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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Politica

Verdi all'opera

Assemblea pubblica di Gaia Bollini e Renzo Masolo, candidati di Europa Verde alle regionali, davanti alla scuola Mazzini. “Accorpare la Vittorelli alla Mazzini, creare un parco esteso e ridisegnare questa parte di città”

Pubblicato il 21-08-2020
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Verdi all'opera. Ma Rigoletto e l'Aida non c'entrano. C'entra invece La forza del destino che i due candidati bassanesi di Europa Verde alle elezioni regionali Renzo Masolo e Gaia Bollini hanno pensato per il futuro della scuola Mazzini e dell'intera area circostante, in quella che è la loro prima assemblea pubblica della campagna elettorale. L'incontro viene simbolicamente convocato proprio davanti all'ingresso dell'ultracentenaria scuola elementare di Bassano, attualmente chiusa fino a nuovo ordine per i previsti lavori di adeguamento dell'edificio che nel prossimo anno scolastico, che avrà inizio il 14 settembre, comporteranno il trasferimento degli alunni della primaria negli spazi della dirimpettaia scuola media Vittorelli.
Lo scopo dell'assemblea promossa dai due candidati, molto attivi nel presentare le loro argomentazioni on the road, è quello di rendere pubblica una loro “innovativa proposta per ridisegnare una parte di città” e chiedere alla gente idee e pareri al riguardo.
E la “parte di città” in questione altro non è che proprio l'area compresa tra le due scuole, Mazzini e Vittorelli, che include il parco di via Remondini davanti alla Mazzini e, sul lato opposto, lo storico polmone verde dei Giardini Parolini. L'incontro è convocato alle 18: ora di punta classica, anche in agosto, del grande traffico di passaggio lungo il budello d'asfalto di via Remondini e salita Brocchi (la famosa salita che in realtà è una discesa). Gli interventi vengono fatti al microfono ma il rumore dei motori che transitano a poca distanza senza soluzione di continuità costituisce un'interferenza acustica mica da poco.

Foto Alessandro Tich

Tra un'accelerata e un clacson del popolo a quattro ruote, quasi a simboleggiare una “sfida” all'idea di città che Bollini e Masolo stanno presentando alla pubblica attenzione, si entra comunque subito nel merito della proposta, considerata un prototipo della pianificazione urbana che la Regione Veneto può delegare ai Comuni.
La proposta, illustrata da Renzo Masolo, si può sintetizzare nei seguenti tre punti.
Punto numero uno: rivalorizzare la scuola Mazzini dal punto di vista energetico e strutturale e, in vista della diminuzione demografica delle iscrizioni nei prossimi anni, effettuare uno studio di fattibilità sull'accorpamento tra la primaria Mazzini e la secondaria di primo grado Vittorelli.
Nel senso che la Vittorelli viene “inglobata” all'interno della Mazzini, con risparmi di gestione innanzitutto dal punto di vista energetico. Numero due: demolire l'attuale scuola media Vittorelli, la cui sede presenta non pochi problemi, e riconvertire l'area edificata in area verde, con l'ampliamento dei Giardini Parolini. Numero tre: modificare la viabilità introducendo il doppio senso di marcia in via Parolini e togliendo progressivamente da via Remondini e salita Brocchi “il traffico che impedisce completamente l'autonomia dei nostri ragazzi”.
In questo modo si verrebbe a costituire “un continuum verde e un parco esteso usufruibile da tutta la città”, ma anche un nuovo modo di “vivere la scuola” con una didattica improntata sull'ambiente circostante.
“Si torna a pianificare - afferma Gaia Bollini -. Sulle mappe urbanistiche troviamo tanti settori di vari colori ma non ci sono le persone. Il percorso-scuola per i ragazzi è un processo che deve educare all'autonomia e alla percezione della città.”

Il pubblico presente - distanziato, mascherato e invitato a dire la sua sempre al microfono sulla proposta e se del caso anche a contestarla - promuove l'idea all'unanimità.
“L'ambiente siamo noi, le tradizioni vanno al primo posto”, afferma un partecipante riferendosi alla tradizione della scuola Mazzini. Sul tema ambientale in senso stretto, Masolo ricorda come la consigliera regionale di Europa Verde dell'Emilia Romagna Silvia Zamboni abbia promosso l'iniziativa, poi messa in atto nella sua Regione, di piantumare 4 milioni e mezzo di nuovi alberi, uno per ogni cittadino emiliano-romagnolo.
“Non basta piantare solo nuovi alberi - sottolinea l'ex consigliere comunale bassanese -, bisogna anche creare una nuova filosofia di manutenzione del verde attraverso le partecipate. Le linee guida regionali possono aiutare tantissimo i Comuni.” “Bisogna prima impegnarsi a mantenere il verde che già c'è e non solo il verde urbano - aggiunge Gaia Bollini -. Sono stata di recente sul Grappa e ho visto le condizioni di alcuni boschi. I boschi abbandonati sono deleteri.”
Riccardo Scalco, presidente del Consiglio d'Istituto dell'Istituto Comprensivo n.1, che comprende Mazzini e Vittorelli, sposa in pieno la proposta. “La pianificazione è importante - dichiara -. Alla Mazzini abbiamo 2700 metri quadri di spazi disponibili, mentre la Vittorelli ha problemi di sismicità, di spazi e di adeguamento. Rinnoviamo la Mazzini perché diventi un polo scolastico che permetta di vivere il centro.”
Il “Green Deal” per la scuola Mazzini e l'area circostante trova il plauso anche di Oscar Mazzocchin, assessore all'Istruzione e alle Politiche giovanili della giunta Poletto.
“È importante - sostiene - che a fianco di un progetto urbanistico ci sia anche un progetto educativo.” “Quella della scuola Mazzini è una questione per tutta la città - rimarca Mazzocchin -. Senza una proposta ambientale non potremo più fare progetti da qui in avanti, tutti i progetti urbanistici devono essere anche progetti ambientali.”
C'è anche chi sottolinea la necessità una maggiore ciclabilità dei percorsi-scuola, Centro Studi compreso. “A Bassano c'è già un biciplan dal 2012 - risponde Masolo -. Bisogna riprenderlo e rivederlo, perché il mondo sta cambiando in velocità. Sulla riprogettazione di quest'area la precedenza deve averla la mobilità dolce.”

In questa tematica ci si mette di mezzo anche l'emergenza Covid e conseguenti misure, elemento discriminante per i trasporti scolastici. Incalza Masolo: “Cosa accadrà alla ripartenza dell'anno scolastico? Avremo corriere piene di ragazzi? No: torneremo a riempire la città di auto invece di permettere ai ragazzi di usufruire di reti emergenziali di mobilità sostenibile come già fatto in altre città come Padova, Torino e Milano.”
“Le aree scolastiche devono essere libere dalle auto - ribadiscono i due candidati -. Un esempio di metodica e di mentalità da portare in Regione, mettendo insieme le pratiche più virtuose messe in atto in Italia e in Europa.” Attacca Masolo: “Se a Bassano dopo un anno non si vede nulla, né di visione di città né di progettazione, è arrivato il momento di parlarne.”
C'è anche chi, tra i partecipanti, spezza una lancia a favore dell'accorpamento della Vittorelli nella Mazzini “senza aspettare il calo delle iscrizioni”. E questo perché “la Mazzini ha spazi più ampi ed è più adeguata a rispondere alle normative di sicurezza Covid”.
L'idea di accorpare le due scuole trova anche l'approvazione della dirigente scolastica del Comprensivo n. 1 Luisa Caterina Chenet che propone intanto, dopo il trasferimento obbligato del prossimo settembre nella sede della Vittorelli, di estendere l'offerta educativa musicale delle medie anche alla scuola elementare.
In mezzo al pubblico, circa una quarantina di persone, c'è anche l'ex sindaco di Marostica Marica Dalla Valle, da sempre molto attenta alle tematiche ambientali, che viene invitata dai due aspiranti consiglieri regionali a prendere la parola. “A Marostica - riferisce - abbiamo zone di collina anche distanti dalle sedi scolastiche e non possiamo pretendere che per andare a scuola tutti si spostino in bicicletta. Abbiamo quindi organizzato un servizio di car pooling, con 37 equipaggi disponibili, che ci ha permesso di risparmiare 10mila chilometri di percorso all'anno.” “Non dimentichiamo la partecipazione - conclude Marica Dalla Valle -. È fondamentale il passaggio con i cittadini.”
In definitiva, la proposta di riprogettazione dell'area lanciata dai due portacolori di Europa Verde, per la quale “è necessario ed urgente investire sulla scuola, sul verde e su una mobilità più sostenibile”, viene approvata dagli astanti senza riserve alcune.
Verso le 19 l'appuntamento si conclude. C'è il rompete le righe e proprio in quel momento, guardacaso, il traffico fino allora incessante su via Remondini e salita-discesa Brocchi si dirada, concedendo anche dei momenti di tonificante silenzio urbano. I Verdi all'opera pianificano già i prossimi incontri, sta per calare la sera e intanto la città, in preda alle regole anti Covid, continua a presentare in cartellone Un ballo in maschera.

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