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Musica

Tre giorni per scoprire gli intrecci "dark" tra Bassano e Shakespeare

Il 18, 19 e 20 agosto Operaestate dedica tre serate tra narrazione, musica e performance per svelare il rapporto tra la città del Grappa e il bardo inglese. Dai racconti di Scarlini, alla performance di Anagoor, fino alle musiche dei Bassano

Pubblicato il 16-08-2016
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Si svelano qui gli “intrecci dark” tra Skakespeare e Bassano, in una tre giorni dedicata al mistero della “Dark Lady” dei celebri “Sonetti” di William Shakespeare.
Si inizia giovedì 18 agosto ore 21.00 al Chiostro del Museo di Bassano del Grappa, protagonista Luca Scarlini, con il suo puntuale stile affabulatorio, sarà in scena per costruisce una trama ricca di curiosità e colpi di scena, raccontando la storia di Aemilia Bassano Lanier (1569-1645). Rimasta nella storia della cultura per numerosi aspetti della sua incredibile vita, ma soprattutto perché diverse fonti e studi individuano in lei l'incarazione della Dama Bruna, musa ispiratrice dei Sonetti shakespeariani. La realtà dei fatti vuole che la signora abbia vissuto una esistenza agitata, trascinata dal vento della passione e dell’intelletto. Una serata per scoprire un pezzo di storia anche bassanese, ancora sconosciuto ai più.
Accompagnato da Pierluigi Polato al liuto tedesco e arciliuto, la narrazione di Scarlini sarà inframezzata da musiche di Bernardo Gianoncelli, Michelangelo Galilei e John Dowland

Laura Curino, durante la lavorazione di Master/Mistress of my passion degli Anagoor

Si prosegue venerdì 19 agosto ore 21 al Castello degli Ezzelini, quando la Compagnia Anagoor porta sul palco Master/Mistress of my passion. In scena un suonatore di liuto, un rapper americano, l'amore, la peste, la Regina e il Poeta, i versi, le chitarre elettriche, il sesso e l'enigma, il desiderio e la morte, i teatri chiusi a forza, la carestia che tutto divora, le maschere e le menzogne... Non è facile scoprire chi davvero era a William Shakespeare, chi erano il Fair Youth e la Dark Lady. I suoi Sonetti tacciono più di quanto rivelino del dettaglio personale, del privato. Anche a costo di mentire, Shakespeare impone al lettore, volente o nolente, il religioso rispetto delle oscure verità private.
In scena Alberto Mesirca che suonerà il liuto, per l'occasione contaminato dell'elettronica di Mauro Martinuz e ancora i landscape sonori di Stefano Stech Durighel alla chitarra elettrica. Le voci sono affidate a Jeff The-Six, rapper americano, e Marco Menegoni. E con la partecipazione video di LAURA CURINO e Marco Crosato.
La tre giorni si conclude sabato 20 agosto ore 21.00 al Chiostro del Museo di Bassano con i Musici del Doge ancora insieme a Luca Scarlini per rendere omaggio questa volta alla musica dei Bassano, con I fiati del tempo. I Bassano, originari della pedemontana del Grappa, sono noti sin dal 400 come musicisti e costruttori di strumenti musicali. Il primo di cui si ha notizia è Battista Bassano. Il figlio Jeronimo all’inizio del XVI secolo si trasferisce a Venezia, dove nascono i sei figli: Antonio, Jacomo, Alvise, Jasper, Giovanni e Battista, poi convocati alla corte di Enrico VIII in Inghilterra verso il 1540. Qui vi rimasero attivi sia come musicisti che come liutai. Il gruppo I Musici del Doge, si ispira al celebri quadri di Giovanni Bellini e Vittore Carpaccio, in cui si evidenziano alcuni strumenti a fiato utilizzati per le cerimonie civiche e religiose a Venezia nel Rinascimento. L’accostamento artistico ideale giustappone i principi della pittura veneta del rinascimento, in cui la mirabile armonia di composizione formale, la luce, le ombre di Bellini, Tiziano, Giorgione, Veronese, Carpaccio, riprendono gli stessi contenuti estetici delle musiche coeve dei principali maestri di cappella ed organisti attivi in S. Marco fra il ‘500 ed il ‘600, tra i quali spicca anche il nome di Giovanni Bassano.
Info e prenotazioni Biglietteria Operaestate tel. 0424 524214

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