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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pontida degli Alpini
Sindaci e amministratori leghisti del comprensorio stretti a coorte sul Ponte attorno al candidato sindaco Nicola Finco. “Bassano e il territorio devono crescere assieme, è importante che la Conferenza dei Sindaci sia un gruppo di amici”
Pubblicato il 20-06-2024
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“Cheeeese”…(bisogna necessariamente dirlo in inglese perché “Formajoooo” non rende)…e…clic!
La classica foto di gruppo in stile “tutti per uno, uno per tutti” viene scattata sul Ponte al termine dell’ultima conferenza stampa del candidato sindaco Nicola Finco prima del ballottaggio.
Assieme e attorno a lui sono stretti a coorte i sindaci e gli amministratori comunali leghisti del comprensorio, in una sorta di Pontida degli Alpini a sostegno dell’aspirante primo cittadino della coalizione di centrodestra.

Foto Alessandro Tich
“La presenza oggi dei sindaci e amministratori del territorio vuole lanciare un messaggio di unità”, esordisce Finco in quello che è ormai il suo quartier generale per gli incontri elettorali e cioè la Taverna al Ponte.
“Bassano e il territorio devono crescere assieme, la partita non si deve giocare solo su Bassano - continua -. La collaborazione tra Comuni è fondamentale per ottenere finanziamenti in co-progettazione. Viabilità, sanità, il sociale con i nuovi ATS, il grande tema del Marchio d’Area, la nostra partecipata Etra, l’Area Urbana Pedemontana, l’IPA Pedemontana del Brenta. Sono tutti ambiti di una progettualità che Bassano deve promuovere con il territorio.”
“Bassano non vuole avere un ruolo di supremazia sugli altri Comuni - afferma ancora Finco -. La città cresce solo se cresce il territorio. È importante che la Conferenza dei Sindaci sia un gruppo di amici, in coesione. Creare un tavolo permanente che progetti assieme il futuro di quest’area. Ce lo chiedono le imprese e che lo chiedono i cittadini.”
E ancora: “I criteri di premialità riguardano le progettazioni per bacini di almeno 100mila abitanti. Non c’è un problema di chi deve assumere la presidenza della Conferenza dei Sindaci. È la squadra che deve funzionare, cosa in cui è un po’ mancata negli ultimi anni l’amministrazione uscente: il territorio non l’ho visto coeso su determinate dinamiche.”
“Qui siamo tutti amministratori dello stesso colore politico - rimarca il candidato sindaco -. Dal Bassanese, alla Regione e a Roma, è un territorio coeso. C’è chi non perde occasione di prendersela col Governo o con la Regione con la speranza di portare qualcosa e invece non fa che isolarsi.”
È l’assist per la sequenza di benedizioni dei componenti dello United Finco Syndicate.
“Siamo qui a sostegno di Nicola Finco, è la persona più adatta a fare il sindaco di Bassano del Grappa - dichiara il sindaco di Rosà Elena Mezzalira -. Bassano per essere grande ha bisogno del territorio. Dagli ATS al tema della viabilità dobbiamo saper lavorare insieme. Bassano per correre ha bisogno anche di un sostegno per fare un passo avanti.”
E facciamo un passo avanti e andiamo da Germano Racchella, sindaco di Cartigliano.
“Vedo una cosa logica che Nicola Finco sia il sindaco di Bassano del Grappa - parte la dichiarazione Germanica -. Per 15 anni è stato il portavoce del territorio alla Regione Veneto, conosce già le tante problematiche. In Regione ci siamo noi, a Roma ci siamo noi e ci conosciamo molto bene.”
“Nicola è sempre stato presente a darmi sostegno nel 2018 in occasione della mia prima candidatura a sindaco”, sottolinea il primo cittadino di Marostica Matteo Mozzo che pertanto gli rende il favore.
Il riconoscente Mozzo ricorda che grazie a Finco e alla Regione sono state risolte le problematiche a Valle San Floriano, col risultato che “con l’ultima bomba d’acqua non sono rimaste sott’acqua circa 200 persone”.
Poi Matteo Mozzo si toglie un PD dalla scarpa:
“Sono molto arrabbiato e deluso dal fatto che il Partito Democratico sia venuto a fare campagna elettorale a Marostica e i suoi rappresentanti siano venuti a fare festa mentre lo stesso giorno decidevo di evacuare le 7 famiglie di Crosara.”
Il riferimento è alla famosa conferenza stampa dello scorso 2 giugno alla Rosina, con pranzo elettorale incorporato, del governatore dell’Emilia-Romagna e capolista del PD alle europee Stefano Bonaccini, accompagnato dal candidato sindaco di Bassano Roberto Campagnolo e dai vertici provinciali Dem, nel pieno dell’emergenza meteo nel territorio marosticense.
Conclude Mozzo: “Quello era un incontro per le elezioni europee e lo posso anche capire, ma c’era anche il candidato sindaco bassanese che rappresenta i partiti che mi sono venuti contro mentre realizzavo le opere di bonifica sul torrente Longhella.”
Messaggio subliminale che affido per l’opportuna interpretazione agli studiosi di Mozzologia applicata.
Gabriele Bergamin, consigliere comunale a Romano d’Ezzelino e con un incarico all’area medica dell’Ulss nel curriculum professionale, dipinge il ritratto ufficiale dell’amministratore regionale “E.R. - Finco in prima linea”:
“Nicola sarà il caposaldo della sanità bassanese. Quando sono nate le Ulss provinciali è riuscito a portare a casa un’azienda localizzata nel nostro territorio, l’Ulss 7 Pedemontana. Ci aspettano ancora grandi sfide e Nicola sarà ancora un paladino e difensore della nostra sanità bassanese.”
Poi Bergamin alza l’asticella:
“Con la nuova legge sull’autonomia, quale persona è più ideale di Nicola per portare avanti queste nuove connessioni?”.
“Dobbiamo parlare di politica”, incalza il vicesindaco di Rosà Paolo Bordignon.
E “parlare di politica”, per lui, significa parlare del tema della “sicurezza” che differenzia “il centrodestra dalla sinistra” come si è visto “col problema dei migranti”.
Ergo “sicurezza, che nel centrodestra vogliono tutti, anche dal punto di vista politico”.
Enrico Costa, sindaco di Colceresa, disegna invece un’immagine allegorica sulla scelta di Nicola Finco che da vicepresidente del consiglio regionale fa un passo indietro per diventare sindaco di Bassano:
“Nicola indietreggia per prendere la rincorsa.”
Applausi dei presenti. E non siamo nemmeno agli Europei di atletica Roma 2024.
Valerio Lago, vicesindaco di Tezze sul Brenta, non gli è da meno:
“Nicola è una persona che dice quello che fa ma poi fa quello che dice.”
Luca Rebellato, sindaco di Nove, plaude non solo a Finco ma a tutta la sua coalizione:
“Un gruppo che ha lavorato bene fino adesso, una squadra di eccellenza. E la filiera diventa non solo importante, ma anche necessaria.”
Anche Rebellato dunque, come Finco e come Racchella, sottolinea l’importanza della filiera politica tra Bassano e il Bassanese, la Regione e il Governo.
Ed essendo ormai quasi l’una meno un quarto, e cioè ora di pranzo, io penso alla filiera agroalimentare.
Quadretto conclusivo.
Anche il Comune di Valbrenta partecipa allo United Finco Syndicate.
È rappresentato dall’assessore Mauro Illesi e dal vicesindaco Alberto Cavalli.
Quest’ultimo, leghista, tesse ulteriormente le lodi di Nicola Finco “per gli appoggi ricevuti, grazie a lui, dalla Regione.”
Lo fa anche Illesi, anche se specifica di essere “uomo di centro”, ma comunque in sintonia con il resto della comitiva.
E ricordando che l’amministrazione di Valbrenta è politicamente composita, col riconfermato sindaco Luca Ferazzoli che è addirittura in quota PD (ed è annunciato alla festa di fine campagna elettorale della coalizione di Roberto Campagnolo, domani alle 19 in piazza Libertà, NdR), lancia la battuta del giorno:
“Siamo il Comune arcobaleno.”
E così, in mezzo a tutto questo agglomerato leghista, compare all’improvviso il Valbrenta Pride.
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