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Le fotografie di Nicola Zolin ci condurranno all’interno delle vicende delle donne rimaste sole nelle zone più remote del Nepal, per raccontare le loro storie di riscatto da una condizione di discriminazione ad una di emancipazione economica e sociale. In Nepal il destino riservato alle vedove, spesso giovanissime e madri di quattro o cinque figli, è difficile. Una società di forte stampo patriarcale che fatica ad accettare cambiamenti, impone alle donne rimaste sole di condurre una vita da vere e proprie emarginate: perdono il diritto di lavorare e di conseguenza di provvedere ai bisogni della loro famiglia, diventano vittime di abusi verbali e violenze sessuali all’interno della famiglia acquisita. Vengono isolate dal resto della comunità con il loro status marchiato dall'obbligo di indossare il lutto bianco. Il livello di analfabetismo tra le vedove nepalesi è altissimo: quasi l'80% di loro sa scrivere soltanto il proprio nome. Una volta rimaste sole, inoltre, perdono ogni diritto sulle proprietà del marito e ciò impedisce loro di poter accedere al sistema dei prestiti. Il lavoro segue le orme di Lily Thapa e dell'organizzazione Women for Human Rights (WHR) che da 20 anni è al fianco delle donne più marginalizzate, offrendo supporto psicologico e legale e organizzando laboratori orientati a trasmettere conoscenze pratiche volte al raggiungimento di un auto-assistenza economica.
"Circa un anno fa ho scoperto del lavoro dell'organizzazione Women for Freedom di Marostica, molto attiva in Nepal nei progetti di supporto alle donne, soprattuto verso le vedove che si trovano spesso nelle condizioni di maggior marginalizzazione. Nel Marzo di quest'anno sono tornato in Nepal, un paese in cui avevo già viaggiato in lungo e in largo qualche anno prima, per raccontare con queste fotografie le storie personali di queste donne, con la speranza che il mio lavoro potesse dare loro una mano, tramite Women for Freedom. Per qualche settimana mi sono immerso nelle loro realtà, cercando di capire i loro bisogni e di ascoltare le loro speranze, per offrirli ora a voi attraverso una mostra dal nome Mahìla, che in nepalese significa proprio "donna".
Un progetto realizzato in supporto al lavoro dell'organizzazione Women for Freedom e presentato a Bassano del Grappa in occasione della visita di Lily Thapa e dell'evento 'Born Again'. Realizzato con il patrocinio dell'assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Bassano e con il sostegno di Fondazione Banca
La mostra resterà aperta dal 25 Novembre 2018 al 6 Gennaio 2019
Presso la Loggia del Municipio, Via Giacomo Matteotti 41 - Bassano del Grappa
Inaugurazione: domenica 25 Novembre ore: 16:30
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