regione primo committente dell'economia del Veneto”
- 22-12-2011“Rivoluzione” a nord
- 22-12-2011“Esiste un Piano di Gestione del Brenta?”
- 22-12-2011Acqua salata
- 22-12-2011Le transenne “a fisarmonica”
- 22-12-2011“Nuova Valsugana, Bassano supporti le richieste della Valbrenta”
- 22-12-2010G8: vino e piaceri dello spirito nel “goto” di Bassanonet
- 22-12-2008Nasce il Forum di Bassanonet
- 22-12-2008 “L’obiettivo del 2009 è il Teatro a Bassano”
- 22-12-2008L’Adunata di Bassano diventa un libro fotografico
- 22-12-2008 Ilario Baggio al “Grande Fratello”?
Più visti
Geopolitica
15-12-2025
La Siria del post Assad tenta di recuperare terreno in ambito internazionale
Visto 9.339 volte
Geopolitica
15-12-2025
La Siria del post Assad tenta di recuperare terreno in ambito internazionale
Visto 9.339 volte



