Ultimora
19 Dec 2025 19:01
Scontro auto-camion, morta una donna di 79 anni
19 Dec 2025 16:38
'Le farfalle della Giudecca' proiettato nel carcere di Venezia
19 Dec 2025 15:14
Caldo anomalo e poca neve sulle montagne venete in vista del Natale
19 Dec 2025 14:48
Nuovi murales per i reparti pediatrici dell'ospedale di Verona
19 Dec 2025 14:31
'Olimpichetto', a Vicenza torna mostra dopo un tour mondiale
19 Dec 2025 14:12
Lavoro, in Veneto saldo e assunzioni in calo rispetto al 2024
19 Dec 2025 22:30
Il Dipartimento di Giustizia Usa pubblica le carte di Epstein
19 Dec 2025 22:14
Supercoppa: Inter battuta 4-3 ai rigori, Bologna in finale con il Napoli
19 Dec 2025 21:53
'Raid israeliano su un rifugio a Gaza, 6 morti'
19 Dec 2025 21:49
Arriva il Bonus paritarie, fino a 1500 euro nel 2026
19 Dec 2025 21:13
Tregua fragile sulle pensioni, la manovra è di nuovo nel caos
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Tribunale, perché la protesta rischia di perdersi nel vuoto
Ultimi tentativi, da Bassano, per evitare in extremis la soppressione del Tribunale. Ma l'intera Italia giudiziaria di serie B sta operando un assillante pressing nei confronti del governo per salvare i rispettivi palazzi di giustizia
Pubblicato il 21-06-2012
Visto 3.467 volte
Ma voi credete veramente che il governo Monti, impegnato ad imporre sangue e lacrime per tirare fuori (?) l'Italia dai casini, abbia la voglia e il tempo di preoccuparsi delle sorti del Tribunale di Bassano del Grappa? Anche se la chiusura del palazzo di giustizia di via Marinali comporterebbe l'imbarazzante problema della destinazione d'uso del grande scatolone in avanzata fase di costruzione a pochi metri di distanza, chiamato “Cittadella della Giustizia” e già costato ai contribuenti italiani 12 milioni di euro?
Guardiamo in faccia la realtà: il piano governativo dei tagli ai Tribunali non capoluogo di Provincia - in nome di una razionalizzazione dei costi del sistema giudiziario che nel caso di Bassano è comunque tutta da dimostrare - sta arrivando in queste ore alla stretta finale, ma non nasce certamente oggi. Ma di questa questione, che non è oggi l'oggetto dei nostri appunti, avremo modo di occuparci a tempo debito.
Il dato inequivocabile è che attualmente in Italia ci sono 33 tribunali e 37 procure - inclusi nell'ormai celebre rapporto del capo dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, Luigi Birritteri - che stanno per chiudere i battenti e Bassano del Grappa è uno di questi.
Foto Alessandro Tich
Come cronisti, abbiamo riportato in questi giorni i tentativi last minute di convincere l'Esecutivo a ritornare sui suoi passi: dalla lettera del sindaco Cimatti, all'appello del governatore Zaia fino all'interrogazione al ministro della Giustizia del deputato Giorgio Conte (Fli), che si aggiungono ai tanti altri interventi che nel passato prossimo o remoto hanno cercato di inculcare nella testa degli inquilini di Palazzo Chigi le ragioni della giusta causa del mantenimento del Tribunale ai piedi del Grappa.
Per carità: non vogliamo fare le Cassandre a tutti i costi e può anche darsi che il ministro Paola Severino, folgorata sulla via dell'asparago, si accorga all'ultimo momento che sopprimere gli uffici giudiziari nella città degli alpini e degli studi legali possa essere un clamoroso autogol.
Ma il vero problema è che non siamo soli, e le legittime istanze per tentare di salvare in extremis la struttura di via Marinali rischiano di perdersi nel vuoto e di uniformarsi nel mare in tempesta sollevato, ovunque e comunque, dai territori dei presidi giudiziari di periferia.
In questi giorni, in materia di Tribunali in odore di soppressione, è un vero proprio assalto alla diligenza: con parlamentari e notabili di turno che da ogni angolo dell'Italia giudiziaria di serie B stanno operando un costante ed assillante pressing nei confronti del governo, per salvare i palazzi giudiziari dei rispettivi collegi elettorali.
E così, scorrendo le rassegne stampa sul web, veniamo a sapere che questo pomeriggio la comunità di Cassino (Frosinone) “scende in piazza contro la soppressione del Tribunale” con la partecipazione di Di Pietro, Vendola e l'Amministrazione provinciale al completo.
Levata di scudi anche per il Tribunale di Modica (Ragusa), che anche se istituito nel 1361 è stato inserito tra i rami secchi: con il deputato regionale Roberto Ammatuna (Pd) fattosi promotore, sulla questione, “di un tavolo di confronto con il governo nazionale”.
E che dire dei Tribunali di Ariano Irpino e di S. Angelo dei Lombardi, in Campania, destinati rispettivamente all'accorpamento coi Tribunali di Avellino e di Benevento? Anche da queste parti, classe forense, sindaci e politici locali si sono chiusi a testuggine, con manifestazioni varie, per ribadire “le ragioni socioeconomiche che ne impongono la non soppressione”.
“Salviamo Sala Consilina e Lagonegro”, hanno tuonato invece a più riprese i rappresentanti politici dei due territori coinvolti: il primo nel “Vallo di Diano” in provincia di Salerno e il secondo, non lontano geograficamente, in provincia di Potenza.
In questo caso, si è raggiunto un contestatissimo compromesso: momentaneamente salvo, ed escluso dalla lista nera, il Tribunale di Lagonegro, che accorperà gli uffici giudiziari di Sala Consilina, dove il Comune è in subbuglio, le categorie economiche hanno indetto una manifestazione di protesta - invitando i commercianti a chiudere le rispettive attività - e il Codacons annuncia per il prossimo 23 giugno l'occupazione della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro.
E ancora altre iniziative, proteste e manifestazioni non si contano: a Sulmona e Avezzano (L'Aquila), a Lanciano e Vasto (Chieti), a Castrovillari (Cosenza), a Lucera (Foggia), ma anche a Crema (Cremona) e in Piemonte, dove la scure dell'Esecutivo tocca ben 6 Tribunali minori su 8.
Tutti quanti sulla stessa barca, tutti a difendere il rispettivo campanile giudiziario e tutti a dire le stesse cose. Un bollente calderone di dissenso generalizzato che mescola, incondizionatamente, le istanze dei “Tribunalini” più virtuosi con quelle dei “Palazzini di Giustizia” meno efficienti.
A questo punto e con queste poco ottimistiche premesse, riusciranno davvero la lettera di un sindaco e l'interrogazione di un parlamentare non bassanese a far emergere all'ultimo miglio, rispetto alle altre, le rivendicazioni di Bassano agli occhi del governo con la tagliola?
Il 19 dicembre
- 19-12-2024Bassano Cortina 2025
- 19-12-2024A dente stretto
- 19-12-2022O così o CG
- 19-12-2021Colpo di Teatro
- 19-12-2020Il cuore in una scatola
- 19-12-2019Il Pavanettone
- 19-12-2019L'incazzaia
- 19-12-2017Tuffi di chiusura
- 19-12-2017Voglia di Esagono
- 19-12-2015S.P.Q.R.
- 19-12-2015Bando alle ciance
- 19-12-2015Un Natale da “cool”
- 19-12-2014L'anno che verrà
- 19-12-2014Via Bricito per il Ponte di Bassano
- 19-12-2014Famiglia di fatto
- 19-12-2013Ritorna il doppio senso di circolazione in viale Pecori Giraldi
- 19-12-2013Cimatti senza censura
- 19-12-2013Piazzale Cadorna: “Corto circuito”
- 19-12-2012Hello Bassano!
- 19-12-2012Bad Boy Monti
- 19-12-2012La Coldiretti parla “bassanese”
- 19-12-2011A Romano la politica corre sul web
- 19-12-2011Quando l'acqua e il legno si incontrano
- 19-12-2009Gallio, l'ultimo messaggio dell'omicida-suicida
- 19-12-2009Arriva a Bassano il “mercato di campagna”
Più visti
Geopolitica
15-12-2025
La Siria del post Assad tenta di recuperare terreno in ambito internazionale
Visto 9.215 volte
Politica
19-11-2025
Roberto Ciambetti: “La mia esperienza per il Veneto di domani”
Visto 19.905 volte



