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Luigi Marcadella
Giornalista
Bassanonet.it
Champions League
Parte la Championship di Radici Future, una gara tra aziende per il futuro sostenibile
Pubblicato il 13-06-2022
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Il festival della sostenibilità, dell’economia circolare e dell’etica d’impresa, pensato a Bassano e ora diffusosi in tutta la provincia ha lanciato la sua Champions League. Un contest, quello ideato da Radici Future, fatto per premiare le aziende vicentine che meglio si distingueranno sui temi della sostenibilità e dei nuovi modelli manifatturieri a basso impatto ambientale. Partiamo prima da un veloce ripasso di quello che fa “Radici Future 2030”: è un’organizzazione, promossa da Confindustria Vicenza, che si è data ambiziosamente l’obiettivo di promuovere nuovi modelli urbani e di business, seguendo la strada tracciata dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il metro del successo di iniziative come queste sta nel declinare nel livello locale e localissimo i grandi principi che governeranno quella che a grandi linee si può chiamare transizione ecologica. Sembra semplice ma non lo è affatto.
La prima partita della Championship di Radici Future è fatta in collaborazione con il Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università degli Studi di Verona. Il compito di valutare i migliori progetti in gara sarà affidato al Comitato Tecnico Scientifico, formato dal Elena Claire Ricci dell’ateneo scaligero, dall’Assessore Regionale all’Istruzione e Formazione Elena Donazzan e da Giorgio Santini, Presidente di AsVess-Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile (e già Segretario Generale Aggiunto della Cisl).
Radici Future 2030
Oltre al contest tra le aziende più virtuose in tema di economia circolare, nei prossimi giorni ripartiranno anche le attività del Progetto Education rivolto alle scuole secondarie di secondo grado del vicentino. Il 21 giugno sarà la volta di “Ecocanvas Sprint”, un laboratorio in cui gli studenti riprenderanno in mano le idee maturate durante la prima fase teorica del progetto, co-progettando sul campo, assieme alle aziende, prototipi di modelli di business circolari. Infine, dopo l’estate, ci sarà la parte culturale con le serate di approfondimento che torneranno ad animare la provincia dal 27 al 30 settembre.
Oltre a Bassano del Grappa, nella cornice di Villa Rezzonico, anche Vicenza, precisamente a Palazzo Bonin Longare, ospiterà le tavole rotonde green pensate dagli organizzatori di Radici.
A breve verrà presentato anche il Progetto Urban, un’altra novità di questa edizione, che segnerà l’azione concreta del festival all’interno della città di Bassano del Grappa. L’obiettivo principale? L’interazione diretta con i cittadini su temi che a dispetto di altri si possono veramente toccare con mano, semplicemente uscendo dal giardino di casa.
Come scrivono gli organizzatori: «Un vero e proprio “faro” per ripensare agli spazi urbani, secondo criteri sostenibili e inclusivi». Le occasioni di dialogo con i cittadini bassanesi sui modelli urbani del futuro saranno sicuramente eventi molto attesi, proprio in virtù delle novità arrivate di recente sul tavolo della pianificazione territoriale a cui la politica bassanese dovrà dare presto una risposta convincente. «È il momento della concretezza, di mettere a terra i concetti su sui si fonda il principio della sostenibilità e credo che nessuno meglio delle nostre aziende possa farsi interprete di questo passaggio. L’obiettivo della Championship non è altro che fare emergere la loro capacità di innovare ed essere da stimolo per l’intero tessuto sociale in cui operano», ha commentato Andrea Visentin, fra gli ideatori del festival “Radici Future 2030” e past president di Confindustria Bassano.
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