Ultimora
29 Apr 2025 20:21
Funerale 'sceriffo' Gentilini, corteo lungo la città
29 Apr 2025 17:58
Da Raffaello a Warhol, aperte il 1 maggio le Gallerie d'Italia
29 Apr 2025 17:41
A Castelfranco Veneto sodalizio nel segno di Mozart e Da Ponte
29 Apr 2025 16:56
Gelati nella base Usa, per la Cassazione l'Iva va pagata
29 Apr 2025 16:32
Collisione tra auto e moto, un morto e tre feriti nel Veneziano
29 Apr 2025 15:05
A Venezia 'The Lens of Time", la storia dell'occhiale italiano
29 Apr 2025 22:59
'Giornalista ucraina torturata dai russi, organi asportati'
29 Apr 2025 23:04
'Maserati non è in vendita', Stellantis risponde a Chery
29 Apr 2025 22:09
La Russa: 'Non voglio parlare dei saluti romani ma di Ramelli'
29 Apr 2025 21:31
'Il Conclave sarà breve', due cardinali malati danno forfait
29 Apr 2025 21:08
Sinner: 'Non auguro a nessuno quello che ho passato io. Ho pensato anche di smettere'
29 Apr 2025 20:58
Trump: 'Penso che abbiamo un accordo con l'India sui dazi'
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Dif.fusione in Demo
Fino al 25 febbraio, la Chiesetta dell’Angelo ospita la personale del ceramista e designer bassanese Paolo Demo
Pubblicato il 18-02-2024
Visto 5.258 volte
C’è tempo fino a domenica 25 febbraio per visitare alla Chiesetta dell’Angelo la mostra Demo, organizzata dall’associazione “dif.fusione” in collaborazione con il Comune di Bassano.
La personale del designer indipendente Paolo Demo, architetto per formazione, bassanese esperto di creazioni ceramiche dal 2010, ha avuto un ottimo riscontro da parte di appassionati, studenti e persone del settore, ma anche di curiosi, che si sono affacciati all’ingresso dell’edificio secentesco di via Roma, che in passato ha accolto tanti eventi culturali di rilievo e mostre importanti, attirati dal riverbero di luci rosa fluo.
Protagonista assoluta, l’installazione creata da Demo, collocata al centro dell’ellissi della chiesetta, guardata a vista dall’anello a giostra di santi, angeli e arcangeli, in un assetto un po’ da falò futuristico, un po’ da pasto intorno al fuoco di Snoopy.

installazione di Paolo Demo, alla Chiesetta dell'Angelo
«Ho scaraventato tre chili di marshmallow dentro ai miei contenitori, tutti quanti dipinti di acrilico rosa fluo e ci ho messo sopra dieci tubi di luce rosa» (se non è un invito alla spensieratezza questo) «erano talmente belli e stavano così bene insieme che quasi tutti mi hanno chiesto se quei marshmallow in realtà non fossero di ceramica».
Non sono lontani dal percorso di ricerca di Demo la conoscenza del mondo in grigio delle fabbriche e delle logiche produttive, come i temi del rispetto per il lavoro delle persone, della sostenibilità economica, l’attenzione alle nuove tecnologie, al risparmio energetico e all’impatto ambientale. Quindi “spensieratezza” non intesa come ricerca di un vuoto penumatico di quelli creati ad arte nei luna park, come tanta propensione per il fucsia indurrebbe a immaginare, ma al contrario nella prospettiva ragionata della creazione di “ceramiche e creazioni di design che diano felicità”: in campo, dunque, un lavorio che ha come soggetti tecnologie e materiali, sistemi produttivi, disegno e progettazione di nuovi concetti di prodotto ceramico, ma anche affiancata un’ottica che guarda per primo al materiale umano.
A proposito di spazi resi dialoganti e di percezioni, Demo ha precisato: «Ho provato a sguinzagliare per una volta la vista del pubblico, portarla verso l’alto. Le architetture a pianta centrale hanno (anche) questo scopo, far sollevare gli occhi per percepire anche la terza dimensione che, nel fuori scala di una chiesa, richiama principalmente l’atto spirituale della ricerca prima e dell’elevazione poi, al divino». In basso, sui contenitori, sostano tra i neon gli oggetti rosa creati dall’artista: centrotavola, scatole-vaso, contenitori impilabili in ceramica, o ceramica e porcellana, composizioni e busti “romani” di robot iconici (Jeeg Robot e Goldrake).
Giovedì 15, l’iniziativa si è arricchita di un momento speciale, intitolato “deMosign”, che ha voluto rappresentare un’occasione di parlare in modo festoso e quindi serissimo di ricerca, del rapporto che instauriamo con gli oggetti e con lo spazio, di sperimentazione e di innovazione legati al mondo della ceramica degli anni VentiVenti.
Gli orari delle visite: sabato e domenica, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. L’ingresso è libero.
Il 30 aprile
- 30-04-2024Nebbia sfitta
- 30-04-2022La nuda verità
- 30-04-2022Dritti al Cuore
- 30-04-2022Ulss 7 +
- 30-04-2021Tutta Barbara minuto per minuto
- 30-04-2021Su e gru
- 30-04-2021Grazie per la cortese astensione
- 30-04-2020Mettiamoci una pietra sopra
- 30-04-2019No Vernillo, No Party
- 30-04-2019TdB, Tvb
- 30-04-2018Chi la tura la vince
- 30-04-2014No Euro, No Cry
- 30-04-2014Mussolente, si presenta la lista “Un Impegno Comune”
- 30-04-2014Movimento 5 Stelle: “VinciamoNoi” Tour nel Vicentino
- 30-04-2013Invitati a una festa in villa, vi tornano per rubare
- 30-04-2012Il commerciante sanzionato: “Chiederò i danni al Comune”
- 30-04-2012Differenziata: dal 1° maggio si riciclano anche piatti e bicchieri di plastica
- 30-04-2012Bordignon: “Volantini anonimi contro di noi”
- 30-04-2012Vanni Barichello: “Romano ha bisogno di cambiare clima”
- 30-04-2011Bretella Ovest: Manuela vince il primo round
- 30-04-2009Il Ponte verso il Sole