Ultimora
15 Jun 2025 12:43
Aymane morto a 16 anni, 'esempio di coraggio e umanità'
14 Jun 2025 18:31
Grande frana sulla Croda Marcora, tra San Vito e Cortina
14 Jun 2025 17:38
Il padre di Chantal, 'sono stati anni durissimi'
14 Jun 2025 17:33
Il padre di Chantal: "Sono stati anni durissimi"
14 Jun 2025 17:14
Ragazzo rischia di annegare a Jesolo, salvato dai bagnini
14 Jun 2025 16:11
A Caracalla la prima di Allevi di MM22
15 Jun 2025 18:54
Caccia al killer di Minneapolis,'non doveva finire così'
15 Jun 2025 18:44
Netanyahu: eliminato il capo dell'intelligence dei Pasdaran. Trump apre a 'Putin mediatore'
15 Jun 2025 18:43
Bimba di 10 anni scompare mentre fa il bagno nel lago
15 Jun 2025 18:36
++ Attivisti, 'oltre 400 morti e 650 feriti in Iran' ++
15 Jun 2025 17:49
Le megattere usano anelli di bolle per comunicare con gli umani
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Il cantore della terra
In memoria: Antonio Francesco Celotto, docente, scrittore e divulgatore benemerito, travolto e ucciso da un'auto nella sua Sant'Eulalia di Borso del Grappa
Pubblicato il 02-01-2013
Visto 4.847 volte
Negli ultimi tempi, ogni volta che lo incrociavo per le vie di Bassano, lui - con la sua inconfondibile voce stentorea - mi sgridava. Con tono bonario e affettuoso, come sempre: ma intanto io le mie parole me le prendevo comunque. Aspettava sempre che io lo chiamassi per una nuova intervista sugli argomenti a lui tanto cari: le tradizioni della nostra terra, i prodotti tipici della nostra tavola, le usanze e i proverbi della nostra gente. E siccome la mia intervista si faceva attendere, lui - puntualmente ed energicamente - me lo sottolineava.
Perché Antonio Francesco Celotto - docente, studioso e divulgatore - di tutte le cose belle e soprattutto buone delle nostre tradizioni era un appassionato esperto e cultore. E poterne parlare nei mezzi di informazione - come del resto ha fatto egregiamente, per lunghi anni, in veste di collaboratore del “Giornale di Vicenza” - era un'opportunità a cui teneva particolarmente.
Ora la promessa di invitarlo in redazione non potrò più mantenerla. Perché il prof. Celotto, a 81 anni, ci ha lasciato: travolto e ucciso da un'auto, nell'ultimo giorno del 2012, mentre stava attraversando il rettilineo di via Molinetto, nella sua Sant'Eulalia di Borso del Grappa.

Il prof. Antonio Francesco Celotto (foto Alessandro Tich - archivio Bassanonet)
Una fine assurda che aumenta la costernazione per la perdita di quello che è stato un autentico personaggio del nostro territorio: una vita da docente negli istituti superiori; storico preside dell'Istituto Agrario “Parolini”; già vicesindaco di Borso del Grappa; autore di innumerevoli libri e pubblicazioni sulla storia, i riti, i costumi e le prelibatezze “a chilometri zero” del nostro Veneto pedemontano e destinatario, nel 2011, del meritato premio “San Bassiano”, riservato ai benemeriti della città in occasione della Festa di San Bassiano.
Una passione irrefrenabile per le eccellenze della nostra terra, di cui è stato un apprezzato cantore, che il prolifico autore ha coltivato fino all'ultimo.
Aveva appena dato alle stampe, soltanto tre mesi fa, “A tavola dei Dì di festa - Dal Piave al Brenta, dal Brenta al Lastego e dintorni,”: goloso compendio di aneddoti e curiosità sulle usanze gastronomiche locali, realizzato in collaborazione coi Ristoratori Bassanesi e presentato in una brillante serata ai primi di dicembre all'Ufficio Iat di Bassano del Grappa. L'ennesima riprova del grande amore che il professore riservava ai tesori nascosti della cultura contadina e della tradizione agroalimentare di Bassano e dintorni. Il sedano di Rubbio e di Campese, la ciliegia di Marostica, l'olio di Pove, l'asparago di Bassano, il biso di Borso: nulla è sfuggito alla sua amorevole attenzione di ricercatore e scrittore.
Anche la storia e le tradizioni di Sant'Eulalia, la ridente frazione di Borso dove Celotto viveva con la moglie Marilena, gli devono moltissimo. E' stato lui il principale divulgatore - in articoli di stampa e in varie interviste televisive - dell'importante sarcofago romano di Caio Vettonio Massimo, conservato nella pieve di Sant'Eulalia.
Ed è stato sempre grazie a lui che i lettori e telespettatori contemporanei hanno riscoperto l'usanza del Pane Boenk: un pane “speciale” fatto di farina di mais e di frumento, con chicchi di uva passa e semi di finocchio, che veniva donato nella “terra di Misquile”, fuori dalle chiese, nel giorno dedicato ai morti.
Una tradizione antica, e perduta nel corso degli anni, che venne ripresa - e ripetuta ogni 1° novembre - grazie all'interessamento dell'Associazione Culturale Sant'Eulalia dei Misquilesi, di cui Celotto è stato uno dei principali animatori.
Antonio Francesco Celotto è stato un faro, la cui luce ha sempre cercato di illuminare e di difendere i valori delle radici locali, e delle cose autentiche, rispetto all'appiattimento della società globalizzata. Ora quella luce resta accesa nelle sue opere.
Il 15 giugno
- 15-06-2024Demagonia
- 15-06-2023Campi di battaglia
- 15-06-2022Manu in alto
- 15-06-2022Un Astra fa
- 15-06-2022Notte di fuoco
- 15-06-2021Territori nell’ombra
- 15-06-2021Teatro Astra, cede il tetto
- 15-06-2020Cambio di direzione
- 15-06-2019Rapulzel
- 15-06-2019Minority Report
- 15-06-2018SOAp Opera
- 15-06-2018La questione in ballo
- 15-06-2018L'Imprevisto
- 15-06-2018E luce fu
- 15-06-2018Il messaggio dell'ex
- 15-06-2017Il Caffè shakerato
- 15-06-2017Patto Cinico
- 15-06-2017Pericolo di estinzione
- 15-06-2017Maria che risposta
- 15-06-2015Piazza degli Eroi
- 15-06-2013“Ma sio fora la sacralità non si trafora”
- 15-06-2013Non ci siamo proprio
- 15-06-2013No Slot
- 15-06-2012In giro per Bassano…un trattore senza targa
- 15-06-2011Bye-bye, gelso bianco
- 15-06-2011La piccola Ester uccisa da un meningococco
- 15-06-2010Giunta: “Generazione Italia per riavvicinare la gente alla politica”