Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Tre serate consecutive con un palazzetto pieno di spettatori accorsi ad ammirare i sempre sorprendenti Momix nel loro ultmo spettacolo, che titola “Bothanica”.
Il coreografo e regista Moses Pendleton non delude le aspettative, puntando un po' meno del solito sulla fisicità della sua “squadra”, ma stupendo tutti con scenografie “umane” che confermano nuovamente la geniale fantasia del coreografo.
I corpi dei ballerini di danza che si muovono sinuosi integrandosi in un tutt'uno con la scenografia arricchita da un'illuminazione mai lasciata al caso e da un'infinità di suoni tratti direttamente dalla natura. In questo modo lo spettatore, passaggio dopo passaggio, viene accompagnato in questo viaggio nel mondo animale e vegetale, in un susseguirsi di coreografie ad effetto e mai banali.
I Momix sul palco in una delle coreografie conclusive (foto Andrea Martinello)
Fin dall'inizio lo spettacolo stupisce con la prima coreografia “ambientata” sopra un mare mosso creato da un grande lenzuolo bianco messo in movimento da dei ventilatori, sotto al quale i ballerini si muovono andando a simulare onde e cavalloni.
Stupisce anche particolarmente la parte di spettacolo in cui sul palco completamente buio, i ballerini si muovono con le sole braccia e gambe illuminate a fluorescenza, creando figure in movimento, in un sincronismo e una coordinazione che sfiora la perfezione.