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“Un miscuglio di Europa neolitica e avanguardia”, è questa la definizione più azzeccata per descrivere il lavoro di Guido Bisagni, in arte 108, street artist alessandrino, e portabandiera di quella generazione di giovani artisti travolti dalla corrente del post-graffittismo europeo.
Fin dai primi anni novanta, 108 si avvicina ai graffiti più classici utilizzando vari pseudonimi. Affascinato dalle avanguardie di inizio '900 e dalla comunicazione visiva e seguendo artisti contemporanei tra cui Stak, inizia una nuova ricerca che si distacca dal filone pop della street art, rendendo il proprio lavoro sempre più oscuro e incomprensibile con la pittura di grandi e misteriose figure nere, sculture, interventi in aree post industriali.
Cambia il nome in tre cifre colme di significati occulti (108 è stato il primo ad utilizzare un numero come nome in quest'ambito) e si avvicina allo studio dell'antropologia. I suoi primi lavori conosciuti sono enigmatiche forme gialle, ottenute ritagliando “automaticamente” pellicole viniliche in forme organiche ma astratte che emergono dal subconscio e che appaiono per le strade di tutto il mondo. Milano, Berlino, New York, Londra, Parigi, Oslo... anche in questo 108 influenzerà un'intera generazione di “street artists” che utilizzerà le pellicole adesive come principale media per il proprio lavoro in ambito pubblico.
Oggi 108 continua a sperimentare utilizzando non solo la pittura ma anche attraverso la creazione di sculture, installazioni, fotografia , video e musica.
Dal 29 agosto a Bassano saranno in mostra presso lo Spazio Arca una serie di tele dell’artista piemontese, in formati medi e grandi e una selezione di disegni, quasi interamente inediti e realizzata negli ultimi anni.
"TULPA" , titolo dell’esposizione, è una parola tibetana che indica degli esseri incorporei creati con la mente che poi prendono vita propria, e per dirla con le parole dell'artista si tratta di "forme completamente astratte che si ambientano però in uno spazio surreale”.
Con questa prima esposizione promossa dall’associazione culturale Obliqua nasce anche un progetto bimestrale parallelo, un opuscolo illustrato che vede nella sua prima edizione la raccolta dei disegni e delle stampe di 108, un breve viaggio nel bosco di impulsi e neuroni artistici dove l’artista ci delizia tra forme e arricciature in bianco e nero, e dove quest’ultimo ha trovato qualcosa, “questa cosa”.
La mostra è la prima iniziativa promossa dalla neonata Associazione Culturale Obliqua, un progetto collettivo che attraverso le pratiche artistiche intende stimolare persone, luoghi, idee proprio nel territorio bassanese, dove ha sede.
Obiettivo dell'associazione è creare un ponte tra le ricerche artistiche contemporanee e il territorio anche attraverso la riappropriazione di spazi non convenzionali spesso inutilizzati e attraverso l'attività formativa e l'organizzazione di incontri e laboratori.
La mostra, ad ingresso libero sarà aperta al pubblico dal 29 agosto al 9 settembre nei seguenti orari: dal giovedì alla domenica dalle 18.00 alle 21.00.
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