Ultimora
14 Dec 2025 18:18
Tosi lascia la Regione, 'sarei rimasto per fare l'assessore alla sanità'
14 Dec 2025 17:20
Il Napoli crolla a Udine, a Firenze passa il Verona
14 Dec 2025 11:40
Violenta la figliastra disabile, condannato a nove anni
13 Dec 2025 21:37
Fuga di monossido in casa, trovato morto un uomo di 80 anni
13 Dec 2025 20:08
Atterraggio di emergenza per un ultraleggero nella Laguna di Venezia
14 Dec 2025 17:59
Scontri fra tifosi del Genoa e dell'Inter davanti allo stadio
14 Dec 2025 13:47
Meloni saltella sul palco di Atreju sul coro 'Giorgia, Giorgia'
14 Dec 2025 17:31
Serie A: Genoa-Inter in campo domenica alle 18 DIRETTA
14 Dec 2025 17:28
Schlein all'assemblea del Pd: 'L'alternativa germoglia nei fatti, Italia torni a sognare'
14 Dec 2025 17:28
Meloni ad Atreju viene accolta dai cori. La premier risponde saltellando
14 Dec 2025 17:22
Europei di cross: Battocletti si conferma regina: 'Molto fiera di me'
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Modalità lettura - n.6
Materia e antimateria di un romanzo: Le particelle elementari, di Michel Houellebecq. Una recensione di Jasminka Grendele
Pubblicato il 19-03-2017
Visto 2.083 volte
Qui di seguito, una recensione del libro Le particelle elementari, di Michel Houellebecq (Bompiani, pp. 337, euro 13), inviataci per "Modalità lettura" da Jasminka Grendele, conduttrice del Gruppo di Lettura della biblioteca civica di Bassano. La ringraziamo.
«Questo libro è innanzitutto la storia di un uomo, un uomo che passò la maggior parte della propria vita in Europa occidentale nella seconda metà del Ventesimo Secolo. [...]. Visse in un'epoca infelice e travagliata». Lette le righe iniziali, ho pensato subito: cominciamo bene! Senza ironia, beninteso. Le particelle elementari, di Michel Houellebecq, prometteva di essere un romanzo d'idee su un periodo storico che in parte ho vissuto e che proprio per questo trovo difficile da decifrare. A tenere accesa la mia curiosità hanno contribuito i successivi cambi di registro, il tono messianico del prologo che si conclude con una poesia, il titolo della prima parte: "Il regno perduto". Amo i libri scritti pescando a piene mani in generi e linguaggi diversi, dal saggio scientifico al trattato di sociologia e di antropologia, dal resoconto storico alla riflessione filosofica. Il fatto che il protagonista principale, Michel Djerzinski, porti in modo sfacciato il nome dell'autore, mi faceva supporre che al centro del romanzo, complice un ulteriore mix di elementi autobiografici e agiografici, ci fosse proprio la storia di un uomo. Non è così.
dal film Le particelle elementari (2006), tratto dall'omonimo romanzo di M. Houellebecq
Michel, scienziato di fama, e il fratellastro Bruno Clement, poeta e insegnante fallito, entrambi segnati in giovanissima età dall’abbandono della stessa madre, insieme non fanno un uomo. Nel corso del romanzo, Michel abdica a qualsiasi forma di sensibilità e Bruno al piacere fisico, dopo averlo inseguito a lungo e invano. Entrambi i fratelli assistono alla morte (essendone i responsabili non materiali) di tutte le donne della loro vita: le nonne da cui sono stati allevati, Annabelle e Christiane, specchio l’una dell’altra e ambedue dei rispettivi uomini, e finalmente la madre. Rimane la vicenda narrata.
Continuo a leggere, e provo la sensazione spiacevole che Houellebecq abbia allestito per me una sala operatoria asettica, munita di apparecchiature d'avanguardia, e che dopo avermi introdotto in essa mi porga uno alla volta, prelevandoli da un vassoio d'acciaio, strumenti chirurgici affilatissimi con i quali, guidata da lui, dovrei incidere un pezzo di storia d'Occidente, asportandone il tumore. Una parola! Le pagine si susseguono, notificando con il linguaggio impersonale dei bollettini medici alcuni sviluppi scabrosi della situazione clinica del “paziente”, la necrosi che interessa certi tessuti del suo organismo, i pus che fuoriescono dagli orifizi meno in vista.
Ci sono aspetti anche crudi dell’anatomopatologia che si prestano a interpretazioni umoristiche, se osservati con un certo distacco. Qui il distacco non fa che accrescere il senso di estraneità. Le sorti dell’Occidente, la sua interminabile agonia, non destano alcuna commozione in me. Tanta cupezza mortifera è insostenibile. Non mi interessa più sapere come se la passa Michel, che strada a senso unico imboccherà il povero Bruno, cosa ne sarà degli uomini e delle donne del Duemila, artefici della stasi politica che colpisce soprattutto le loro zone erogene: desidero uscire da questo libro al più presto. Mi auto-espello dal romanzo.
Chissà se Houellebecq avrà goduto del successo di questa sua opera prima e delle polemiche che l’hanno accompagnato e, almeno in parte, determinato. Mi chiedo: possono esistere romanzi scritti a bella posta per espellere chi li legge? In altre parole: l'indifferenza verso le umane sorti è un sentimento che il romanzo comunica a tutti i suoi lettori oppure a me soltanto? In quella sala operatoria immaginaria dove giace, con le pudenda oscenamente scoperte, il corpo tagliuzzato della civiltà occidentale, i monitor non registrano più alcuna attività cerebrale. Il battito che ho creduto di sentire è un simulacro di vita; forse non è che l’eco dei tasti della macchina da scrivere rabbiosamente percossi da Houellebecq.
Impassibile, stacco la spina. E a mo' di amaro epitaffio espongo un cartello, "Questo libro è dedicato all'uomo", la frase con cui l’autore sigilla il romanzo e la storia del Ventesimo Secolo. E le particelle elementari? Ah, questa è un'altra storia…
Il 14 dicembre
- 14-12-2024Natale Palla-diano
- 14-12-2023Equilibrio stabile
- 14-12-2022E Compagnia bella
- 14-12-2021Cronaca di un’intervista mai fatta
- 14-12-2021Virus di classe
- 14-12-2020Mavì Ma che dici
- 14-12-2018Stelle di Natale
- 14-12-2018Ci vediamo da Rino
- 14-12-2018A piè di lista
- 14-12-2017Luca Forever
- 14-12-2016Nove, “La ceramica in-forma”
- 14-12-2015Te lo do io il Palladio
- 14-12-2013Il popolo della strada
- 14-12-2013Etra: “Arriva il gelo? Coprite i contatori”
- 14-12-2012ZTL in via Angarano
- 14-12-2011Bassano tra le "città intelligenti" d'Europa
- 14-12-2011Sulla testa dei cittadini
- 14-12-2011Cimatti: “Non è la ZTL che svuota i negozi del centro”
- 14-12-2011Parcheggio alla bassanese (seconda puntata)
- 14-12-2010Un gala per l'ospedale
- 14-12-2010Lega: espulsione per Giangregorio, richiamo scritto per la Stevan
Più visti
Politica
14-11-2025
Andrea Nardin: “Mi propongo non per quello che prometto ma per quello che ho fatto”
Visto 20.667 volte
Politica
19-11-2025
Roberto Ciambetti: “La mia esperienza per il Veneto di domani”
Visto 19.727 volte



