Pubblicità

Test

Pubblicità

Natale 2025

Laura VicenziLaura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it

Magazine

Modalità lettura - n.20

Sempre assiepati sul bordo, in bilico su Il bordo vertiginoso delle cose. Un libro di Gianrico Carofiglio. La recensione di Alessandra Caron

Pubblicato il 23-07-2017
Visto 2.352 volte

Pubblicità

Natale 2025

Uno dei libri non seriali di Gianrico Carofiglio, ambientato a Bari, ricchissimo di citazioni di autori del passato, alla guida la memoria che opera sempre dei carotaggi, delle biopsie mai efficaci per comprendere del tutto lo stato delle cose. La recensione di Alessandra Caron, dell’associazione culturale “La Fucina letteraria”, che ringraziamo.

Enrico Vallesi: ex bibliotecario; autore di un unico best-seller; frustrato dal suo blocco creativo; disilluso dall’abbandono della fidanzata; consulente editoriale e ghostwriter; adulto introspettivo, come lo era stato da adolescente, spesso si avvale di agganci letterari e filosofici. È il protagonista del romanzo Il bordo vertiginoso delle cose, di Gianrico Carofiglio (2013 Rizzoli; pp. 315; 18,50 euro).

Enrico all’improvviso si trova catapultato a Bari, sua città natale, in seguito alla lettura di un articolo di cronaca nera.
La trama dei fatti e delle psicologie fluisce in un alternarsi di tu/io. Nei capitoli intitolati con i numeri, da “Uno” a “Quindici”, c’è l’uso della seconda persona singolare ed è raccontato il presente: il viaggio in treno; l’arrivo a Bari dopo tanti anni di lontananza; il dialogo con un pescatore saggio/professore di Italiano in pensione; il confronto con il fratello Angelo/medico con famiglia; l’incontro con Stefania/compagna di classe affezionata e irriconoscibile… situazioni che aiutano il protagonista a chiarire pensieri e ricordi.
Nei capitoli intitolati “Enrico”, la narrazione è in prima persona singolare e lo sguardo è rivolto al passato, al primo anno di liceo vissuto con intensità: le emozioni legate alla scrittura; l’infatuazione viscerale e persistente per Celeste Belforte, giovane e competente professoressa di Filosofia; i sogni e le delusioni; le occupazioni studentesche della scuola; la frequentazione di Salvatore Scarrone, bocciato due volte e leader carismatico che a poco a poco svela la sua propensione per comportamenti violenti, antisociali. Quel Salvatore Scarrone: il rapinatore ucciso nel conflitto a fuoco nel centro di Bari, come riferito nell’articolo letto da Enrico − per caso − durante una delle sue solite colazioni, nel solito bar di Firenze.
Enrico, all’inizio, non sa la ragione precisa del suo viaggio di ritorno e anche il lettore la scopre in prosieguo di riflessioni. Si intuisce che alla base vi è un’indefinita e impellente esigenza di rielaborare il passato. Grazie al favore non disinteressato di un vicequestore, un certo dottor Peppino Ciliberti, Enrico entra in possesso di alcuni documenti che ripercorrono il curriculum di reati di Salvatore. Dalla lettura di questi vecchi atti giudiziari, Enrico scopre un dettaglio capace di provocare uno scoppio immediato di consapevolezza e di pianto per una vita − la sua − «passata accanto», «sempre scansata», perlopiù raccontata. Scatta anche il dubbio di essere partito per «inseguire una suggestione letteraria da quattro soldi». Poi, la rivelazione − a se stesso − che «A noi preme soltanto il bordo vertiginoso delle cose». L’espressione è presa in prestito da un verso di Robert Browning. Cosa significa? Difficile dare una risposta, soprattutto alla luce di una precisazione contenuta nel romanzo: «Chiedete a un poeta di spiegare cosa voleva dire con un verso o anche solo una singola parola e avrete ammazzato la poesia».
Al contempo, è legittimo ipotizzare cosa possa succedere sopra un bordo esistenziale: è possibile guardare avanti o indietro; è possibile stare fermi o procedere, con equilibrio stabile o precario; è possibile saltare o precipitare di qua o di là, ecc. Con tutta probabilità, non ci sono certezze. Però può presentarsi, inaspettata, una «nuova possibilità» e … «Chissà cosa succede poi» …

Pubblicità

Natale 2025

Più visti

1

Attualità

11-12-2025

Aperto a Bassano l’Emporio Solidale “Ulivo”

Visto 12.311 volte

2

Attualità

12-12-2025

Premio Architettura Bassano: proclamati i vincitori 2025

Visto 9.159 volte

3

Attualità

10-12-2025

Domenica le elezioni del Consorzio di Bonifica Brenta

Visto 8.163 volte

4

Attualità

10-12-2025

Bilancio 2026: sostegno a famiglie e quartieri

Visto 7.884 volte

5

Attualità

10-12-2025

Cassola avvia il controllo di vicinato

Visto 7.870 volte

7

Spettacoli

11-12-2025

A Marostica, torna di Natale di Scrooge

Visto 3.629 volte

8

Scrittori

11-12-2025

Sui passi di Trevisan

Visto 3.535 volte

9
10

Libri

14-12-2025

Modalità lettura 4 - n.12

Visto 3.034 volte

1

Politica

22-11-2025

Una poltrona per cinque

Visto 23.907 volte

2

Politica

19-11-2025

La profezia dell’asteroide

Visto 21.181 volte

3

Politica

17-11-2025

Sim Scalabrin

Visto 20.831 volte

4

Politica

18-11-2025

PD effe

Visto 20.247 volte

6

Politica

20-11-2025

Elezioni, per il Momento

Visto 19.518 volte

7

Politica

24-11-2025

Il principe Alberto

Visto 17.831 volte

8

Attualità

01-12-2025

Birreria Trenti chiude dopo 69 anni

Visto 14.384 volte

9

Attualità

11-12-2025

Aperto a Bassano l’Emporio Solidale “Ulivo”

Visto 12.311 volte

10

Attualità

28-11-2025

Finco: “Accordo positivo sulla Polizia Locale”

Visto 10.859 volte