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La Festa del Cinema di Roma nel segno delle opere prime
Prefazione di Mario Guderzo.
Le forme dell’arte riproducono contemporaneamente sia qualcosa di esterno all’uomo, come la realtà, gli oggetti, gli avvenimenti; sia qualcosa di interno, come percezioni, rappresentazioni mentali, stati emozionali e lo fa attraverso la manipolazione della materia.
La ricerca di Daniele Marcon parte proprio dal pensiero della pittura come linguaggio del profondo, del rapporto tra lo sguardo verso il reale e l’emozione, verso l’interiorità che svela l’ideale. La sua è una pittura fortemente evocativa, volta a rilevare i solchi che la vita traccia nell'animo, in essa rivela il significato dei segni, dà visibilità al linguaggio dell’anima. I dipinti raccontano la sua vita, la personale interpretazione della forma e del colore, la volontà continua e incessante di sperimentare, posseggono la magia che solo le tele di alcuni artisti hanno, quella di trascinarti dentro le loro composizioni, annullando lo spazio che divide chi guarda dall’opera stessa e comunicando un equilibrio armonioso.

Anche Claudio Brunello, ha sviluppato un personale iter espressivo che si avvale del linguaggio e della comunicazione artistica in un confronto esistenziale e continuo con la materia, a cui l'artista dona il seme della vita. Attraverso il ritmo epico del colore e della luce, rivela un’originalità inedita della forma, quasi una poesia lirica e, nello stesso tempo, drammatica della confessione. Ma è agli assemblaggi, ai materiali deteriorati, alla materia e alle sue infinite potenzialità dialettiche, con interventi ed innesti sapientemente amalgamati, affida gli empiti di una creatività indomita, capace di trarre luce e colore dai tracciati delle dirompenti stesure "plastiche".
Sulla base di questo processo le opere di Roberto Lanaro si qualificano in una visione contemporanea che permette all’esperienza estetica di “sporgere” sul mondo, introdursi nello spazio e, in qualche modo, modificarlo. Si tratta di un fare scultura che ha come dato costitutivo un’azione creativa tesa ad evidenziare la ricerca delle relazioni ed a promuovere momenti mirati di interferenza con il reale. Le sculture dell’artista sono eventi plastici risolti attraverso un processo di composizione e di elaborazione equilibrati dalla conferma dell’impianto creativo. Alla base del percorso di progettazione, realizzazione ed installazione si deve riconoscere un intenso lavoro di ricerca di nuove forme e di richiami simbolici, mediati da una notevole base concettuale e speculativa.
L’arte è agire nella realtà e nella vita per: conoscerla meglio; darle un significato ed un senso, trasformarla, in base alle esigenze umane; andare oltre l’apparenza immediata, indagando i significati più nascosti ed alludendo ad una realtà “altra”, più significativa di quella immediatamente percepibile e, in definitiva, vivere meglio. Come ha affermato Simon Weil: “L’arte e’ un tentativo di trasferire in una quantità finita di materia, plasmata dall’uomo, un’immagine della bellezza infinita dell’universo intero. Il tentativo riesce se quella porzione di materia non nasconde l’universo, ma al contrario ne’ disvela la realtà tutto intorno”.
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