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Rinascimento in bianco e nero

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Bassanonet.it

Lirica

Viva Verdi

Domenica 15 ottobre alle 15.30 al PalaBassano nuovo debutto, a chiusura della stagione di Operaestate Festival, col Trovatore di Giuseppe Verdi

Pubblicato il 14-10-2017
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Appuntamento conclusivo della stagione lirica 2017: domenica 15 ottobre, ore 15.30 al PalaBassano con la nuova produzione di Bassano Opera Festival / Città di Bassano del Grappa, realizzata in collaborazione con la Città di Padova: Il Trovatore di Giuseppe Verdi.
Nella seconda opera della cosiddetta "trilogia popolare", creata tra Rigoletto e Traviata, 
protagoniste sono le fiammeggianti passioni: amore, gelosia, vendetta, odio.
Verdi trasse l’ispirazione dal dramma “El trovador” dello spagnolo Garcia Gutierrez e capì immediatamente che era un soggetto perfetto per le sue tinte forti con al centro del dramma la zingara Azucena, al tempo stesso madre amorevole, figlia vendicatrice, personaggio visionario e tormentato.
La trama è delle più strazianti (e intricate): Azucena, per vendicare la morte della madre, condannata al rogo dal vecchio Conte di Luna, ne aveva rapito il figlio minore. Ma, in preda al delirio, invece di gettare nelle fiamme il figlio del suo nemico, aveva gettato il proprio. Il figlio del Conte viene perciò cresciuto dagli zingari con il nome di Manrico, appunto il trovatore protagonista. Per ironia della sorte, Manrico e il fratello, il giovane Conte di Luna, si scoprono rivali in armi e in amore perché entrambi innamorati di Leonora, fino alla catastrofe finale. Manrico e il Conte di Luna, appunto innamorati della stessa donna, nel dramma si fronteggiano fino alla morte come nemici, senza sapere che sono fratelli. Appartenenti a due diverse classi sociali, essi condividono solo l'amore di Leonora cosa che raddoppia l'esistente astio del conflitto sociale.

La musica di Verdi e la poesia del libretto riscattano l'intricato dramma trasformandolo in una fra le migliori e più amate opera del musicista di Busseto.
Ci lavorò dal 1851, anno per lui di grande impegno e in cui a Parigi, dopo il successo del Rigoletto, lavora con il librettista napoletano Salvatore Cammarano al libretto della nuova opera. Il 19 gennaio 1853 Il Trovatore viene rappresentato all'Apollo di Roma e per Verdi fu un successo senza precedenti: il pubblico ne fu entusiasta.
La Gazzetta Musicale lo definì come un trionfo meritato e Il Trovatore subito acclamato capolavoro, come viene considerato tutt'oggi.
Scene e regia di questa nuova produzione sono di Alberto Tonon, che ne mette in scena una versione quasi pittorica. Scrive infatti nelle note di regia: “In questa produzione, nessuna trasposizione, nessun sottotesto particolare. Ho cercato di raccontare con un punto di vista personale l’intricata vicenda de “il Trovatore” facendo affiorare l’amore con il pathos, lo slancio tipici del XIX° secolo con, sullo sfondo, la vicenda spagnola del XV° secolo, citando colori, sfumature, sensazioni che ho ritrovato nella pittura preraffaellita”.

Alla direzione musicale dell’opera e dell’Orchestra di Padova e del Veneto un celebre maestro italiano: Alberto Veronesi, già direttore della Opera Orchestra di New York, della Shangai Opera House, senza dimenticare la fondazione della Guido Cantelli Orchestra.
Grandi voci poi per un cast davvero internazionale a partire dal tenore italiano nel ruolo del titolo: Massimiliano Pisapia, che vanta un legame speciale proprio con Bassano avendo vinto agli esordi della sua carriera il premio “Tito Gobbi” e che da allora ha calcato le scene dei principali teatri d’opera in ogni parte del mondo.
Debutta invece il personaggio di Leonora la giovane soprano messicana Maria Katzarava, reduce dal grande successo nello Stiffelio recentissimo di Parma dove ha sorpreso critica e pubblico per la potenza drammaturgica e gli straordinari mezzi vocali. Anch’essi assai giovani ma già affermati e presenti nei cartelloni del grandi teatri lirici: il baritono rumeno Serban Vasile che sarà il Conte di Luna mentre dalla Serbia arriva il mezzosoprano Sanja Anastasia nelle vesti della zingara Azucena. Completano il cast Simon Lim in Ferrando, Carlotta Bellotto (Ines) e Orfeo Zanetti in Ruiz.
A dirigere il Coro Lirico Veneto il Maestro Stefano Lovato, mentre lo spettacolare allestimento scenico e i ricchi costumi arrivano dal Teatro dell’Opera di Maribor.
Info e prenotazioni Biglietteria Operaestate tel. 0424 524214 www.operaestate.it

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