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#AccadeOggi
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Nel futuro scolpito da Toni Venzo
A Palazzo Fracca, negli spazi espositivi de la 5Essenza, sarà visitabile fino al 24 gennaio Visioni future, mostra dello scultore Toni Venzo
Pubblicato il 27-11-2021
Visto 4.909 volte
Inaugurata lo scorso 13 novembre, a Palazzo Fracca, negli spazi espositivi de la 5Essenza, sarà visitabile fino al 24 gennaio la mostra di sculture di Toni Venzo che porta il titolo Visioni future.
"Dimensioni e sogni si accavallano, partendo dal reale, fanno vibrare i nostri sensi, aiutano a percepire l’umano, proiettato nel labirinto del divino” ha scritto a proposito di queste visioni in caldo legno Giandomenico Cortese, che ha introdotto la mostra.
Bassanese, Venzo vive e lavora a Pove del Grappa e la sua attività artistica è espressione di un profondo legame con il territorio, ma le sue opere sempre in dialogo con l’uomo e con la natura sono presenti e apprezzate in diverse parti d’Italia e in numerosi luoghi autorevoli dedicati alla cultura e all’arte all’estero.

un particolare di Visione future, mostra di Toni Venzo
In epoca moderna e contemporanea, il legno è ancora una delle materie prime più diffuse per la creazione di statue e raffigurazioni artistiche ed è anche il protagonista delle opere di Venzo. Anche nell’esposizione bassanese, le sue sculture lignee abitano gli spazi e appaiono immerse in un flusso, tra correnti d’aria, che sembrano non acquietarsi mai. Figure-donna, figure-angelo, tutte proiettate e congiunte al cielo dagli ormai celebri capelli o copricapi a forma di foglia e di fiamma. Le creature sfidano l’aria intorno o si chiudono a bozzolo, evocano maternità e spiritualità, pur così avvinte alla loro natura d’albero; escono da riquadri quasi finestre che non le contengono ma sembrano proteggerle, compaiono affacciate a intelaiature che invitano all’ingresso e che nel contempo mimano uscite, interni ed esterni più culle che prigioni. A una lettura da spettatore, il “futuro” qui non spaventa, la natura è madre e l’umanità è priva della ferocia che si respira intorno nelle piazze, alla faccia dell’aria del Natale. L’umanità è colta nella sua vita onirica da elfo, a tratti spirituale. Il calore e la vita del materiale, del legno che è stato albero, aspetto rimarcato dal verde tenue dei colpi di colore, si percepisce chiaramente e riscalda le stanze.
Le Visioni future di Venzo appaiono dinamiche, in perenne movimento, figurativamente ricorderebbero le rappresentazioni dantesche delle anime dei dannati, ma la loro essenza è diversa, più sacra che tragica, più viva che morta. Il contrasto legno-vita-natura e il continuo richiamo alla fiamma induce un cortocircuito di quelli a cui ci ha abituato la poesia; la reiterazione di questo modello nelle opere induce anche pensare alla fragilità, a un’immanenza in pericolo, anche se il “calore” che emanano queste creazioni brilla di più di una luce salvifica. "Ad astra per aspera", forse non a caso, è la scritta che campeggia nella sala principale sopra le sculture.
Calendario e orari della mostra: da martedì a domenica dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.30.
L’ingresso è libero.
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