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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Attualità

L'Eco dalle Terre

Nasce il primo “contenitore” di rete civica delle associazioni, gruppi e comitati del Bassanese attivi nella tutela del territorio. Tra le prime iniziative, una raccolta firme per l'abrogazione del controverso articolo 38 del PTRC del Veneto

Pubblicato il 19-01-2013
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Elena Pavan

Non è un coordinamento nel senso classico del termine, né tantomeno una “super associazione” delle associazioni.
“L'Eco dalle Terre” - il nuovo progetto territoriale presentato oggi all'Hotel Dal Ponte a Bassano del Grappa - si propone di essere un'altra cosa: uno strumento di rete civica, ovvero un “contenitore” delle associazioni, dei gruppi e dei comitati impegnati autonomamente, nei rispettivi Comuni, a sostenere la causa dello sviluppo sostenibile e della tutela del territorio.
Associazioni e comitati che da oggi - grazie a “L'Eco dalle Terre” - trovano un nuovo spazio di confronto, di condivisione delle esperienze e di informazione, sia reciproca che rivolta alla popolazione, su tematiche e iniziative di interesse comune. E basta leggere l'elenco degli aderenti al “contenitore” per capire come i campi di interesse e di intervento degli stessi racchiudano tutti i problemi di maggiore attualità del nostro comprensorio.

I relatori all'incontro stampa di presentazione di "L'Eco dalle Terre" (foto Alessandro Tich)

Dell'“Eco dalle Terre” fanno infatti parte l'Associazione Comitato di Paese Sancti Petri in Paerno Rosa-Tezze sul Brenta; l'Associazione Parco Rurale delle Rogge; l'Associazione Povegliano Pro Ambiente; i Beati i Costruttori di Pace; Buen Vivir; il Comitato No Gassificatore di Cassola e Rossano Veneto; il Comitato per Vivere in Valbrenta; la Consulta per l'Ambiente; il CoVePA (Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa); il GAS Gruppo Acquisto Solidale; il Gruppo Spontaneo Solagna; Italia Nostra; LABC - Laboratorio Civico di Romano d'Ezzelino; Laboratorio Natura; Legambiente; Quartiere Prè e Ros@2012.
Le diverse anime dell'opposizione civile alla cementificazione indiscriminata dell'area bassanese e pedemontana provano a cementarsi tra di loro e si pongono degli obiettivi comuni. Col dichiarato scopo di “fare informazione e formazione sui temi della tutela del territorio, sensibilizzare e coinvolgere la cittadinanza e attivarsi oltre i confini della propria realtà territoriale”.
Nessun consiglio direttivo, nessun regolamento, nessuna gerarchia: “L'Eco dalle Terre” nasce come un open space aperto a cui chiunque voglia dare il proprio contributo allo sviluppo di una cultura contro “qualunque spreco, abuso e cattivo impiego del territorio”. L'impostazione del lavoro è quella della struttura agile: a tirare le fila dell'organizzazione ci pensa LABC - Laboratorio Civico, che assolve ai compiti di segreteria e ufficio stampa.
“Chi siamo? Siamo rappresentanti della società civile che hanno promosso questa aggregazione sul territorio - spiega in conferenza stampa il portavoce del Comitato No Gassificatore Egidio Bizzotto -. Abbiamo una volontà fortemente politicizzata, ma siamo apartitici. La finalità di questo contenitore è promuovere l'informazione e proporre attività di sensibilizzazione per i cittadini. In questi anni abbiamo assistito all'involuzione delle nostra democrazia e alla nascita di forti oligarchie di potere. Noi abbiamo bisogno di una democrazia più partecipata, con minor consumo del suolo veneto. Lo faremo attraverso i nostri incontri e manifestazioni.”
E il programma di iniziative della nuova rete civica è già sulla rampa di lancio.
Si parte martedì 22 gennaio con una serata al Teatro Montegrappa di Rosà sul tema “Pedemontana tra di noi, dove passa e chi paga?”, con gli interventi di Massimo Follesa del CoVePA, Maria Pia Farronato di LABC - Laboratorio Civico e don Albino Bizzotto dei Beati i Costruttori di Pace.
Nell'occasione, oltre alle questioni Pedemontana e Nuova Valsugana, sarà affrontato l'argomento dell'ormai famoso articolo 38 del PTRC (Piano Regionale Territoriale di Coordinamento) della Regione Veneto, che considera le aree afferenti ai caselli autostradali e agli accessi alle rete primaria, per un raggio di 2 km dalla barriera stradale, come “aree strategiche di rilevante interesse pubblico” e in quanto tali “da pianificare sulla base di appositi progetti strategici regionali”.
“E' un articolo che non ha capacità tutelativa del territorio” - afferma Maria Pia Farronato. In altre parole, la Regione nella fascia di 2 km dalle strade di interesse primario (come la Pedemontana e la Nuova Valsugana) può pianificare e realizzare qualsiasi cosa, bypassando la volontà del territorio.
Da qui il lancio di una raccolta firme, promossa da “L'Eco dalle Terre” - in affiancamento col Comitato Difesa Salute del Territorio - con lo slogan “Sito sensibile?”.
Scopo della petizione popolare è la richiesta di abrogazione dell'articolo 38 del PTRC, oltre alla revisione dell'articolo 5 del medesimo Piano Regionale “volta alla restituzione dell'autonomia degli Enti Locali nelle definizione dei piani strategici su specifiche aree” e alla definizione “dei vincoli di tutela del paesaggio, dell'ambiente e dei beni culturali nel rispetto dell'art. 9 della Costituzione”.
Le firme saranno raccolte nel nostro comprensorio tra sabato 26 e domenica 27 gennaio: banchetti e gazebo saranno allestiti allo scopo a Bassano del Grappa, Romano d'Ezzelino, Cassola, Rosà e Rossano Veneto mentre a Solagna sarà attivata una raccolta firme “porta a porta”. Dopodiché, il 29 gennaio, tutti in treno (“ore 8.15 stazione di Bassano del Grappa”) per portare le firme raccolte e le osservazioni a Venezia e consegnarle in Consiglio Regionale.
In agenda ancora altri appuntamenti: il 21 febbraio a Romano d'Ezzelino (ore 20.30, sede ancora da definire) si parlerà di “Project Financing, un confronto sugli impegni” con l'intervento di Ivan Cicconi, ingegnere ed esperto di appalti pubblici.
Ancora Cicconi, assieme al presidente regionale di “Libera” don Luigi Tellatin, affronterà lo stesso argomento il 20 marzo al Teatro Vivaldi di San Giuseppe di Cassola (ore 20.30).
In programma anche “TERRAbike”, la prima biciclettata dell'“Eco dalle Terre”, che domenica 21 aprile coinvolgerà la popolazione lungo un percorso ecologico che si concluderà, significativamente, in Quartiere Prè a Bassano.
La carne al fuoco, dunque, non manca: come confermato all'incontro di presentazione dagli interventi di Alfio Piotto di Ros@2012, di Maria Pia Farronato e Tamara Baron per LABC - Laboratorio Civico, di Maurizio Milani del Comitato No Gassificatore e di don Albino Bizzotto. Proprio don Bizzotto, di cui è nota la franchezza, invita tutti a tenere alta la guardia: “Le grandi opere sono alla base della crescita del malaffare.”

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