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Rinascimento in bianco e nero

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Rinascimento in bianco e nero

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Manifestazioni

Circo Souflèe

Cena-spettacolo di Operaestate Festival a Villa Razzolini Loredan ad Asolo. Con una movimentata festa di nozze, tra imprevisti e acrobazie, messa in scena da Pantakin Circo Teatro

Pubblicato il 16-08-2015
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Rinascimento in bianco e nero

In teatro, per fare la parte degli artisti di strada - un po' istrioni, un po' guitti e un po' anche improvvisatori - bisogna essere estremamente preparati.
Prova ne sia la divertente e coinvolgente performance del Pantakin Circo Teatro con lo spettacolo, per la regia di Mirko Artuso, “Circo Souflèe” (sottotitolo: “Cena con sposi, confetti e acrobazie”) che dà luogo nell'accogliente spazio all'aperto del ristorante Villa Razzolini Loredan di Asolo a una cena-spettacolo, nella forma di un grottesco e movimentato convivio nuziale tra personaggi del circo.
Inserito nella sezione “Teatro exp(l)orando” di Operaestate Festival Veneto e rappresentato in due distinte serate, “Circo Souflèe” unisce nuovamente - come già accaduto altre volte nel Festival delle Città Palcoscenico - arte teatrale e arte gastronomica. La cucina, col menù predisposto dallo chef di Villa Razzolini Loredan su indicazione della compagnia di artisti, è infatti parte integrante dello show.

Da sinistra: Emanuele Pasqualini, Pol Casademunt, Lara Quaglia, Veronica Canale e Anna De Franceschi

“Diciamo che la cena è il pretesto dello spettacolo e lo spettacolo il pretesto della cena” - spiega Emanuele Pasqualini, che interpreta un colorito padre dello sposo pronto a fare festa non solo con la sua famiglia circense, ma con tutto il pubblico seduto a tavola.
Perché è tra i tavoli imbanditi che si sviluppa appunto il canovaccio della serata, ravvivata da cinque performer (oltre a Pasqualini: Anna De Franceschi, Lara Quaglia, Pol Casademunt e Veronica Canale) provenienti da Venezia, Barcellona e dal Cirko Vertigo di Torino.
La storia ruota attorno a due ragazzi che vorrebbero sposarsi e che iniziano la festa di nozze: lei si chiama Soffio e suona la fisarmonica e lui ha lo strano nome di Conferma e fa l'equilibrista. Ma il loro matrimonio è pieno di imprevisti, equivoci e incidenti di percorso.
E nel susseguirsi di situazioni surreali ecco prendere vita acrobazie, giocolerie, canzoni, musica, storielle raccontate e improvvisazioni per intrattenere il pubblico degli “ospiti” finché il matrimonio - nell'inevitabile happy end - non sarà celebrato.
La parte circense vera e propria, nella performance, è interpretata da due artisti in particolare: Lara Quaglia, che compie evoluzioni incredibili su un drappo e su una fune verticali e lo “sposo” Pol Casademunt, che supera come se nulla fosse le barriere dell'equilibrio sopra una scala a pioli senza appoggio e che per amore sembra sfidare le leggi della gravità.
Affidati al “gran maestro di cerimonia” Emanuele Pasqualini e Anna De Frasceschi i due ruoli più comici, mentre la “sposa” Veronica Canale comunica con la famiglia dello sposo, e con il resto del mondo, attraverso la tastiera della sua fisarmonica.
I cinque protagonisti - nei panni di un gruppo “squinternato” di artisti dell'Est - abbattono subito la cosiddetta quarta parete interagendo con gli spettatori già al buffet di benvenuto. E continuando a mescolarsi con il pubblico anche durante la rappresentazione, nella quale si aggiungono ai camerieri per servire e sparecchiare le portate tra i tavoli, regalando ai commensali battute e gags al volo. Il Pantakin Circo Teatro ci dà dentro che è un piacere, e alla fine gli applausi sono strameritati.
E il menù della serata, con le “uscite” chiamate fuori di volta in volta dal padre dello sposo?
Eccolo servito: entrèe con Pinzimonio di carote, finocchio, sedano e peperoni; antipasto al tavolo con Insalata di orzo con fagioli, olive, pomodoro, mozzarella e basilico; primo con Crema di patate e porro; secondo con Lonzino alla birra con patate al forno e infine il dolce con l'immancabile (visto che è una cena di nozze) “Torta degli sposi”, millefoglie con crema pasticcera.
Non proprio un menù leggerissimo, vista la stagione: ma in un matrimonio dell'Est non si bada alle calorie. E il pubblico, che ha terminato con vodka e caffè, ha gradito e apprezzato.

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