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Rinascimento in bianco e nero

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Rinascimento in bianco e nero

Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

Calcio

Ed è ancora poker. Drudi mette il sigillo: pallonetto da 25 metri

Il Soccer Team, con tre bassanesi in campo, si conferma anche in coppa travolgendo 4-1 la Sacilese. Ottimi i segnali delle seconde linee.

Pubblicato il 27-08-2009
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Rinascimento in bianco e nero

BASSANO VIRTUS – SACILESE 4-1

Bassano Virtus (4-3-1-2): Zattin 6; Martina 6,5, Pellizzer 6,5, Zanetti 6,5 (14’ st Basso 6), Bizzotto 6,5 (21’ st Beccia sv); Cacciotti 6,5, Anaclerio 7 (1’ st Favret 6), Drudi 7,5; Iocolano 7; Guariniello 7, La Grotteria 7.

Giorgio Roselli guarda La Grotteria e sembra pensare: "ti metto in campo o no"? L'attaccante è in un ottimo momento di forma (foto Andrea Martinello)

A disp.: Calvi, Barbieri, Turetta, Terranova. All.: Roselli 7,5.

Sacilese (4-3-3): Calligaro; Grazzolo, Vecchiato, Faloppa, Fantin; Dal Cin, Gardin (14’ st Bertagno), Favero; Da Ros ( st 35’ Kabine), Ligori, Capalbo (st 24’ Furlan).
A disp.: Lenisa, Colombera, Artusi, Corbanese. All.: De Agostini.
ARBITRO: De Faveri di San Donà di Piave.
RETI: pt 1’ Guariniello (BV), pt 19’ Anaclerio (BV), pt 27’ Da Ros (S), st 22’ Drudi (BV), st 41’ La Grotteria (BV)
Ammoniti:
Espulsi: Faloppa (doppia ammonizione), Fantin
Angoli: 5-1
Recupero: pt 1’; st. 1’.

Nell’insegna del 4-1. Dopo un precampionato in cui i gol sono arrivati con il contagocce, il Bassano Virtus si sta rivelando concretissimo sottoporta sbattendo sul muso della neopromossa Sacilese quattro gol dopo il poker rifilato alla Sangiovannese giusto domenica. La cosa sorprendente è che, escluso il portiere Zattin, i giocatori impiegati dall’inizio nella prima di campionato sono solo due: Zanetti e Anaclerio. Le risposte incoraggianti vengono, dunque, anche da una formazione rimaneggiata, che gioca e insieme da pochissimo,e zeppa di giovani. Sono tre gli over 30 (Zanetti, Anaclerio e La Grotteria), un 26 enne (Guariniello) mentre tutti gli altri hanno un’età compresa tra i 22 e i 19 anni cioè il Bassano più giovane degli ultimi anni. E non è tutto: ben quattro provengono dal settore giovanile della società di via Piave (Zattin, Pellizzer, Caciotti e Bizzotto).

Contro una Sacilese che impiega ben sei titolari, Giorgio Roselli vara un inedito 4-3-1-2 con Iocolano trequartista alle spalle del duo La Grotteria-Guariniello. Anaclerio è vertice basso del rombo mentre ai suoi lati Caciotti e Drudi si scambiano spesso posizione. Modulo mai impiegato prima che ha fornito buone risposte. A centrocampo Anaclerio sembra fatto su misura per giocare tra due mezzali sia per questioni di dinamismo, non sicuramente un suo punto di forza, ma anche per le sue qualità tecniche che ne fanno un playmaker di assoluto livello. E anche l’ex centrocampista di Bologna, Padova e Cavese ammette candidamente di trovarsi bene in quella posizione: - “Il ruolo che più si addice alle mie caratteristiche, e dove credo di rendere al meglio, è proprio quello di regista davanti alla difesa in un centrocampo a tre. Però le scelte le fa il mister, prima di tutto viene la squadra perché si vince e si perde tutti assieme”.
Chiamato in causa il tecnico giallorosso spiega il suo punto di vista sul modulo e le motivazioni che l’hanno spinto a provarlo: -“Ho avuto risposte più che positive. Rispetto allo scorso campionato non possiamo più optare per il 4-3-3 perché quel modulo esclude giocatori come La Grotteria o Guariniello, ai quali non possiamo assolutamente rinunciare. Quindi se vogliamo proporre un centrocampo a tre, per proporre Anaclerio come vetrice basso, questa è la soluzione ideale. In ogni caso è prematuro sbilanciarsi su questo sistema di gioco visto che queste sono le primissime prove, però ci lavoreremo”.

Una delle note più positive della serata è la prova offerta da La Grotteria. L’attaccante argentino porta a spasso gli avversari, difende palla ed è sempre pronto allo scambio in spazi stretti. Inoltre va in gol per la terza volta in due gare di Coppa Italia. Le scelte per l’attacco in vista del Poggibonsi sono tutt’altro che scontate: -“Queste situazioni si creano quando in rosa si hanno tanti giocatori d’alto livello – spiega serafico Roselli –. Al Bassano non può essere diversamente e, onestamente, sono il tipo di problemi che prediligo”.

La cronaca della partita racconta di un Bassano Virtus che parte subito convinto. Al di là del peso specifico e dell’importanza relativa della coppa, si percepisce che le motivazioni che spingono i ragazzi in maglia giallorossa sono importanti. Dopotutto si tratta di una gara ufficiale contro una pari categoria ed è l’occasione ideale per maturare esperienza e mettere in difficoltà l’allenatore al momento di compiere le scelte. Passa subito la formazione di Bassano del Grappa: cross dalla trequarti di Iocolano e capocciata vincente di Guariniello. Partita tutta nelle mani dei giallorossi e, più precisamente, nei piedi di Anaclerio: il regista fa girare palla con una sapienza, come non si vedeva sul terreno del “Mercante” dai tempi di Pirri, assecondato da Drudi e Caciotti ma anche da Iocolano, sempre bravo a smarcarsi per ricevere palla, e i due terzini Martina e Bizzotto. Al 19’ proprio il regista, barese d’origine ma bolognese d’adozione, confeziona il 2-0 con una punizione tagliata che s’infila in rete senza subire alcuna deviazione. Al 18’ è Caciotti con un destro da fuori a scaldare le mani a Calligaro. Al 27’ i pordenonesi accorciano le distanze con Da Ros che salta Bizzotto e Anaclerio prima di trafiggere Zattin. La ripresa si apre col cambio Favret per Anaclerio eppoi Basso (che va a fare il centrale con Pellizzer) per Zanetti con il chiaro intento di preservarli in vista della trasferta di domenica. Al 22’ è Mirko Drudi a salire in cattedra: il centrocampista che nella ripresa è il primo ad impostare la manovra inventa letteralmente un pallonetto da 25 metri che scavalca il portiere biancorosso e s’infila in rete. Gol di straordinaria bellezza, gesto tecnico ad altissimo coefficiente di difficoltà. A chiudere i conti, oltre alla doppia espulsione di Faloppa e Fantin, ci pensa La Grotteria al 42’ ribattendo in rete il rigore da lui stesso calciato.

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