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Champions League, avete letto bene. E pazienza se ufficialmente si chiama Eurolega, perchè cambiano il nome ogni dieci minuti: Coppa Campioni, Euroleague, Eurolega, comunque la regina delle rassegne continentali. E allora Champions League oppure Coppa Campioni per i più nostalgici vanno benissimo.
Curiose le curve del destino. In estate dopo la separazione tra Scuccato Infoplus e Fincati Sind, l'hockey di punta qui su queste zolle avrebbe dovuto sparire dagli schermi. Ci si stava rassegnando a chiudere mestamente bottega e invece Fincati e il suo socio Nick Franzoso hanno avuto il coraggio e l'ardore di restituire dimensione e anima a un sogno, slancio e rinnovate ambizioni a un simbolo che è storia della città. E di pari passo è arrivato anche il pass per l'unica Europa che francamente ha valenza, quella della Coppa Campioni. Specie per chi l'altra, la Cers, l'ha già in bacheca. E così dopo il prologo coi 4 punti raccolti tra Giovinazzo e Follonica in campionato 72 ore più tardi, ecco stasera il rientro europeo dall'uscio principale coi francesi del Quevert alle 21 al palazzo. In un girone a quattro con Barcellona e Benfica, regine annunciate, Bassano può stare in corsa per il paradiso solo segando i francesi stasera. Che peraltro sono belli strutturati: primi nella Ligue 1, con Saavedra stella della compagnia, tre nazionali transalpini e il coach argentino Burgoa sono già molto avanti. Ma il Sind al terzo match in sette giorni e perennemente in pista (martedì a Lodi, sabato prossimo derby col Trissino), 5 gare in due settimane, deve raschiare il fondo del barile delle energie e fare ampio uso di turnover con la chiamata dell'intera panca. Ma con Lisbona prossimo viaggio sulle linee internazionali e Barça all'orizzonte, il braccio di ferro col Quevert è già un playoff secco. Sufficiente per rispolverare e tirare a lucido l'orgoglio rimasto in soffitta.
Sind Bassano alla notte europea di Champions che mancava da cinque anni (FOTO BOSCA)
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