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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Assente giustificato
L'informazione e le sue regole: vi spiego perché l'incontro del sindaco sul Ponte di giovedì alle 18 in municipio non è aperto alla stampa e io pertanto non ci sarò
Pubblicato il 07-05-2018
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Vi devo dire una cosa. Negli ultimi giorni sta accadendo un fenomeno che da una parte mi fa molto piacere ma, dall'altra, sta diventando più grande di me.
Mi riferisco alla grande attesa - attestata dalle migliaia e migliaia di letture, dalle condivisioni su Facebook, dalle discussioni che ne conseguono, dalle telefonate che squillano anche la domenica, dai messaggini e dalle email che continuano ad arrivarmi - degli articoli che scrivo su Bassanonet in merito agli ultimi sviluppi della sofferta vicenda del restauro del Ponte di Bassano. Tutti questi riscontri e apprezzamenti mi fanno ovviamente piacere perché premiano il tempo dedicato all'argomento e l'impegno cronistico di chi vi scrive. Al contempo, tuttavia, questo generalizzato e motivato desiderio di informazione sta acquisendo una dimensione non facilmente gestibile proprio per il carico di aspettative che si concentrano su Bassanonet.
È come se questo portale fosse diventato la principale voce di riferimento su questo argomento, diventando in questo modo anche parte dell'argomento stesso: “spettatore” e contemporaneamente “attore” delle questioni che riguardano i destini del monumento, sulla cui comunicazione il Palazzo comunale - per usare un eufemismo - certamente non eccelle. “Attore” per il semplice fatto che quello che scriviamo e riveliamo ha certamente un impatto dirompente nei confronti dell'Amministrazione: non si spiegherebbe, altrimenti, l'intervento sui social nei miei confronti del segretario cittadino del PD che ha avuto tutta l'aria di una controffensiva. Ma è venuto anche il momento di chiarire che su questo portale non ci sono “offensive” ovvero attacchi premeditati di sorta.

Foto Alessandro Tich
Questa interpretazione la lascio ai dietrologi. Qui c'è solo il lavoro di un professionista dell'informazione che ha a cuore, come tutti, le sorti del Ponte e che cerca di raccontare la realtà delle cose in base ai documenti a sua disposizione.
Ho dovuto fare tutta questa ampia premessa proprio perché, in queste ore, mi trovo involontariamente coinvolto all'interno di un nuovo clima di grande attesa generato da un altrettanto grande equivoco. Ma prima di spiegarvi l'equivoco, devo spiegarvi il fatto.
Giovedì prossimo, 10 maggio, alle ore 18, è convocato nella sala Ferracina del municipio di Bassano un incontro del sindaco Riccardo Poletto con i rappresentanti di alcune associazioni cittadine nel quale saranno comunicati gli ultimi aggiornamenti sulla situazione dell'appalto del Ponte Vecchio.
L'invito è partito dall'indirizzo email diretto del sindaco in data giovedì 3 maggio, vale a dire nella stessa giornata dell'atto di risoluzione del contratto con la Nico Vardanega Costruzioni Srl. “Nel corso di una conferenza stampa che si è svolta in tarda mattinata - scrive Poletto nell'invito -, ho provveduto a comunicare i contenuti della determinazione con la quale abbiamo provveduto alla chiusura del contratto per i lavori di ripristino e consolidamento del Ponte Vecchio, stipulato con la ditta Vardanega.”
“Ritenendo opportuno presentarvi di persona le motivazioni che hanno portato a tale scelta - prosegue il primo cittadino -, sono con la presente a convocarvi ad un incontro che viene fissato per giovedì 10 maggio, alle ore 18, presso la sala Ferracina di questa Sede Municipale.” L'invito è rivolto ad un target selezionato di partecipanti: si tratta infatti dei componenti del “Tavolo dei portatori di interesse”, attivato nell'estate dell'anno scorso, che comprende i rappresentanti delle associazioni cittadine a vario titolo coinvolte dalle tematiche del Ponte. Si tratta delle associazioni mandamentali di categoria (Apindustria, Confcommercio, Confartigianato, Confindustria, Cna, Coldiretti, Confesercenti), della sezione ANA Montegrappa degli Alpini, del Comitato “Aiutiamo il Ponte di Bassano”, di Italia Nostra sezione di Bassano, dei presidenti dei due quartieri che “condividono” il Ponte (Centro Storico e Angarano) e dell'Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti.
Questo, dunque, è il fatto. L'equivoco è invece scaturito da parte di qualcuno che, sui frequentatissimi social bassanesi, ha annunciato l'appuntamento di giovedì 10 come una “conferenza stampa privata” del sindaco. Questo qualcuno (la brava e simpatica blogger d'assalto Ilaria Brunelli) si è già auto-invitato annunciando che sarà presente alla riunione per riprenderla col telefonino in diretta streaming (“La diretta più attesa della primavera bassanese”) e attraverso un video postato su Fb ha addirittura invitato tutti i “visualizzatori” a partecipare a loro volta all'incontro. Cosa che ovviamente non sarà possibile, se non altro per la capienza della sala.
L'incontenibile Ilaria - a cui va riconosciuto il grande contributo nella libera diffusione delle informazioni sui fatti e misfatti della Pontenovela - naturalmente può fare quello che ritiene di fare e se riuscirà davvero a incunearsi tra le pieghe dei “portatori di interesse” invitati alla riunione potrà dare sfogo all'illuminante spioncino del suo smartphone.
E quand'anche - com'è probabile che accada - venisse bloccata all'esterno della porta o fatta uscire dalla sala, sono certo che ne uscirebbe una diretta streaming ancora più avvincente.
Il problema è che avendo detto e scritto che si tratta di una “conferenza stampa privata” del sindaco, ha diffuso un'indicazione fuorviante di cui sta facendo le spese anche il vostro umile cronista. Messaggini e telefonate, anche nella giornata di ieri, domenica, che mi rivolgono - seppur declinata in modi diversi - la stessa domanda.
“Ti hanno invitato alla riunione”? “È invitata la stampa?” “Cosa fai giovedì?” “Ci vai all'incontro col sindaco?” Un utente di Facebook - che ringrazio comunque per la stima e per la fiducia - ha comunicato in un suo post che giovedì non potrà partecipare all'incontro, ma leggerà senz'altro “l'articolo di Tich”, dando per scontata la presenza del sottoscritto. Mi dispiace deluderlo, nonché deludere chi gentilmente ha chiesto lumi su una mia partecipazione all'appuntamento, ma io all'incontro col sindaco non ci sarò.
Per una ragione semplicissima. Perché non è una conferenza stampa.
Si tratta infatti di un incontro ad invito riservato e a porte chiuse, come tanti altri ospitati nel Palazzo municipale, e in quanto tale la stampa non è invitata. Pertanto - lo confermo e lo ribadisco - chi vi scrive non sarà presente.
Sarò molto chiaro: sulla questione del Ponte, nell'ultimo periodo, non sono stato certamente tenero con l'Amministrazione comunale. Ma per giocare duro bisogna conoscere e accettare le regole del gioco. E le regole del gioco dicono che quando ad un incontro la stampa non è invitata, la stampa non partecipa. Chiaro e limpido, come la vecchia pubblicità dell'acqua minerale. Può anche darsi - perché succede anche questo - che qualche giornalista o soprattutto telecamera compaia “casualmente” alla porta e venga fatto entrare di straforo da chi “casualmente” gli ha detto di trovarsi lì in quel momento: ma questa cosa, che a Bassano è molto praticata soprattutto da qualche assessore comunale, non mi riguarda.
Possiamo anche discutere circa l'opportunità, in questo importante e delicatissimo momento per i destini del Ponte Vecchio, di derogare alla regola e di estendere in via eccezionale l'invito anche agli operatori dell'informazione. Ma sarebbe comunque una discussione fine a se stessa. Pertanto non forzerò la situazione, non chiederò a nessuno di registrare l'audio della riunione col telefonino e non compierò nessun “blitz”.
Assente giustificato. Non sarà certo il marcare visita a questa ribattezzata “conferenza stampa privata” del sindaco Poletto a inficiare la mia attenzione su ciò che sta accadendo attorno a questo “disastroso pasticcio” (© by Gian Antonio Stella).
Se il sindaco avrà nuove cose da dire sul Ponte ai giornalisti, oltre a quelle che ha già detto in conferenza stampa giovedì 3 maggio, convocherà altre conferenze stampa.
Se vorrà invece parlare alla città, stampa compresa - la qual cosa, giunti a questo punto, sarebbe davvero opportuna - potrà convocare un'assemblea pubblica.
Dipende da lui decidere cosa fare e non nutro alcun dubbio sul fatto che Poletto abbia anzi la necessità di “comunicare”. Perché sa benissimo che in questo momento di massima crisi d'immagine per il Comune e per Bassano, incastrati in un tunnel ancora senza uscita, il silenzio farebbe ancora più rumore.
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