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Si è appena concluso uno dei week-end più intensi e interessanti dell'anno. Per tre giorni Bassano è diventata teatro suggestivo e dinamico di una manifestazione artistica di grande qualità, che ha avuto un'eco strabiliante in tutto il territorio nazionale.
I ragazzi dell'Infart ci avevano già viziati nelle due passate edizioni, ma con quella di quest'anno ci hanno definitivamente conquistati e hanno raggiunto una raffinatezza che forse era mancata negli anni precedenti. Il tocco di classe in più che ha fatto la differenza è stata la bellissima mostra collettiva organizzata al Castello degli Ezzelini: al di là delle opere di indubbia qualità (tra cui figuravano molti lavori di Mattia Trotta, scultore del quale noi di bassanonet abbiamo già avuto modo di parlare) il merito degli organizzatori sta nell'essere riusciti a sfruttare una struttura incantevole ma decisamente "tradizionale" come quella del nostro Castello, rendendola però fresca, dinamica, entusiasmante. Le nicchie hanno preso vita, occupate da modellini di case futuristiche in plexiglas, e le pareti della torre del castello sono state ricoperte di tele dai colori sgargianti costellate di svettanti forme sinuose. La location ha toccato il suo momento più felice e riuscito nella serata di venerdì quando, per l'inaugurazione di "Hello Nasty!", l'intero complesso di Santa Maria in Colle pullulava di persone visibilmente eccitate, su di giri, caricate dall'atmosfera briosa e stimolante che si era creata, galvanizzate dalla sensazione di trovarsi a far parte di qualcosa di unico, eccezionale, fantastico per il panorama culturale della nostra città. Aggirandosi tra le tele esposte al Castello si potevano ascoltare diversi accenti italiani mischiarsi a qualche frase in inglese pronunciata dal pubblico internazionale attirato in città da questa esposizione artistica lunga un week-end: un crogiolo linguistico creato da conversazioni brillanti, entusiaste, euforiche sull'arte e le sue più dinamiche e fresche interpretazioni. Conversazioni mature e consapevoli intavolate per lo più da ragazzi tra i 20 e i 35 anni, alla faccia di chi definisce i giovani italiani dei "bamboccioni" buoni a nulla. E qua è là si è intravista anche qualche toga: ragazzi coinvolti nell'annuale, storica festa bassanese che tuttavia non sono riusciti a resistere alla tentazione di assistere all'inaugurazione di "Hello Nasty!", a riprova che la goliardia e il divertimento non escludono necessariamente l'interesse per la cultura. La sensazione palpabile, aleggiante sulle teste di tutti, era quella di far parte, davvero, di qualcosa di importante. Gli organizzatori meritano senz'altro un bell'applauso per aver avuto il coraggio di stravolgere e rivoluzionare una location così inconsueta.
Le altre due situazioni "sfruttate" dalla manifestazione - l'ex garage Nardini e il parcheggio Cimberle-Ferrari - avevamo già imparato a conoscerle ed amarle grazie all'iniziativa Infart del 2008 ma è stato ugualmente uno shock vederle completamente trasformate, ricoperte di nuovi paesaggi onirici e inediti, affascinanti personaggi. C'è persino un immagine di Arnold Jackson (il protagonista del fortunato telefilm americano "Il mio amico Arnold", ndr), in un angolo del parcheggio, in memoria dell'attore Gary Coleman scomparso qualche mese fa. Laboratori creativi all'aria aperta, spazi espositivi in divenire, per due giorni il Cimberle Ferrari e l'ex garage Nardini sono stati invasi dall'odore acre delle bombolette spray e dai vestiti colorati dei writers di mezza Europa accorsi a Bassano per questo evento imprendibile. Roa, Bue The Warriors, Resto, Steve Locatelli Zosen, Kenor, H 101, Sabojealmontaje, C215 sono solo alcuni dei nomi che hanno colorato le pareti della nostra città, armati solo di bomboletta e tanta fantasia. Nel parcheggio inoltre ha risuonato alta e squillante la musica di eccezionali dj set che si sono alternati praticamente senza sosta accompagnando le creazioni degli artisti all'opera o facendo ballare i tanti curiosi e spettatori che si sono sparsi nelle tre location durante tutto il week-end ma che, soprattutto, hanno letteralmente invaso il Cimberle-Ferrari nella serata di sabato scatenandosi sotto il palco allestito per l'occasione. In consolle nomi-garanzia della scena elettronica tra cui il duo italiano Pink is Punk, Dj Spiller, Ackeejuice.
Foto Fabrizio
Qualche momento, inaspettato, piacevolissimo, esula dal programma in locandina e lascia il pubblico bassanese a bocca aperta: un'esibizione spontanea di un gruppo di street dancers e una bellissima sessione di parkour dal castello degli Ezzelini al parcheggio Cimberle-Ferrari.
Ma le parole sembrano davvero misere in confronto all'universo fiabesco e pulsante che i ragazzi del collettivo Infart sono riusciti a creare per noi: pensiamo che le immagini che abbiamo raccolto nella gallery qui a fianco parlino decisamente di più.
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