Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Attualità

Metropark già al capolinea?

Il Comune accarezza l'idea di acquisire l'area e trasformarla in terminal per bus e corriere. Il sindaco: “Valuteremo l'interesse pubblico all'esproprio o a un accordo pubblico-privato per l'acquisizione”. Il proprietario: “Non sapevo niente”

Pubblicato il 21-08-2013
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Cari commercianti e professionisti della zona di Largo Parolini (e anche del centro storico) e soprattutto carissimi pendolari ferroviari di Bassano: avete già stappato lo spumante per l'imminente riapertura, fissata al 1° settembre, del parcheggio gratuito nell'area ex scalo merci della stazione di Bassano, meglio nota come la cosiddetta “area ex Metropark”?
Se non lo avete ancora fatto, riponete la bottiglia nel frigo. Per prudenza, non si sa mai. Perché proprio alla vigilia della riconsegna ai bassanesi del graditissimo parcheggio free a ridosso dei binari ferroviari - a seguito della convenzione di affitto a prezzo agevolato concordata tra l'Amministrazione comunale di Bassano e il nuovo proprietario dell'area, l'imprenditore thienese Pierluigi Pasqualotto - ecco che sul futuro dell'area medesima si affacciano nuove e fino a pochi giorni fa impensate ipotesi.
La nuova idea sulla destinazione d'uso della superficie oggi di proprietà privata è uscita dal cappello a cilindro del consigliere comunale di maggioranza Antonio Mauro, capogruppo consiliare di “Città Vostra”, che sotto l'ombrellone di Ferragosto ha lanciato sulla stampa la proposta di trasformarla nel nuovo terminal per autobus e corriere della nostra città.

Foto: archivio Bassanonet

Come arrivarci? Ecco la Mauro-ricetta: far esercitare al Comune il diritto di prelazione per acquisire l'area e realizzare una adeguata stazione per bus e corriere - dotata di pensiline, servizi accessori più “un parcheggio per auto e uno, coperto, per le biciclette” - sia per i mezzi pubblici che per quelli privati, che non sarebbero più costretti a far scendere i turisti nella scomoda piazzola di viale De Gasperi.
Costo dell'operazione? Secondo la calcolatrice di Mauro: 600mila euro. Somma che, per il consigliere di “Città Vostra” - che chiede al riguardo una convocazione in tempi stretti del consiglio comunale - può essere ricavata “dagli oneri di urbanizzazione appena recuperati a bilancio” e ammortizzata “in una decina d'anni”.

L'apertura di Cimatti

Quella di Mauro non è una “provocazione” di mezza estate, e in quanto tale destinata agli archivi: l'Amministrazione comunale - con un comunicato trasmesso oggi in redazione dal sindaco Stefano Cimatti - fa infatti intendere di considerare la proposta con attenzione, annunciando che “valuterà l’interesse pubblico all’esproprio o ad un accordo pubblico-privato per l’acquisizione, se le leggi lo permetteranno, di tutta o di parte dell’area in questione che l’Amministrazione ritiene strategica.”
“In questi giorni - dichiara il sindaco -, a seguito di un articolo comparso sulla stampa con le sollecitazioni del consigliere Antonio Mauro, si è attivata una discussione circa l'opportunità di acquisire, esercitando il diritto di prelazione, l'area relativa al parcheggio Metropark, recentemente venduta ad un privato dalla società Sistemi Urbani, del gruppo Ferrovie dello Stato.”
“Al fine di eliminare qualsiasi dubbio circa le intenzioni ed i comportamenti dell'Amministrazione Comunale su questo tema - prosegue Cimatti -, ritengo si debba fare chiarezza, ripercorrendo la cronistoria di quanto avvenuto.
Quando la Società Sistemi Urbani decise di chiudere, in considerazione della scarsa redditività, il parcheggio Metropark, allora a pagamento, l'Amministrazione ha subito attivato una trattativa volta a rimettere a disposizione dei cittadini i circa 100 posti del parcheggio. L'accordo al quale siamo pervenuti è stato di stipulare un contratto di affitto e di rendere gratuito il parcheggio, recuperando il costo trasformando a parcometro parte dei parcheggi di Largo Parolini; in questo modo abbiamo dato risposta positiva anche ai commercianti della zona, che lamentavano la perenne occupazione di tutti i parcheggi liberi, con la conseguente impossibilità per i clienti di accedere ai negozi.”
“Quando ci è giunta notizia dell’intenzione della società Sistemi Urbani di alienare l’area - continua il primo cittadino -, ci siamo immediatamente attivati per vedere se fosse possibile acquisirla, proponendo anche di pagare un affitto maggiorato che potesse in parte essere computato in conto vendita. La risposta è stata negativa, in quanto la società era tenuta a fare una gara pubblica, ma ciò non ci ha particolarmente preoccupato, essendovi comunque un diritto di prelazione riservato a Regione, Provincia e Comune.”
“Nel frattempo, purtroppo - chiarisce la nota -, il Decreto legge del 6 luglio 2011 n. 98, all’articolo 12 comma 1 quater, modificato dall’articolo 1 comma 138 della legge N. 228/2012 ha proibito ai Comuni di acquisire nel 2013 qualsiasi bene immobile a titolo oneroso e più pareri della Corte dei Conti hanno esplicitamente chiarito, inoltre, che non è consentito neppure l’esercizio di un diritto di prelazione. Così stando le cose nulla abbiamo potuto fare, se non intavolare con il privato proprietario una trattativa per continuarne l’utilizzo in affitto, trattativa che si è felicemente conclusa con un contratto che permetterà la riapertura del parcheggio dal prossimo primo settembre.”
“Naturalmente - aggiunge il sindaco - l’Amministrazione Comunale valuterà l’interesse pubblico all’esproprio o ad un accordo pubblico-privato per l’acquisizione, se le leggi lo permetteranno, di tutta o di parte dell’area in questione che l’Amministrazione ritiene strategica.”
“In ogni caso, tuttavia - conclude -, sarà opportuno verificare esattamente quale sarà la situazione complessiva che si verrà a determinare con l’ormai imminente realizzazione della nuova strada parallela a Via Parolini che andrà a concorrere ad una trasformazione dell’intero comparto.”

Pasqualotto: “Facciano quello che vogliono”

E il proprietario dell'area, Pierluigi Pasqualotto?
L'imprenditore di Thiene, contattato al telefono da Bassanonet per un commento sul nuovo progetto che potrebbe riguardare la sua proprietà, apprende da noi la notizia.
“Non ho niente da commentare - dichiara a botta calda, senza nascondere la sua sorpresa -. Io non sapevo niente. Che facciano quello che vogliono, se hanno diritti e se ritengono di poterlo fare. A me piaceva fare qualcosa, dopo l'asta per la vendita dell'area andata deserta più volte, di piacevole e condiviso per la città. Non ho ancora un progetto, e per questo ho chiesto ai cittadini di darmi delle idee. Se il Comune ritiene che sia utile realizzare un terminal per le corriere, ben venga.”
“Non sono stato contattato da nessuno - ci dice ancora Pasqualotto riguardo al Comune e alla nuova ipotesi per l'ex Metropark -, e del resto questi discorsi non li seguo, non do mai peso alle cose finché restano chiacchiere. Avevano avuto anche prima la possibilità di acquisire l'area, se ritengono che possono farlo adesso facciano pure quello che vogliono. Un accordo lo troviamo, ovviamente non con meno soldi di quelli che ho speso. Se l'Amministrazione comunale ha la possibilità e ritiene di farlo si facciano avanti, da me troveranno porte aperte.”
Nel frattempo, prima di affrontare le incertezze del “nuovo corso” prospettato per l'area, c'è da pensare all'unica cosa certa: la riapertura del parking gratuito, fissata per il 1° settembre.
“La prossima settimana - ci anticipa Pasqualotto - firmeremo la convenzione col Comune per la riapertura del parcheggio secondo il canone di affitto concordato. Dal primo settembre, per gli utenti del parking, tutto tornerà come prima. Noi, intanto, andiamo avanti per la nostra strada.”

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