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Il genere del teatro musicale per ragazzi sta vivendo un autentico boom in molte capitali europee. Paesi dalla solida tradizione musicale come Germania, Svizzera, Francia e Danimarca hanno da tempo compreso che esiste un reale problema di ricambio generazionale nel pubblico dell’Opera e più in generale della musica “classica”. Diventa quindi necessario rivolgersi ai giovani, gli spettatori di domani, creando degli spettacoli che siano in grado di stimolare la loro curiosità ed il loro interesse per l’universo delle note. Impresa affatto semplice, dal momento che il linguaggio utilizzato deve essere allo stesso tempo educativo, ma anche immediatamente comunicativo; semplice, ma non banale.
Fra i lavori più riusciti di questo genere musicale, negli ultimi anni, si può certamente annoverare il “Pinocchio” di Pierangelo Valtinoni e Paolo Madron. L’opera musicata da Pierangelo Valtinoni, prima di approdare al grande successo internazionale ottenuto alla Komische Oper di Berlino, era stata rappresentata per la prima volta al Teatro Olimpico di Vicenza, nel maggio del 2001. «Si trattava - spiega Valtinoni - di una prima versione in un unico atto di 50 minuti dal titolo “Pinocchio burattino di talento”. Dopo il felice esordio all’Olimpico, inviai la partitura alla casa editrice Boosey di Berlino che nel giro di qualche mese non solo decise di acquistare i diritti, ma mi mise in contatto con la Komische Oper, che aveva intenzione di rappresentarla nella capitale tedesca. Poiché ci era stato chiesto di ampliarla, io e l’autore dei testi Paolo Madron ci siamo rituffati nell’avventura. Ne è uscito un lavoro, in due atti, certamente più completo ed elaborato, con meno concessioni agli aspetti onirici della prima versione e più spazio alle vicende avventurose, ai personaggi principali, al coro di voci bianche, che in questo secondo Pinocchio svolge un ruolo molto impegnativo ed importante».
La prima berlinese del Pinocchio “made in Vicenza”, datata novembre 2006, è stata salutata con un’ovazione di 15 minuti e le successive repliche hanno fatto segnare il tutto esaurito. Successo bissato qualche mese più tardi anche ad Amburgo.
un momento dello spettacolo
La regia dell’opera è qui curata dal direttore artistico de La Piccionaia – I Carrara Carlo Presotto (che aveva già lavorato per la prima versione del 2001) e che a proposito dell’allestimento afferma: «L´idea scenica di questo Pinocchio è molto semplice: mettere in movimento i cantanti nello spazio sospeso del sogno. Si tratta di un Pinocchio che parla al presente, usando parole e frasi musicali che non rimangono radicate nel 1881, anno della pubblicazione, ma che spaziano fino ad oggi, per convocare gli spettatori a riconoscersi nella difficile avventura del burattino: costruire la propria strada nella vita, diventare autonomi, e mettersi alla prova».
Tutti giovani i cantanti impegnati nella produzione: dal Pinocchio interpretato da Anna Bordignon, al Geppetto di Alberto Spadarotto, la Fata interpretata da Alfiya Aliakberova, il Gatto e la Volte rispettivamente Alessandra Caruccio e Gianluca Zoccatelli, fino al Mangiafuoco di Alessandro Colombo.
Gli altri personaggi e il coro sono interpretati dai ragazzi del Coro Gioventù In Cantata diretto da Cinzia Zanon, formazione bassanese che ha al suo attivo un gran numero di premi e riconoscimenti in competizioni nazionali e internazionali.
La direzione musicale è affidata al Maestro Carlos Spierer, alla guida dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta.
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