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Redazione
Bassanonet.it
Etra: i consigli...della merla
Arrivano i tre giorni tradizionalmente più freddi dell'anno. Cosa fare per riscaldare la casa contenendo i consumi? Le indicazioni di Etra per gestire la temperatura domestica con un occhio al portafoglio e l'altro all'ambiente
Pubblicato il 26-01-2013
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Gli ultimi tre giorni di gennaio, ovvero i cosiddetti “giorni della merla”, sono anche secondo la consuetudine quelli con le temperature più rigide dell'anno.
Va da sé che in questa fase del calendario - ma anche nelle altre giornate invernali particolarmente fredde - la tendenza è quella di regolare verso l'alto la temperatura degli impianti di riscaldamento di casa. Una concessione al comfort domestico che poi si paga, e salatamente, con l'arrivo della bolletta del gasolio o del metano.
Il risparmio dei consumi di casa, quando la temperatura esterna fa battere i denti, è tuttavia possibile. Basta qualche accorgimento - tecnico, ma anche di stile di vita - seguendo il quale la prossima bolletta sarà meno onerosa.
E' il succo dell'informativa alla popolazione rivolta da Etra, tramite un comunicato di servizio trasmesso in redazione, che riportiamo di seguito:
COMUNICATO
IN ARRIVO I “GIORNI DELLA MERLA”
Freddo e riscaldamento al massimo? Qualche consiglio per non...esagerare!
In arrivo i cosiddetti “giorni della merla”, gli ultimi tre giorni di gennaio, il 29, 30 e 31, che, secondo la tradizione, sono i tre più freddi dell'anno.
Consola poco pensare che più freddi sono, più dolce sarà la primavera e calda l’estate. Intanto corriamo ai ripari, ci precipitiamo ad alzare la temperatura dei nostri impianti di riscaldamento e a non dimenticare cappelli, guanti e sciarpe. Ma quanto ci costa il freddo dell’inverno? E quanto costa all’ambiente?
Secondo Federconsumatori, le bollette del riscaldamento in Italia sono tra le più care d’Europa. Infatti, il riscaldamento di un appartamento di 85 metri quadri con il gasolio, in Italia costa alle famiglie mediamente 1.752 euro annui, 564 euro in più rispetto alla media europea. Non va meglio per chi utilizza il metano: il costo al lordo delle tasse, nella fascia di consumo più bassa, è pari a oltre 98 euro al metro cubo contro 90 dell’Unione europea; in quella media è di quasi 83 euro (contro 64) e in quella alta di 76 euro (in Europa se ne pagano 59).
“La possibilità di scaldare le nostre case ha reso i freddi mesi invernali affrontabili senza troppi problemi - spiega Stefano Svegliado, presidente del Consiglio di gestione di Etra -. Spesso, però, facciamo un uso eccessivo e sconsiderato del riscaldamento, tenendo troppo alte le temperature. Ci troviamo così non solo a pagare bollette salate, ma anche a scaricare in atmosfera polveri e gas che contribuiscono a creare l’effetto serra. Esistono norme che impongono un massimo di temperatura d’inverno, ma non sempre le seguiamo per timore di raffreddarci. Per difendersi dal freddo però, esistono alcuni accorgimenti, che permettono di ridurre in parte i consumi e di tutelare l’ambiente.”
Il primo consiglio è riscaldare meno e vestirsi di più: ogni grado in meno nella stanza permette di risparmiare dal 6% al 10% di energia. Abbassare durante la notte la temperatura a 16–18°C permette di risparmiare dal 20 al 30% di energia, tapparelle abbassate e persiane chiuse di notte in tutte le stanze fino al 10%.
“Abbassate il riscaldamento quando non siete in casa e ricordate di tenere caldaia e impianto in buono stato - spiega Manuela Lanzarin, presidente del Consiglio di sorveglianza di Etra -. Durante il periodo in cui l’impianto viene usato maggiormente, parecchi residui di combustione, come fuliggine, zolfo, polvere e ossido di ferro si depositano nella caldaia, contribuendo al logoramento del bruciatore e a un aumento del consumo energetico (l’acqua si scalda più lentamente). Prevenite questi problemi facendo regolarmente controllare e, se necessario, pulire la vostra caldaia.”
Importante è anche ridurre le dispersioni di calore all’interno della propria casa. Questo è possibile utilizzando dei paraspifferi, ovvero dei rotoli di materiale isolante che, posizionati al margine inferiore delle porte esterne, consentono di limitare il passaggio di aria fredda; collocando fogli isolanti per i termosifoni che, dietro ai radiatori, ne riflettono il calore all’interno della stanza. Inoltre delle tende impermeabili, da posizionare all’esterno, proprio vicino alle finestre, magari ricoperte con altrettante tende in tessuto, permettono di ridurre l’entrata dell’aria fredda e nel contempo evitano le dispersioni di calore.
“Fate sempre attenzione allo stato dei serramenti - continua Manuela Lanzarin -. Si possono applicare delle guarnizioni nuove, sostituendo quelle vecchie o integrandole con altri tipi, magari preferendo prodotti ad alta efficienza. Anche la sostituzione o la scelta delle tapparelle, anziché degli infissi, permette di risparmiare sul riscaldamento, così come i doppi vetri, che fanno risparmiare fino al 25%.”
Un altro metodo efficace è l’isolamento delle pareti con pannelli isolanti in polistirene, spesso accoppiati a lastre di cartongesso da posizionare sulla superficie mediante colla. Meglio sarebbe, per ridurre definitivamente le spese di riscaldamento, apporre all’esterno della casa l’isolamento a cappotto: una serie di pannelli isolanti in polistirene espanso in grado di garantire l’eliminazione totale dei ponti termici.
Infine, non dimenticate di cambiare aria, ma fatelo aprendo le finestre solo brevemente e completamente. Così facendo la temperatura ambiente non scenderà tanto quanto succederebbe con delle finestre di continuo semiaperte.
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