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Laura Vicenzi
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Canova: ultimo ballo
Chiude domenica 4 novembre la mostra su Canova offerta al territorio dal museo di Possagno
Pubblicato il 02-11-2012
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Domenica 4 novembre, il Museo Canova di Possagno, nell'ultimo giorno della mostra "Canova e la danza" resterà aperto dalle 9.30 del mattino alle 20 di sera. Termina con 35mila visitatori all'attivo, una delle mostre più belle organizzate negli ultimi anni dalla Fondazione Canova di Possagno. Molte le scolaresche che sono riuscite a prenotare e a visitare nello scorso mese di ottobre "Canova e la danza": erano state proprio le direzioni di alcune scuole venete a chiedere al Museo di Possagno di prorogare l'apertura dell'esposizione (la chiusura era prevista per il 30 settembre): in un momento di profonda crisi economica che interessa tutti settori produttivi, il Museo Canova è riuscito a offrire, senza aumentare il biglietto d'ingresso, a un'utenza sempre più esigente, una mostra di grande rilievo scientifico e di forte impatto emotivo.
Per il percorso espositivo a tema sono state scelte cinquanta opere di Antonio Canova, molte delle quali mai esposte al pubblico: dipinti a tempera, incisioni, bassorilievi, statue. Lo scultore ha sempre mostrato profondo interesse per le figure in movimento: quale sfida è più grande per un artista se non quella di far muovere e volteggiare il marmo?
Il "pretesto" per allestire "Canova e la danza" è stato il restauro della Danzatrice coi cembali, (1809 il modello, 1812 il marmo) un’opera ferita dalla guerra: le mani e parte delle braccia, la mantellina e parte della veste erano stati distrutti o lesionati. Con la tecnica del reverse engineering, è stato possibile scansionare la forma dal marmo (ora al Bode Museum di Berlino) e fondere in gesso le parti mancanti al modello. Per informazioni posta@museocanova.it.
(foto Alessandro Tich)
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