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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Un viaggio nella cartografia d’epoca
In esposizione in Biblioteca, fino al 30 agosto, alcuni preziosi volumi di argomento geografico e cosmografico del ‘500, ‘600 e ‘700, in una mostra intitolata “Da Strabone a Remondini”
Pubblicato il 06-07-2014
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Sono in esposizione alla Biblioteca civica, fino al 30 agosto, alcuni preziosi volumi di argomento geografico e cosmografico del ‘500, ‘600 e ‘700, le opere sono appartenenti alle collezioni museali.
Una ventina i volumi i mostra, tutti arricchiti di raffinate incisioni rappresentanti i luoghi nei secoli conosciuti ed esplorati descritti dai maggiori geografi e cartografi del tempo.
Tra gli altri, è possibile osservare una rara edizione del 1707 del Rerum geographicarum Libri XVII, dello storico e geografo greco Strabone; due edizioni cinquecentine della Geographia di Claudio Tolomeo, di stampa veneziana; una edizione del 1564, stampata ad Anversa, della Cosmographia di Peter Apian, e una copia di quello che è considerato il primo atlante moderno, il Theatrum Orbis Terrarum di Abraham Ortelius, opera dove Ortelius cita numerosi autori del passato ai quali fece riferimento, molto di ciò che oggi conosciamo sui cartografi minori del XV e XVI secolo deriva da questo catalogo.
Altro spazio è riservato alle opere del celebre cartografo del ‘600, Vincenzo Maria Coronelli, un francescano, cartografo ed enciclopedista, cosmografo ufficiale della Repubblica di Venezia e uno dei più celebri costruttori di globi del XVII secolo (famosi quelli realizzati nel 1683 per il Re Sole, destinati alla Reggia di Versailles); Coronelli fu fondatore dell’Accademia degli Argonauti di Venezia, considerata la più antica società geografica del mondo.
L’esposizione prosegue con alcuni raffinati volumi dedicati all’altrove dell’epoca, a luoghi allora lontani e misteriosi di cui vengono descritte e raffigurate le tradizioni e gli usi, come nel libro del frate cappuccino missionario Giovanni Antonio Gavazzi intitolato Istorica Descrittione de' tre Regni Congo, Matamba, et Angola situati nell'Etiopia Inferiore Occidentale e delle missioni apostoliche esercitatevi da religiosi capuccini, stampato nel 1690, o nel volume del tedesco Peter Kolben dedicato alle popolazioni africane del Capo di Buona Speranza. In mostra anche l’edizione dell’Atlante universale stampato dai Remondini nel 1807, opera riportante le incisioni di Paolo Santini. Accanto alle bacheche, troneggiano due globi terrestri di inizio Ottocento.
La visita è possibile dal lunedì al sabato negli orari di apertura della Biblioteca (il sabato, nei mesi di luglio e agosto, chiude alle 13).
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