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Laura VicenziLaura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it

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Incontri

L'eterna estate di Bertoncello

Domenica 23 settembre, alla libreria Palazzo Roberti, il poeta bassanese presenterà la sua nuova raccolta di liriche, intitolata Paroe de 'n'altra istà

Pubblicato il 20-09-2018
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Domenica 23 settembre, la libreria Palazzo Roberti ospiterà un incontro con il poeta bassanese Nico Bertoncello e la presentazione della sua nuova raccolta di poesie intitolata: Paroe de 'n'altra istà.
Bertoncello, autore apprezzato dai lettori e dalle giurie di tanti premi nazionali — la città di Bassano gli ha conferito il “Premio San Bassiano” per la cultura nel 2009 — dopo aver dato alle stampe nel 2016 il suo primo libro di racconti, intitolato, A due passi dal cuore – Storie di periferia, rinnova l’appuntamento con la poesia in questa pubblicazione curata dall’Editrice Veneta di Vicenza.
Quella di Bertoncello è una poesia degli occhi e del cuore in cui è protagonista il dialetto veneto, e qui canta, suddivise in tre capitoli, la forza della Voja de vita, le Paroe de moéna e Serte storie, facendole anticipare da un poesia intitolata Strade, che racconta un desiderio immutato nel tempo di trovare e ritrovare emozioni “che portano chissà dove” e che non fanno cadere “nel gioco del tempo perso” che è nemico della vitalità dell’autore che tutti conosciamo.

Nico Bertoncello

La raccolta riunisce una sessantina di liriche scelte, tradotte a fondo pagina in italiano, e presenta in copertina una fotografia artistica realizzata dal fratello di Bertoncello che raffigura un casale di campagna illuminato da una luce d’alba, o di tramonto, a rappresentare una parte di mondo legata alla terra e al passato le cui orbite sempre più strette sono scandite da orologi e gesti che stanno rapidamente scomparendo: come le “parole di mollica” che riporta alla luce Bertoncello in tante poesie, parole che, se riconosciute, riscaldano come braci immutabili, nello scorrere di tante estati.
È il paesaggio del nostro territorio, quello che fa da sfondo a tanti testi — tra le pagine ci sono, con le loro voci, la campagna, i filari di viti, le osterie, i profili di Enego, gli angoli dei “morari” —, ma c’è anche a tratti chiaro, a tratti lumeggiato da ombre, un paesaggio dell’anima, degli affetti, che emerge a omaggiare una lingua e un mondo diventati in breve tempo fragili, stanchi.
L’appuntamento in libreria avrà inizio alle ore 17.30. Dialogherà con l’autore Adriano De Angeli. L’ingresso è libero.

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