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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Attualità

Appuntamento al buio

Il segretario della Lega Nord Luciano Todaro lancia nuovi fendenti sullo spegnimento dell'illuminazione pubblica a Bassano e lancia una proposta al Comune: “Contrattare il servizio di fornitura elettrica con la “benemerita” Etra”

Pubblicato il 21-08-2014
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“A nostra memoria, erano rarissimi i guasti che avvenivano all’illuminazione pubblica ma, guarda caso, oggi, ogni volta che da qualche parte vengono spente le luci, si tende invariabilmente a dare la colpa a guasti tecnici (è successo decine di volte). Crediamo non si possa immaginare una presa in giro più plateale nei confronti dei cittadini.”
Parola di Luciano Todaro, segretario della Lega Nord di Bassano del Grappa, che tramite un comunicato stampa trasmesso in redazione intende “puntualizzare la vicenda delle luci spente in Comune di Bassano del Grappa” formulando anche una proposta all'Amministrazione comunale per arrivare a “strappare” un contratto di fornitura dell'energia elettrica più vantaggioso rispetto all'Enel.
L'esponente del Carroccio esce allo scoperto a seguito di un articolo - pubblicato oggi su un quotidiano locale - che riporta la giustificazione del Comune di Bassano in merito allo spegnimento dell'illuminazione pubblica dell'altra sera in vari punti del centro storico e dell'immediata cintura, del quale ci siamo occupati nel nostro precedente intervento “Viale delle Fosse. Oscure” e che secondo i tecnici comunali sarebbe stato causato da un ennesimo guasto alle centraline che alimentano la rete elettrica pubblica, a seguito del maltempo degli ultimi giorni.

Il tratto sud di Viale delle Fosse l'altroieri sera (foto Alessandro Tich)

Niente di più che una “plateale presa in giro”, secondo il dirigente politico leghista che punta anche il dito su alcune incongruenze del provvedimento del black-out notturno comunale, applicato a turno nei vari quartieri della città, a scopo risparmio energetico.
“Rammentiamo perfettamente - scrive Todaro nel suo intervento - che uno dei motivi (che ritenemmo all’epoca risibile) per cui l’Amministrazione Cimatti adottò la decisione dell’“oscuramento” fu il ragionamento secondo il quale l’Enel, visto il consistente calo dei consumi, avrebbe accettato la revisione del contratto abbassando le tariffe e quindi si sarebbero potute riaccendere le luci con una spesa inferiore (sic). Evidentemente l’Enel si è fatta una grassa risata.”
“Vox populi, e anche nostra - prosegue il segretario leghista -, è che vi sarebbero ben più motivi di contenimento di spesa in altri settori amministrativi che non l’illuminazione notturna. Non si vede inoltre perché in alcune zone, visto che si dovrebbe risparmiare, si segnalano lampioni accesi anche di giorno.”
“Viale delle Fosse, anch’esso “toccato” qualche giorno fa dal provvedimento - aggiunge l'esponente del Carroccio -, ha già avuto il cambio dei lampioni nella zona pedonale con le luci a led e quindi già secondo i canoni che si vorrebbero raggiungere.”
E la proposta? Eccola qua: “Bassano del Grappa - suggerisce Luciano Todaro - è socio della benemerita ETRA della quale dovrebbe avere per il 2013 un dividendo di circa 400.000 euro che nessuno si sogna di chiedere. ETRA si propone anche come fornitore di energia elettrica al mercato libero e ci consta (salvo errori) che 6 o 7 Comuni siano già suoi clienti in questo senso. Ora, essendo Comune Socio, lamentando tariffe Enel troppo alte, essendo ETRA disponibile, vuoi che Bassano non riesca ad effettuare un contratto di fornitura con la “benemerita” a tariffe, non vogliamo dire agevolate, ma che tengano conto dello spirito di servizio verso il territorio con il quale l’Ente dovrebbe operare? E non lo potrebbero fare anche gli altri Comuni che lamentano gli stessi problemi?” “Siamo certi - conclude l'ex “assessore al pungolo” del Comune di Bassano - che qualche risparmio potrebbe essere ottenuto ma… siamo abituati a sognare!”
Una proposta che l'Amministrazione bassanese prenderà in considerazione o che invece è destinata ad essere “archiviata”? Staremo a vedere.
Per il momento, qualsiasi tentativo di risolvere in tempi brevi la questione - visto anche il recentissimo precedente in consiglio comunale - è un appuntamento al buio.

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